"La Ue valuta deroghe per l’uccisione di lupi
Martedì 12 settembre inizia il dibattito per rivedere lo status di protezione. Von Der Leyen: «Pericolo per il bestiame e esseri umani»
State sicuri, cari allevatori, che dopo il pony di Ursula predato dai lupi potremo finalmente avere il sospirato contenimento». È il messaggio che Gianluca Dal Borgo, sindaco di Chies, lancia da malga Illari sulle montagne di Chies d'Alpago, davanti al presidente della Regione Luca Zaia, ai colleghi sindaci Sara Bona di Tambre e Alberto Peterle di Alpago, a tanti allevatori domestici di pecore, asini, capre, bovini. E non è solo un auspicio.
L’europarlamentare Toni Da Re anticipa che martedì 12 settembre a Bruxelles si tornerà a parlare di lupo. 3500 esemplari in Italia, solo 350 in Francia. «Se la Croazia ha chiesto di abbattere 750 orsi perché ne ha troppi, vuoi vedere», è quasi una sfida, quella di Da Re, «noi non possiamo contenere almeno qualche decina di lupi?».
La protezione dei lupi: status da rivedere
Sotto la pressione di agricoltori e allevatori la Commissione europea ha annunciato l’intenzione di rivedere lo status di protezione del lupo. E intanto in base alla nuova legge altoatesina e alle perizie e alle valutazioni esterne ricevute, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha autorizzato l'abbattimento di due lupi nella zona di Selva dei Molini.
«La concentrazione di branchi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale per il bestiame e potenzialmente anche per gli esseri umani», ha scritto in un comunicato Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea. Nel dicembre scorso, il pony di Ursula sarebbe stato sbranato da un lupo, in Germania. La Commissione Ue esorta le autorità locali e nazionali «ad agire laddove necessario attuando specifiche deroghe alla Direttiva Habitat, che vieta la cattura o l’uccisione deliberata dei lupi in natura».
«È proprio quello che ci aspettiamo, perché non c’è alternativa», afferma il sindaco di Chies. «In Italia non ti rilasciano neppure il permesso alla dissuasione con pallini di gomma, oppure lo rendono inoperativo perché possono intervenire solo gli agenti forestali».
In Valbelluna e in Alpago esiste da oltre un mese la possibilità di sparare, autorizzata dall’Ispra, ai carnivori confidenti, ma dopo aver provato l’inefficacia di altre misure di dissuasione, sonore o luminose. Finora non si sono verificate situazioni di ripetuta e accertata pericolosità, cioè di lupi che ritornano sui loro passi e minacciano le persone.
Zaia conta sull’Europa
Zaia si affida molto alle decisioni dell’Europa, considerandola l’unica opportunità di intervento.
«La Commissione Europea ha annunciato che valuterà se proporre una modifica dello status di specie protetta dei lupi. Per questo», precisa da Re, «ha chiesto a tutte le comunità locali, agli scienziati e ad altre parti interessate di fornire dati aggiornati sulle popolazioni di lupi in Europa e sui problemi legati alla loro presenza entro il 22 settembre. Sulla base delle informazioni inviate la Commissione deciderà se portare avanti una proposta di cambiamento della normativa»."
Ps. al di là di schieramenti politici e quant'altro, che tanto fan tutti ribrezzo all'infinito