Arcibaldo59
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Tornato ieri a sciare a Cortina dopo anni di assenza dalle sue piste (solo dalle piste, perchè le sue montagne ho continuato a batterle pietra su pietra).
Qualche apprensione iniziale: per me Cortina è sempre stato il paradiso dello sci, ma in drammatico calando ormai da parecchio tempo. Non più Staunies, non più Mietres, tante piste storiche e dalla personalità unica sono state violentate e omologate a tante altre. Poi c'era da vedere l'impatto dei nuovi impianti, e la scomparsa di altri ai quali (per mia perversione, senza dubbio) ero particolarmente affezionato, come la seggiovia di Colfiere... Temevo di provare la Col Druscè A, un tempo vero banco di prova per sciatori "veri", trasformata in anonimo pendio, largo e un po' tutto uguale. Temevo la nuova cabinovia per le 5 Torri, da me sempre avversata in ogni contesto e in ogni modo... temevo un po' anche Ra Valles, con la nuova seggiovia che termina più in basso della precedente...
Morale: Cortina era e resta ineguagliabile. Complice la giornata pazzesca, la neve superlativa e il deserto sulle piste, restare ipnotizzati dagli scenari nei quali si è immersi è reazione naturale per tutti.
Veniamo alle piste:
Col Druscè, deludente come previsto. Amavo quell'angolo un po' bistrattato e perfino la lenta seggiovia che riportava in cima. Però: Col Druscè B secondo me molto migliorata e godibile, Col Druscè A invece diventata noiosa e priva di fascino.
Ra Valles: luogo di ineguagliabile bellezza, secondo me ha beneficiato parecchio del nuovo impianto. Molto più veloce e completo, rende facilmente fruibile l'intero mini comprensorio. Peccato per il minor dislivello, ma la differenza non è così grande.
Pomedes: non ho notato grandi differenze rispetto alle ultime volte in cui ero andato. Peccato che alcune piste fossero chiuse, tra mancanza di neve e preparazione dell'Olimpia per le gare. Ma quelle percorribili erano in forma splendida, con la Vertigine lasciata "selvaggia" e non mi è dispiaciuta le Labirinti un po' allargata. Certo, 40 anni fa era un altro mondo, ma me lo sono goduto, sapendo che non potendo migliorare ulteriormente, nel tempo sarebbe potuto solo peggiorare... Ma il presente è ancora luminoso (e soprattutto senza confronti).
Cabinovia Son dei Prade: l'ho presa, non credo che la riprenderò. A me piace sciare, nel tempo di un andata e ritorno sulla cabinovia mi facevo un altro Canalone da Pomedes fino a Colfiere, un'altra Col Druscè A e credo anche un'altra Forcella Rossa... e avrei fatto meglio a fare così (forse). Dico forse perchè, grazie a questa cabinovia, ho potuto percorrere un'Armentarola in condizioni stratosferiche. Però per me la giornata sciistica è finita a Son dei Prade, dopo essermi goduto una Tofanina. Dopo di che tempo infinito sugli impianti (godendo di scenari sbalorditivi) e un sacco di stradine e pezzi da fare spingendo sui bastoni se non addirittura a scaletta.
L'impianto da me tanto avversato? Meno impattante di quanto temessi, ma, come detto, non credo che lo riprenderò ancora.
In conclusione: giornata fantastica, sciata indimenticabile, nonostante tutto!
Qualche apprensione iniziale: per me Cortina è sempre stato il paradiso dello sci, ma in drammatico calando ormai da parecchio tempo. Non più Staunies, non più Mietres, tante piste storiche e dalla personalità unica sono state violentate e omologate a tante altre. Poi c'era da vedere l'impatto dei nuovi impianti, e la scomparsa di altri ai quali (per mia perversione, senza dubbio) ero particolarmente affezionato, come la seggiovia di Colfiere... Temevo di provare la Col Druscè A, un tempo vero banco di prova per sciatori "veri", trasformata in anonimo pendio, largo e un po' tutto uguale. Temevo la nuova cabinovia per le 5 Torri, da me sempre avversata in ogni contesto e in ogni modo... temevo un po' anche Ra Valles, con la nuova seggiovia che termina più in basso della precedente...
Morale: Cortina era e resta ineguagliabile. Complice la giornata pazzesca, la neve superlativa e il deserto sulle piste, restare ipnotizzati dagli scenari nei quali si è immersi è reazione naturale per tutti.
Veniamo alle piste:
Col Druscè, deludente come previsto. Amavo quell'angolo un po' bistrattato e perfino la lenta seggiovia che riportava in cima. Però: Col Druscè B secondo me molto migliorata e godibile, Col Druscè A invece diventata noiosa e priva di fascino.
Ra Valles: luogo di ineguagliabile bellezza, secondo me ha beneficiato parecchio del nuovo impianto. Molto più veloce e completo, rende facilmente fruibile l'intero mini comprensorio. Peccato per il minor dislivello, ma la differenza non è così grande.
Pomedes: non ho notato grandi differenze rispetto alle ultime volte in cui ero andato. Peccato che alcune piste fossero chiuse, tra mancanza di neve e preparazione dell'Olimpia per le gare. Ma quelle percorribili erano in forma splendida, con la Vertigine lasciata "selvaggia" e non mi è dispiaciuta le Labirinti un po' allargata. Certo, 40 anni fa era un altro mondo, ma me lo sono goduto, sapendo che non potendo migliorare ulteriormente, nel tempo sarebbe potuto solo peggiorare... Ma il presente è ancora luminoso (e soprattutto senza confronti).
Cabinovia Son dei Prade: l'ho presa, non credo che la riprenderò. A me piace sciare, nel tempo di un andata e ritorno sulla cabinovia mi facevo un altro Canalone da Pomedes fino a Colfiere, un'altra Col Druscè A e credo anche un'altra Forcella Rossa... e avrei fatto meglio a fare così (forse). Dico forse perchè, grazie a questa cabinovia, ho potuto percorrere un'Armentarola in condizioni stratosferiche. Però per me la giornata sciistica è finita a Son dei Prade, dopo essermi goduto una Tofanina. Dopo di che tempo infinito sugli impianti (godendo di scenari sbalorditivi) e un sacco di stradine e pezzi da fare spingendo sui bastoni se non addirittura a scaletta.
L'impianto da me tanto avversato? Meno impattante di quanto temessi, ma, come detto, non credo che lo riprenderò ancora.
In conclusione: giornata fantastica, sciata indimenticabile, nonostante tutto!