Chiusura sasslong spa per 2021: Che ne pensate?

Ho parlato con l’ albergatore mio di riferimento di Selva, giusto per sentire l’ aria che tira. Mi ha detto che quasi tutti i colleghi da lui interpellati non si aspettavano questa mossa e non se la spiegano. O meglio molti albergatori non se la spiegano, mentre tra i vari gestori degli impianti si dice che quelli della Saslong non ne volessero sapere di spendere tutti i soldi necessari per mettere in pratica tutte le misure di prevenzione che la Valle sta concertando con quelli del Dolomiti Superski. Il mio albergatore si augura comunque che questa faccenda possa rappresentare il classico sasso nello stagno, e che si possa arrivare comunque ad aprire.
 
Ho parlato con l’ albergatore mio di riferimento di Selva, giusto per sentire l’ aria che tira. Mi ha detto che quasi tutti i colleghi da lui interpellati non si aspettavano questa mossa e non se la spiegano. O meglio molti albergatori non se la spiegano, mentre tra i vari gestori degli impianti si dice che quelli della Saslong non ne volessero sapere di spendere tutti i soldi necessari per mettere in pratica tutte le misure di prevenzione che la Valle sta concertando con quelli del Dolomiti Superski. Il mio albergatore si augura comunque che questa faccenda possa rappresentare il classico sasso nello stagno, e che si possa arrivare comunque ad aprire.

Io mi auguro che una qualche società proprietaria di impianti limitrofi, con notevole disponibilità economica, si incazzi, e provi a comprarsi la Saslong, investendo nei prossimi anni quello che non è stato investito negli ultimi e riportando la zona ai livelli opportuni!
 
Io mi auguro che una qualche società proprietaria di impianti limitrofi, con notevole disponibilità economica, si incazzi, e provi a comprarsi la Saslong, investendo nei prossimi anni quello che non è stato investito negli ultimi e riportando la zona ai livelli opportuni!

Qualche anno fa mi fu detto che qualche problemino in Valle c' era stato con la Società che gestisce il Seceda. Li si accusava di essere un tantino spilorci, e che tante cose per questa ragione erano leggermente trascurate, erano tra l' altro poco restii a investire per migliorare l' innevamento artificiale. A seguito di diverse lamentele, a distanza di poco si sono messi al passo degli altri. Ora potrebbe essere lo stesso con questi di Saslong, anche perchè i gardenesi non è che vedano di buon occhio chi viene da fuori. vedremo che succede a breve.
 
Nessuno ha preso in considerazione che le società impiantistiche sono quelle che più soffriranno se decideranno di aprire. Molto di più di alberghi e strutture turistiche, che hanno una percentuale di costi variabili molto più elevata rispetto agli impianti. Gli impianti che aprono avranno i costi di un’annata normale, ma i ricavi dimezzati. Significa che invece che mettere i soldi in cassa per pagare manutenzione e stipendi per il resto dell’anno dovranno indebitarsi solo per far girare gli impianti. Con distruzione del calore e debiti per i quali serviranno anni per ripagarli.
Per cui non mi sento affatto di criticarli. Anzi.
 
anche a me appare una 'provocazione' molto forte, necessaria a sollevare la questione della riapertura degli impianti sci ad alto livello (fis, coni, governo), considerate le due prossime gare di coppa del mondo.

certo che i 'toni' del post su facebook sono piuttosto evidenti, in genere se si vuole sollevare la questione (verso: fis, coni, governo) non ci si espone così (e questo aspetto invece non sarebbe completamente a favore dell'ipotesi della forte 'provocazione' per ottenere la riapertura).

presumo (come già detto da altri) che sottotraccia siano presenti delle questioni economiche.
se davvero quella società non vuole adeguarsi agli standard di sicurezza prescelti dal consorzio degli Impiantisti della val Gardena, per soli motivi economici, lo trovo abbastanza sorprendente (non conoscono i numeri, ma suppongo che quella società non ha recentemente investito tantissimo e ogni stagione ha parecchi beep).
potrebbe anche essere una questione di 'potere' (di rappresentanza all'interno del consorzio impiantisti), oppure l'estrema esasperazione di beghe tra locals vs foresti
 
Nessuno ha preso in considerazione che le società impiantistiche sono quelle che più soffriranno se decideranno di aprire. Molto di più di alberghi e strutture turistiche, che hanno una percentuale di costi variabili molto più elevata rispetto agli impianti. Gli impianti che aprono avranno i costi di un’annata normale, ma i ricavi dimezzati. Significa che invece che mettere i soldi in cassa per pagare manutenzione e stipendi per il resto dell’anno dovranno indebitarsi solo per far girare gli impianti. Con distruzione del calore e debiti per i quali serviranno anni per ripagarli.
Per cui non mi sento affatto di criticarli. Anzi.

Ma qui non si discute la decisione in se ma il fatto che si fa un comunicato dove si attacca polemica con gli altri soci, quasi che la decisione sia un dispetto.

Il tutto detto da una società che ha un impianto di arroccamento che andrebbe rinnovato ma che lo rimanda da oltre 10 anni, sicuramente non una zona disagiata...
 
Mi sa che hanno preso l'Asiaghite acuta. Chi è predolomitico (o padovano) intenda, gli altri a Recoaro:D



Per Asiaghite si intende la miseria verso i "turisti" che alla fine portano loro soldi, come effetti collaterali ha anche una sindrome da braccino corto verso il rinnovamento di attrezzature e/o impianti (tanto vengono lo stesso...:skifrusta:)
 
Premesso che gli standard di sicurezza non li da il consorzio, ma le autorità’ pubbliche, e sottostare agli standard non e’ un’opzione discutibile, visto che altrimenti ti fanno chiudere, negli ultimi mesi c’è’ stata molta pressione da parte del consorzio ad aprire senza se e senza ma.
Ma forse non tutti sanno che il consorzio e’ di fatto controllato dalle società che insistono direttamente sul sellaronda, che hanno bilanci tali non solo da potersi permettere un anno in perdita, ma addirittura potrebbero trarre vantaggio dalle difficoltà finanziarie di altri consorziati. Comprandoseli poi ad una pipa di tabacco.
Per cui per quanto mi riguarda sono solidale con chi decide di chiudere quest’inverno.
 
Da oggi in avanti sugli impianti saslong, mi riferisco alla Società che li gestisce, c'è scritto su un bel cartello: " vendesi". E anche su quell' inutile hotel che si chiama Sochers. Bene, anzi benissimo.
 
Sembra quasi una ripicca nei confronti degli altri soci del consorzio. Cioè questi riescono ad essere più litigiosi di noi? HIHIHIHIHIHI:D Qualcuno li invita ad iscriversi al forum? :D

Ciao
 
Premesso che gli standard di sicurezza non li da il consorzio, ma le autorità’ pubbliche, e sottostare agli standard non e’ un’opzione discutibile, visto che altrimenti ti fanno chiudere, negli ultimi mesi c’è’ stata molta pressione da parte del consorzio ad aprire senza se e senza ma.
Ma forse non tutti sanno che il consorzio e’ di fatto controllato dalle società che insistono direttamente sul sellaronda, che hanno bilanci tali non solo da potersi permettere un anno in perdita, ma addirittura potrebbero trarre vantaggio dalle difficoltà finanziarie di altri consorziati. Comprandoseli poi ad una pipa di tabacco.
Per cui per quanto mi riguarda sono solidale con chi decide di chiudere quest’inverno.

Qua però quello che chiude è quello con più soldi di tutti!
 
Ma qui non si discute la decisione in se ma il fatto che si fa un comunicato dove si attacca polemica con gli altri soci, quasi che la decisione sia un dispetto.

Il tutto detto da una società che ha un impianto di arroccamento che andrebbe rinnovato ma che lo rimanda da oltre 10 anni, sicuramente non una zona disagiata...

Infatti! La scelta in se può anche essere condivisibile, ma il modo in cui è stato fatto lascia pochi dubbi...
 
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