Ritirato skipass Alpe Lusia - Chiedo chiarimenti

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Chiunque scii da una vita ha letto almeno una volta, anche solo distrattamente, il retro di uno skipass e dunque dovrebbe essere consapevole che lo stesso non sia cedibile.

qui mi sento di dissentire, per lo meno in tutti i comprensori francesi dove ho girato, la tessera non riporta tali indicazioni, anche perché oggi sono tutte ricaricabili e non riportano tale scritte

stasera sono curioso di guardare l'ultimo skipass vialattea dove viene inserito il nome, se riporta il non trasferibile
 
chi non ha nulla da temere....non ha nulla di cui preoccuparsi.

Questo è precisamente il punto di vista sulla privacy, sui dati personali, sulla sorveglianza, che non condivido e che va combattuto fino in fondo.

Prima di arrivare al riconoscimento facciale per andare su internet ed al "credito sociale" come in Cina.

La privacy, e la sorveglianza, sono problemi fondamentali. Riguarda i diritti umani di oggi.
Come dicevo, si è ampiamente superato ogni limite di buon senso, quindi è più che giusto che i paletti esistenti vengano fatti rispettare.
Ed anche che si faccia marcia indietro, in qualche caso.

Tra l'altro, visto che si parla di una terribile violazione del regolamento come la cessione dello skipass (che può starci come non starci), viene spontaneo chiedersi se tale videosorveglianza continua corrisponda ad un criterio di proporzionalità e necessità rispetto a tali fini.
 
Consapevole che altri utenti possano essere di parere differente, ho già espresso il mio punto di vista favorevole alla cedibilità del giornaliero (non dei plurigiornalieri o degli stagionali, che prevedono uno sconto) un po' di pagine addietro.

Non ci piove che i regolamenti delle società degli impianti prevedano l'incedibilità di qualsiasi skipass (escluse le tessere a punti, che infatti possono essere ritimbrate anche in immediata successione), tuttavia la società stessa non subisce alcun danno economico, se anche il biglietto giornaliero viene ceduto (gratuitamente o a titolo oneroso) a un terzo, perché lo stesso non permette comunque a due persone di sciare contemporaneamente. Quella di proibire formalmente la cessione dei giornalieri mi sembra più una speculazione delle società degli impianti, sul fatto che un certa % di sciatori non riuscirà a usare la tessera sino all'orario di chiusura, abbandonando le piste anticipatamente rispetto alla scadenza del biglietto.

Chiunque scii da una vita ha letto almeno una volta, anche solo distrattamente, il retro di uno skipass e dunque dovrebbe essere consapevole che lo stesso non sia cedibile. Tuttavia, non mi sembra di avere mai notato cartelli evidenti alle biglietterie né che alcun addetto/a alla cassa mi abbia mai ricordato tale clausola PRIMA di perfezionare il contratto, ossia prima che sia avvenuto lo scambio soldi verso giornaliero. Né sono certo che, se dovessi incidentalmente leggere il verso dello skipass PRIMA di effettuare la prima timbrata e decidessi di non essere d'accordo con la clausola di non cedibilità, verrei rifuso dell'intero prezzo pagato. Non escluderei quindi che un giudice di pace possa dar ragione all'apritore di questo thread, se questi dovesse fare causa alla società degli impianti per il danno subito (il non potere godere dello skipass per l'intera giornata), non essendo stato preventivamente avvisato dell'incedibilità del documento giornaliero. Chiaramente si tratta di un puro esercizio teorico (altrimenti detta sega mentale :)), perché nessuno si prenderebbe la briga di spendere 40 euri di contributo unico di causa e di andare in trasferta al tribunale di Trento o di Bolzano, per vedersi magari rimborsati 10 euri di danno :)

Però qualche associazione di consumatori potrebbe magari chiamare in causa le singole società d'impianti, per fare rimuovere dalle clausole contrattuali quella - priva di fondamento economico - dell'incedibilità del biglietto giornaliero.



Io definirei col termine "bagarinaggio" la rivendita del biglietto a un prezzo più alto di quello di listino, procurandosi in tal caso un vero e proprio profitto. Scenario che non mi pare possibile nel caso di uno skipass, perché non mi risulta che sia praticato il numero chiuso sulle piste. Se chi tenta di cedere il proprio skipass a un terzo chiede un prezzo più alto di quello di listino, al potenziale acquirente è sufficiente passare in biglietteria e acquistarlo dal canale primario ;)

Mi sembra un po' forzata anche la casistica di incidente che descrivi. Anzitutto, mi pare di avere capito che venga scattata una fotina a ogni timbratura della giornata e che questa venga confrontata con la prima fotina, per cui dovrebbe esserci sempre a disposizione un'immagine dell'ultimo timbratore. Ma, se anche rimanesse in memoria solo la 1a fotina di giornata, gli eventuali testimoni dell'incidente saprebbero descrivere almeno sommariamente l'abbigliamento dell'investitore e la sua mise non corrisponderebbe con quella del 1° timbratore del biglietto, che quindi non rischierebbe di marcire nelle patrie galere per colpa della persona a cui ha rivenduto il proprio giornaliero ;) Se poi l'incidente avviene senza testimoni (e l'investito non ricorda nulla dell'episodio), qualunque fotina diventa del tutto inutile ...

Concordo che sia diverso il discorso del giornaliero + assicurazione, se il suo primo acquisto richiede di dichiarare le generalità dell'acquirente. In tal caso, l'assicurazione non coprirebbe di certo chi ha riacquistato il pacchetto da un altro sciatore. Se però l'assicurazione non richiede di dichiarare le generalità, suppongo che sia automaticamente "al portatore" e che quindi copra chiunque l'abbia in tasca al momento dell'incidente causato o dell'infortunio subito.

Buona giornata a tutti!


Se un giornaliero costa tot eurini, e tu a metà giornata lo vendi, il profitto lo hai già realizzato. Dimostri pertanto di non aver letto quanto raccontato in questo topic, da gente che il bagarinaggio lo ha realizzato in prima persona, e buon per lui che il...subentrato, cioè colui che ha acquistato lo skipass sfruttato per metà, non abbia causato un incidente, perchè le Autorità sarebbero andate a cercre lui, titolare del documento. Ma mi sono stancato di dover dire cose che in una società normale dovrebbero essere scontate, mentre io e altri utenti facciamo fatica a far intendere da che parte sta la ragione, da che parte sta il senso civico, e che a fare i furbi, prima o poi la si paga. E giustamente. Non oso immaginare le generazioni future, in che maniera pensaranno di stare nel giusto, con quali prinicipi morali alleveranno i propri figli e con quale educazione. Mi rendo invece conto che provare a spiegarlo è come dare confetti ai porci. E qui la chiudo.

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Questo è precisamente il punto di vista sulla privacy, sui dati personali, sulla sorveglianza, che non condivido e che va combattuto fino in fondo.

Prima di arrivare al riconoscimento facciale per andare su internet ed al "credito sociale" come in Cina.

La privacy, e la sorveglianza, sono problemi fondamentali. Riguarda i diritti umani di oggi.
Come dicevo, si è ampiamente superato ogni limite di buon senso, quindi è più che giusto che i paletti esistenti vengano fatti rispettare.
Ed anche che si faccia marcia indietro, in qualche caso.

Tra l'altro, visto che si parla di una terribile violazione del regolamento come la cessione dello skipass (che può starci come non starci), viene spontaneo chiedersi se tale videosorveglianza continua corrisponda ad un criterio di proporzionalità e necessità rispetto a tali fini.

Ben vengano eventuali violazioni della privacy se queste dovessero servire a scoprire gli illeciti e le violazioni dei soliti furbetti. Chi rispetta le regole, osserva le leggi, se ne infischia della privacy. Se sono in montagna a sciare, sono in vacanza e non devo rendere conto a nessuno. Se poi mi trovo in montagna a sciare, mentre il dovere mi costringerebbe ad essere chessò al mio posto di lavoro, vuol dire che me la sono cercata se una telecamera dovesse beccarmi. Se in uno stadio il sistema di videosorveglianza becca un individuo già colpito da Daspo, costui può fare solo una cosa: attaccarsi al tram, piuttosto che alla eventuale violazione della privacy.

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Questo è precisamente il punto di vista sulla privacy, sui dati personali, sulla sorveglianza, che non condivido e che va combattuto fino in fondo.

Prima di arrivare al riconoscimento facciale per andare su internet ed al "credito sociale" come in Cina.

La privacy, e la sorveglianza, sono problemi fondamentali. Riguarda i diritti umani di oggi.
Come dicevo, si è ampiamente superato ogni limite di buon senso, quindi è più che giusto che i paletti esistenti vengano fatti rispettare.
Ed anche che si faccia marcia indietro, in qualche caso.

Tra l'altro, visto che si parla di una terribile violazione del regolamento come la cessione dello skipass (che può starci come non starci), viene spontaneo chiedersi se tale videosorveglianza continua corrisponda ad un criterio di proporzionalità e necessità rispetto a tali fini.

Ben vengano eventuali violazioni della privacy se queste dovessero servire a scoprire gli illeciti e le violazioni dei soliti furbetti. Chi rispetta le regole, osserva le leggi, se ne infischia della privacy. Se sono in montagna a sciare, sono in vacanza e non devo rendere conto a nessuno. Se poi mi trovo in montagna a sciare, mentre il dovere mi costringerebbe ad essere chessò al mio posto di lavoro, vuol dire che me la sono cercata se una telecamera dovesse beccarmi. Se in uno stadio il sistema di videosorveglianza becca un individuo già colpito da Daspo, costui può fare solo una cosa: attaccarsi al tram, piuttosto che alla eventuale violazione della privacy.
 
dai vi racconto l'ultima mia "violazione della privacy" cercando di farla breve.

Pur essendo nel profondo nord un vicino ha realizzato un presunto abuso edilizio. Ho tentato di costringere l'amministratore ad agire ma lui...fa Ponzio Pilato essendo amico dell'abusivo (che l'ha introdotto come amministratore..)

Dopo l'ultima assemblea l'amministratore stila un verbale pieno di omissioni e falsità, e io per dimostrarlo agli altri condomini ho affisso nelle bacheche condominiali una videata che riporta uno scambio di mail tra me e lui, attinente all'abuso (presunto ehh) e quindi attinente alla gestione di condominio e interessante per tutti.

Ovviamente ho ricevuto diffida dai suoi legali perchè avrei violato la privacy pubbliando una mail tra me e lui!

Ho già speso 70 € per far rispondere per le rime da un legale, che praticamente non ha rettificato nulla.

Sono sicuro che non mi porteranno in causa, perchè credo nella giustizia e credo che il giudice non si concentrerebbe sulla presunta violazione della privacy ma sul presunto abuso edilizio.

La violazione della privacy troppo spesso è invocata per nascondere reati ben maggiori.
 
Ma a molti di voi da così fastidio seguire ciò che dicew il regolamento? Sembra che alcuni vivano per trasgredire e dire quanto sono bravi. E poi fa così paura se vi riprendono? Cosa avete da nascondere? Siete a sciare con l'amante mentre la moglie è casa? Ma fatevene una ragione, seguite le regole e chi se ne frega se mi riprendono.
Io a tutte queste menate della privacy non credo. Me ne sbatto. Anzi se qualcuno viene beccato sono contento. così smette di fare il furbo.

Vi ricordate 40 anni fa quando c'era il cordino e al primo impianto veniva pinzato così non si poteva far uscire il cordino?
Quindi già allora non era trasferibile. Smettetela di menare il torrone. é illecito, amministrativo penale quel che si voglia ma non si può fare.E se uno viene beccato gli do il DASPo.
 

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Intervento assolutamente inutile e off topic. Un conto è la video sorveglianza sulle piste. Altro il riconoscimento facciale con dati salvati. Ma evito di spiegare meglio lo spirito del post.
ma Lei non è un lettore, ma soltanto è un scrittore?? ho detto chiaro in italiano:
... video-camere postate nelle/sulle stazione d'impianti di risalita.
e non parlavo della " video sorveglianza sulle piste" in nessun caso.
E ancora da rileggere qua https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=94483&page=7&p=2160949&viewfull=1#post2160949 - specialmente dapprima d'acquistare lo skipass DSS -> capire tutto scritto in nero su bianco e comprare o non comprare e non sciare con queste condizioni.
xorexAlla fine - ma com'è andato - hanno fatto il protocollo "della truffa" e hanno fatto la multa e quanto? non potrà comprare più gli skipass DSS e se si - per quanto? -> com'è la procedura di "punizione"?:MU Dall'ufficio di DSS hanno risposto alla sua e-mail "chiedo chiarimenti" e cosa dicono?
 
Se un giornaliero costa tot eurini, e tu a metà giornata lo vendi, il profitto lo hai già realizzato. Dimostri pertanto di non aver letto quanto raccontato in questo topic, da gente che il bagarinaggio lo ha realizzato in prima persona, e buon per lui che il...subentrato, cioè colui che ha acquistato lo skipass sfruttato per metà, non abbia causato un incidente, perchè le Autorità sarebbero andate a cercre lui, titolare del documento. Ma mi sono stancato di dover dire cose che in una società normale dovrebbero essere scontate, mentre io e altri utenti facciamo fatica a far intendere da che parte sta la ragione, da che parte sta il senso civico, e che a fare i furbi, prima o poi la si paga. E giustamente. Non oso immaginare le generazioni future, in che maniera pensaranno di stare nel giusto, con quali prinicipi morali alleveranno i propri figli e con quale educazione. Mi rendo invece conto che provare a spiegarlo è come dare confetti ai porci. E qui la chiudo.

Non hai realizzato nessun "profitto" (sai cosa significa questa parola? - a parte che non c'è niente di male nel fare "profitti", salvo per alcuni nostalgici del pre 1989), la tua rappresentazione della realtà non ha alcun senso.

Per qualsiasi cosa è normalissimo poter rivendere ciò di cui non hai usufruito.
Se compri 1 kg di mele, te ne mangi metà, e vendi o regali l'altra metà, stai facendo una cosa solitamente ovvia e normale.

Che poi in alcuni casi ci stia la non trasferibilità è una cosa su cui si può certamente discutere, ma farla passare come "furbata", con tanto di solita insensata e ridicola predica sul "senso civico", fa ridere i polli.
Tanto per non parlare di porci, a proposito di buona educazione e civiltà.

Ben vengano eventuali violazioni della privacy se queste dovessero servire a scoprire gli illeciti e le violazioni dei soliti furbetti.

Come dicevo, questo è uno dei peggiori "ragionamenti" che fanno oggi alcune persone.
Questa è la Cina, questo è il totalitarismo, ma evidentemente la storia non ha insegnato proprio niente.

Mancano proprio la cultura e le capacità di comprendere i fenomeni in modo ragionevole, senza essere accecati dalla solita ideologia statolatrica del suddito italiota.

Cominciate a leggere Orwell.
 
Ben vengano eventuali violazioni della privacy se queste dovessero servire a scoprire gli illeciti e le violazioni dei soliti furbetti.

Ben venga un reato contro una legge dello stato, per evidenziare il mancato rispetto di un regolamento privato deciso da una società impianti?????

hai appena spazzato via l'intera legislatura mondiale con questa tua affermazione...

neanche la legge del far west era così selvaggia HIHIHI
 
Non sono un legale, ma come ha confermato il legale che ha risposto alla diffida da me ricevuta la violazione della privacy tutela essenzialmente dalla DIFFUSIONE dei dati, non dall'uso di dati personali come una foto per appurare eventuali illeciti.
Va segnalato, ma è chiaro che qui è un pretesto, cioè la società potrebbe essere incolpata di non aver messo tutti i cartelli necessari, non tanto di aver usato quelle foto.

Bella questa, costringere a spendere fior di quattrini in cartelli e regolamenti per togliere armi legali ai furbi... tanto pagano tutti gli altri!

Riguardo alcune certezze di Garpez non è AFFATTO vero che si possa rivendere cioò di cui non si è usufruito, se l'oggetto viene acquistato "a corpo" e non a misura (uso termini sicuramente errati)

Esempi:

- non posso subaffittare una stanza del mio appartamento, neanche se non la uso
- non posso cedere il mio abbonamento netflix a quanti utenti voglio ma solo a quelli previsti da contratto (almeno in teoria)
- non posso cedere l'energia elettrica che mi avanza rispetto ai 3kW che pago allacciando un secondo appartamento allo stesso contatore
 
Non sono un legale, ma come ha confermato il legale che ha risposto alla diffida da me ricevuta la violazione della privacy tutela essenzialmente dalla DIFFUSIONE dei dati, non dall'uso di dati personali come una foto per appurare eventuali illeciti.

se fosse così allora tu potresti utilizzare le registrazioni delle videocamere es. negli autobus per vedere chi ha rubato. cosa che infatti le aziende di trasporto NON possono fare, ma devono limitarsi a trasmettere alla polizia quanto in loro possesso.
 
Non sono un legale, ma come ha confermato il legale che ha risposto alla diffida da me ricevuta la violazione della privacy tutela essenzialmente dalla DIFFUSIONE dei dati, non dall'uso di dati personali come una foto per appurare eventuali illeciti.

In generale, sicuramente non si può riprendere a caso ed all'insaputa di chi viene ripreso/sorvegliato.
Non è questione solo di diffusione, proprio no.

Va segnalato, ma è chiaro che qui è un pretesto, cioè la società potrebbe essere incolpata di non aver messo tutti i cartelli necessari, non tanto di aver usato quelle foto.

Il problema è infatti principalmente di informazione.
In subordine di valutazione della proporzionalità del sistema per ottenere i fini che si prefiggono.
Mettere semplicemente il nome sullo skipass non potrebbe essere sufficiente, ad esempio?

Bella questa, costringere a spendere fior di quattrini in cartelli e regolamenti per togliere armi legali ai furbi... tanto pagano tutti gli altri!

Cosa vuoi che costino i cartelli rispetto alla videosorveglianza in sè.. dai su...

Riguardo alcune certezze di Garpez non è AFFATTO vero che si possa rivendere cioò di cui non si è usufruito, se l'oggetto viene acquistato "a corpo" e non a misura (uso termini sicuramente errati)

Ho semplicemente detto che quella è la "normalità" del commercio.

Sicuramente esistono tanti casi in cui non è così, e su cui si può discutere, nessun problema in merito.

- non posso subaffittare una stanza del mio appartamento, neanche se non la uso

In tanti casi invece si può e si è potuto.
Il divieto di subaffitto è una clausola di singoli contratti, ma si fa eccome in tanti casi (lecitamente).

- non posso cedere il mio abbonamento netflix a quanti utenti voglio ma solo a quelli previsti da contratto (almeno in teoria)

Che c'entra?
Mi pare ovvio che fare passare 10 persone con 1 skipass sarebbe una cosa completamente diversa.

Ma come vedi, già appunto la cessione parziale di Netflix, all'interno del numero di utenti consentiti, viene fatta, potrebbe essere considerata non consentita ma al momento no.
E' una pratica con un suo senso, di certo non è la "furbata" contro il "senso civico" di cui alcuni parlano.

- non posso cedere l'energia elettrica che mi avanza rispetto ai 3kW che pago allacciando un secondo appartamento allo stesso contatore

Vero, ma anche in questo caso le motivazioni sono un po' particolari.
Non sarebbe di certo uno scandalo di inciviltà, nè di certo un furto, poter rivendere energia regolarmente pagata, in linea di principio.
Se poi ci sono dei motivi validi per cui non si possa fare, benissimo, ma non è che la stai rubando.
 
La tessera non poteva essere ceduta - come previsto dal contratto - e l’hai impropriamente utilizzata. Ritiro dello skipass corretto. Ritieni che i tuoi diritti legati alla normativa della privacy siano stati violati? Fai ricorso al garante della privacy e poi facci sapere come è andata.
 
Attenzione a un particolare. Le leggi dello stato italiano sono sempre superiori a qualsiasi regolamento o contratto privato.
Ovvero, l'acquisto di un bene o servizio che includa per regolamento interno (dell'azienda fornitrice) una clausola che viola una legge statale, non è soggetto al regolamento privato, ma alla legge in quanto superiore.
Per fare un esempio estraneo alla vicenda se io vendo un prodotto e decido di dare 1 mese di garanzia per mio regolamento interno, quel regolamento non vale nulla in quanto sovrastato dalla legge che prevede 24 mesi di garanzia sul prodotto. Sarò pertanto costretto a riconoscere la garanzia di legge in barba al mio regolamento.
Questo per sottolineare che non è il regolamento del DSS a stabilire se posso venire ripreso liberamente dalle telecamere e se tali immagini possano essere utilizzate a posteriori contro di me: è la legge sulla privacy che stabilisce questo e qualora il regolamento sia in contrasto con la legge, vale la legge.
Specifico senza prendere le parti di nessuno
 
Se un giornaliero costa tot eurini, e tu a metà giornata lo vendi, il profitto lo hai già realizzato. Dimostri pertanto di non aver letto quanto raccontato in questo topic, da gente che il bagarinaggio lo ha realizzato in prima persona, e buon per lui che il...subentrato, cioè colui che ha acquistato lo skipass sfruttato per metà, non abbia causato un incidente, perchè le Autorità sarebbero andate a cercre lui, titolare del documento.

Carissimo bungalow8, rispetto il fatto che tu abbia un'opinione differente dalla mia, ma credo che non ti sia chiaro il concetto di profitto, che si ha quando un bene o servizio viene rivenduto a un prezzo più alto di quello a cui lo si ha acquistato ;)

Nel caso dello skipass giornaliero acquistato a prezzo pieno, legittima o meno che sia la sua cessione (io stavo invece riflettendo sul fatto che quest'ultima rechi o meno un danno effettivo alla società degli impianti), vedo difficile rivenderlo a un prezzo superiore a quello della biglietteria ;)

Potrebbe forse verificarsi un fenomeno di bagarinaggio in quei comprensori svizzeri che praticano il pricing dinamico: l'ipotetico bagarino potrebbe acquistare anticipatamente una vagonata di biglietti a prezzo scontato (60 contro 90 CHF, per dire) e poi tentare di rivenderli nel parcheggio degli impianti il giorno di validità, a un prezzo leggermente inferiore a quello di cassa. Poiché l'acquisto viene effettuato online, suppongo però che: (a) ci sia un limite al numero di biglietti acquistabili, (b) sia probabilmente necessario specificare i nominativi dei fruitori, (c) sia chiaramente esplicitato PRIMA dell'acquisto che i biglietti non sono cedibili.

Non sono così certo che le tre condizioni siano portate chiaramente a conoscenza dell'acquirente, quando compra invece un normale giornaliero alla cassa degli impianti.

Visto che si sta parlando di profitto, ti cito due situazioni che vanno a vantaggio della società degli impianti, che sono a mio avviso moralmente più deprecabili del rivendere un giornaliero e che però sono sicuramente legittimate dal regolamento che tacitamente si approva:

1) Durante una settimana bianca di un po' di anni fa, un mio socio di sciate perse dal taschino nella manica lo skipass (su cui erano caricati 8 gg consecutivi) a metà della prima giornata di sci. Pur potendo esibire il regolare scontrino di acquisto, NON ci fu verso di farsi ristampare una nuova tessera, perché sino a sera il consorzio degli impianti (il più grosso d'Italia) non era tecnicamente in grado di bloccare l'altra tessera, smarrita da qualche parte nella neve e che dunque qualcun altro avrebbe potuto teoricamente usare (in quel caso, avrebbero di fatto tollerato la cessione del tutto involontaria :D). Gli fu generosamente concesso di acquistare un pomeridiano a prezzo ridotto (credo 25 euro), per potere continuare a sciare. Quei 25 euro, a mio avviso, furono un puro profitto, dato che lui aveva già pagato tutta la giornata ;)

2) Qualche anno fa, a metà della settimana bianca, mi capitò di ammalarmi. Mi recai al distretto medico a farmi rilasciare il regolare certificato di malattia, che a memoria mi costò circa 50 euri (circa una giornata di skipass). Poi mi recai all'ufficio skipass e restituii la tessera. Sono passati un po' di anni e quindi non ricordo se mi venne rimborsato un giorno in meno di quelli non fruiti (diciamo 40 euri) o se venne solo applicata una penale di una 20ina di euri (per il paio di minuti che impiegò la cassiera a ritirare lo skipass e a restituirmi i soldi). Senz'altro anche queste clausole erano certamente scritte nel regolamento, ma i 20 (o più probabilmente i 40) euri mi paiono tanto un lucrare sulla pelle di uno sciatore che si è ammalato o infortunato ;)

Ciao e buone sciate!
 
10 pagine per uno che ha fatto il furbo e nun ce vole stà

si vede che non nevica da 10 giorni, che le piste finora son state intasate dai villeggianti natalizi e che l'HP non ha intenzioni di scollare....:TTTT
 
Stato
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