Giordano Magri Selezioni Lombardia

Si continua a confondere gli esercizi che sono una parte piccola della didattica con la didattica. Eppure basterebbe avere la voglia di aprire un’enciclopedia e leggere cinque minuti per capire la differenza.
La mancanza di una didattica seria si rileva dalle parole di WelnessGourmet che è maestro, basta leggere.
 
Non capisco questo accanimento contro i maestri e la suola sci italiana....

Didattica? ma deve imparare a sciare il bimbo oppure andare sulla luna ??

Forse non parlate di sci ? Volete che 2 ore di lezione all'anno sopperiscano alla cattiva educazione dei genitori?

Perchè non credo che vi stiate riferendo al discorso sci club, dove comunque qualcosa di positivo penso che venga fuori (basta guardare la squadra femminile o i discesisti maschi)

Vedo tantissimi maestri adorati dai più piccoli che si divertono come matti ed imaprano a sciare ogni domenica .....

Mi puoi dire in parole povere (per me povero ignorante) che mancanze vedi? perchè davvero io non ci arrivo...
 
Si continua a confondere gli esercizi che sono una parte piccola della didattica con la didattica. Eppure basterebbe avere la voglia di aprire un’enciclopedia e leggere cinque minuti per capire la differenza.
La mancanza di una didattica seria si rileva dalle parole di WelnessGourmet che è maestro, basta leggere.

Perdonami Sperem ma questa mi sembra tanto una super*****la. Come dice Giampa, ma dove sono sti disastri di maestri, hai un nome e un cognome da fornire?

A me le tue idee su sta presunta didattica, che solo tu conosci, peraltro sul tennis e questo è un forum di sci, mi sembra tanto la solita superiorità intellettuale di chi non potendo combattere sui fatti, cioè non scii come Magri, lo processi sulle intenzioni, senza peraltro un confronto diretto.

Io porto la mia miserabile esperienza di 4 sci club, che offrono un servizio incredibile, con grande impegno dei soci così come dei genitori, e il risultato sono bambini che diventano ragazzi con le palle, coscienti, consapevoli, responsablili, che continiuino a sciare o meno. Puoi dire la stessa cosa dei tuoi allievi? Puoi portare qualche esempio di ragazzi che odiano lo sci causa la didattica mancata di qualche maestro?

Non posso leggere n-mila messaggi, perchè citi WellnessGourmet?
 
Perche' questa domanda?
Comunque la risposta e no.


Lavorando all'estero riesco a sciare molto poco. Di solito fra i 5 ed i 10 giorni a seconda degli anni.
Era una domanda per raccontare la mia esperienza, che poi sarà sicuramente quella di molti altri . Quest'anno, abbandonata ormai da qualche stagione la Jam , ho deciso di prendermi qualche ora di maestro , calcolando di farne almeno 15 , in modo abbastanza continuativo, almeno 4 a settimana , e con 45 giornate di sci all'attivo per questa stagione c'è l'ho fatta. Non ho potuto però , perché c'è ne sempre una , con gli impegni di maestri , fare tutto lo stesso maestro ,ma ne ho cambiati 3 , più un paio d'ore extra con una maestro Sloveno , che dalle nostre parti sono spesso disponibili a integrare le difficoltà organizzative delle scuole sci. Il primo maestro aveva 35 anni , lavora solo nei week-end , da ormai una decina d'anni, con uno scarso passato agonistico alle spalle e non si occupa di allenamento . Il secondo ne aveva 24 , già allenatore di secondo livello , full time , allena sci club e gareggia quando può . Il terzo ne aveva 60 , full time , quando può ancora fa' qualche garetta master , sci alpinista , guida CAI , soccorso alpino, e bla bla bla. Lo sloveno si occupa di selezione per i corsi maestri , allenatore giovanile , che visti i risultati degli sloveni di quest'anno in Coppa del Mondo , sicuramente può dirsi soddisfatto del proprio lavoro , almeno per uno di loro.
Lasciando perdere il giudizio sulla mia sciata dello Sloveno , e i suggerimenti che mi ha dato , insieme a qualche esercizio da fare quando ho voglia , per quanto riguarda gli altri 3 , sia per la diagnosi dei miei errori , sia per la proposta sul come correggerli ho avuto 3 versioni che sono molto diverse tra loro , due diametralmente opposte , sia per eventuali movimenti da aggiungere o da togliere a quello che faccio io.
Complessivamente , ma perché sono io , che qualcosa ci capisco , ho visualizzato gli errori ed elaborato le soluzioni pescando un po' di qua e di là , facendo un blend di tutto quello che mi è stato detto...ma ad oggi non ho ancora chiari alcuni dettagli perché alla fine non ho avuto le risposte che cercavo.
Adesso io potrei portare la mia esperienza in altri sport , dove magari le cose sono più facili e gli skills meno open del mondo dello sci , dove in ogni curva cambia tutto..... Però mi domando se nelle altre scuole , in giro per il mondo, ci sia un modo più pragmatico e lineare di valutare e di conseguenza correggere un allievo che vuole migliorare la sua sciata ...ammesso che uno della mia età possa farlo ... sia chiaro.
 
io ho notato che ogni maestro\istruttore\allenatore ha un suo pallino ed un suo giudizio se una curva è bella o meno, nel singolo particolare.

ma nel complesso se fai l'esercizio, o stai lavorando, nel modo sbagliato te lo sanno dire.

se ho capito bene Sperem auspica che questa soggettività sia ridotta ai minimi termini oltre ad un modo d'apporcciare le lezioni che sia simile al maestro di Sauze, Bormio, Cortina, Lussari, Cimone, C.I., Gamberie
 

.

Quella mi pare essere la didattica "classica" per l'insegnamento al bambino che spiegano un po' al corso e poi, immagino, al corso di specializzazione. Mai vista usare da nessuno, dove lavoro io. A me non piace nemmeno tanto questo tipo di approccio, ma il mio parere in merito è abbastanza ininfluente.
L'Italia è fatta di individualità, siamo fatti così. Ogni istruttore, ogni maestro, ogni scuola sviluppa i suoi metodi. E alla fine di allenatori geniali ne abbiamo eccome, basta vedere quanti vanno all'estero ad allenare grandi campioni.

Non capisco questo accanimento contro i maestri e la suola sci italiana....
Didattica? ma deve imparare a sciare il bimbo oppure andare sulla luna ??
Forse non parlate di sci ? Volete che 2 ore di lezione all'anno sopperiscano alla cattiva educazione dei genitori?
Perchè non credo che vi stiate riferendo al discorso sci club, dove comunque qualcosa di positivo penso che venga fuori (basta guardare la squadra femminile o i discesisti maschi)
Vedo tantissimi maestri adorati dai più piccoli che si divertono come matti ed imaprano a sciare ogni domenica .....
Mi puoi dire in parole povere (per me povero ignorante) che mancanze vedi? perchè davvero io non ci arrivo...

Perdonami Sperem ma questa mi sembra tanto una super*****la. Come dice Giampa, ma dove sono sti disastri di maestri, hai un nome e un cognome da fornire?

A me le tue idee su sta presunta didattica, che solo tu conosci, peraltro sul tennis e questo è un forum di sci, mi sembra tanto la solita superiorità intellettuale di chi non potendo combattere sui fatti, cioè non scii come Magri, lo processi sulle intenzioni, senza peraltro un confronto diretto.
Io porto la mia miserabile esperienza di 4 sci club, che offrono un servizio incredibile, con grande impegno dei soci così come dei genitori, e il risultato sono bambini che diventano ragazzi con le palle, coscienti, consapevoli, responsablili, che continiuino a sciare o meno. Puoi dire la stessa cosa dei tuoi allievi? Puoi portare qualche esempio di ragazzi che odiano lo sci causa la didattica mancata di qualche maestro? Non posso leggere n-mila messaggi, perchè citi WellnessGourmet?

Posto l’intervento di WellnessGourmet e sottolineo la parte interessante se detta da un maestro.

@Gianpa. Nessun acredine, nessun accanimento contro la scuola sci italiana e specialmente nessuna acredine contro alcun maestro/istruttore/allenatore di sci.
Il bambino non deve imparare ad andare sulla luna, ma il maestro deve imparare ad insegnare e questo fa parte della la didattica .
La scuola e tantomeno la scuola sci devono sopperire alle mancanze dei genitori, chi ha mai detto nulla?
Gli sci club sfornano tanti futuri atleti, tantissimi fanno un lavoro egregio ma quanti si perdono per strada , a parte per situazioni particolari, per mancanza di una parte della didattica?
Ci sono maestri adorati dai bimbi, più spesso ragazze se ci fai caso, ma ce ne potrebbero essere di più se ci fosse più didattica.
@ Jhonny. Di maestri che fanno disastri ce ne sono, anche tanti, potrei citarti a memoria una ventina di nomi nel solo comprensorio che frequento così come ci sono tantissimi altri che sono bravi ed altri eccellenti.
Guarda le idee mie sulla mancanza di una didattica seria nella scuola sci italiana arriva non dall’essere un semplice istruttore di tennis, né dall’essere un formatore di istruttori in altra disciplina ludica ma da una passione per l’insegnamento che mutuato nel tempo e che mi ha portato a leggere, formarmi, seguire simposi, conferenze ecc ecc.
Io ed un altro utente ci siamo solo permessi di rilevare in quel video una mancanza di didattica perché quella sciata, seppur eccezionale, bella da vedere, unica ( averne di sciatori così) non corrisponde ad alcun canone didattico della scuola sci italiana, difatti se vai sui video della scuola sci italiana non troverai una sciata così.
Sul lavoro degli sci club che frequenti non mi esprimo perché non conoscendo ciò che fanno non posso aver alcun giudizio oggettivo.
Sul mio extra lavoro ( lo faccio per passione, non mi mantengo con quello ) ho solo riscontri positivi e ti posso dire che operare con bambini con disabilità motorie/ mentali è cosa ardua soprattutto se non hai una didattica che ti supporta.

@Gianpa. Che mancanze vedo? La prima cosa che salta all’occhio della scuola sci italiana è che non esiste una separazione tra formatori e certificatori a livello di corsi maestri e questo è deleterio, per chi vuol capire.
Poi se leggi la frase di WellnessGourmet capisci, puoi dirmi in sincerità che tutti i maestri che vedi sviluppano un percorso unico per tutti i bambini che hanno pari età e pari caratteristiche? No, assolutamente. Puoi dirmi che i maestri, tranne eccezioni, sono stati formati adeguatamente per insegnare ai bambini? No, difatti l’insegnamento ai bambini è un corso post diploma e pochissimi lo fanno. I maestri sono formati adeguatamente per interagire con le famiglie? I maestri hanno tutti i supporti didattici ( mettici quello che vuoi ad eccezione dei pali e dei ciuffetti ) in ogni scuola? No...perché bisogna fare in fretta e certe balle sono solo per i corsi...I maestri hanno chiaro come si sviluppa l’apprendimento nei bambini? Poco, sennò vedresti i maestri spiegare in modo diverso e vedresti ausili didattici anche divertenti per i bimbi. I maestri sanno come interagire con una persona di una certa età? .....Potrei andare avanti all’infinito e le risposte sarebbero sempre un ni/no con qualche sì. Non è un accusa contro nessuno, è una semplice constatazione.
Le Federazioni italiane, di tutti gli sport hanno carenze in questo, all’estero formano meglio i loro maestri/istruttori ed i risultati si vedono.
Poi ripeto, non voglio convincere nessuno però se tanti istruttori italiani hanno guardato e stanno guardando all’estero per formarsi meglio un perché ci sarà. Sarei curioso di avere un intervento di qualche maestro di sci formato dalla Suisse Snow Academy per sapere come viene formato un loro maestro di terzo livello . Forse anche a voi salterebbero agli occhi le mancanze.
Certo che se guardate lo sci, come si evince dai vostri interventi, solo come un’attività agonistica il cui fine è formare campioni un domani certe sfumature non le vedete. Continuerete a guardare l’allenatore ca***are un bambino e penserete che è figo, che fa bene perché il bambino si deve svegliare e che un domani sarà uno con le palle. Io inve continuerò a guardarlo e dargli dell’idiota perché non ha capito che l’unico che sbaglia è lui e sta facendo danni.
 
i bambini sono bambini quando stanno con le loro mamme e per le prime lezioni di sci.
poi vogliono, e devono, essere trattati da atleti.
non sono poppanti.
 
Rimango che è una superastrokazzola al cubo.

I bimbi smettono non per mancanza di didattica, ma perchè si rompono le balle, preferiscono andare a gnocca, fanno fatica ad alzarsi. I genitori smettono perché sciare costa un pozzo di soldi e non tutti hanno intenzione di spenderli, perchè bisogna alzarsi presto, perchè bisogna fare un casino di chilometri, perchè tuo figlio ha le stesse possibilità di sfondare di quelle di trovare una schedina da 13.

Sciare è uno sport da duri, da gente con le palle, non da perdenti: da molte soddisfazioni (a chi piacciono) ma richiede altrettanto in tutti i termini, tempo, sacrificio, soldi. Quanto e più di altri sport, vale il concetto "con più vai in alto con più il vento tira forte", nel senso più largo del termine. Per fare un esempio, giocare a tennis che prenoti il campo quando ti pare, all'ombra quando c'è il sole e al sole quando c'è l'ombra, in tutte le località del pianeta, alle ore che ti pare, molto più facile e "didattico". Provare a giocare a 3300 metri mentre nevica per vedere se la didattica aiuta



io ho notato che ogni maestro\istruttore\allenatore ha un suo pallino ed un suo giudizio se una curva è bella o meno, nel singolo particolare.

ma nel complesso se fai l'esercizio, o stai lavorando, nel modo sbagliato te lo sanno dire.

se ho capito bene Sperem auspica che questa soggettività sia ridotta ai minimi termini oltre ad un modo d'apporcciare le lezioni che sia simile al maestro di Sauze, Bormio, Cortina, Lussari, Cimone, C.I., Gamberie


Sciare al Cimone, che presenta piste ghiacciate come il vetro quasi tutta la stagione, è diverso che sciare in Val Senales o a Campiglio, dove del ghiaccio ne ho sempre (almeno io) trovato poco, e i maestri lo sanno benissimo tanto è vero che hanno approcci diversi. Se questi approcci gli vengono dalla didattica o dall'esperienza, poco importa, l'importante che passi il concetto.

"Soggettività ai minimi termini e metodo uguale dalle Alpi alle Piramidi" è impensabile e fuori dal tempo, dallo scioglimento del patto di Varsavia ad oggi. Tra l'altro siamo il paese delle diversità, dei 1200 tipi di frumento su 1216 al mondo, dei 13 ecosistemi su 14, degli oltre 2000 dialetti locali: pensare di uniformare un insegnamento così territoriale è oggettivamente non applicabile



@ Jhonny. Di maestri che fanno disastri ce ne sono, anche tanti, potrei citarti a memoria una ventina di nomi nel solo comprensorio che frequento

Ok citali che li chiamiamo, magari non saranno d'accordissimo con quello che dici. Poi ovvio che le mele marce ci sono dappertutto, ma dire che nella quasi totalità dei maestri manca la didattica, mi sembra molto superficiale e difficilmente comprovabile.
 
Certi interventi sono chiarificatori dei mali dello sci italiano, e del perché la cultura non solo sciistica, ma sportiva in genere, stia regredendo.

Parlare di vincenti e perdenti a proposito dell'iniziazione allo sport fa sorridere (soprattutto visti i risultati mediocri a livello internazionale).

Mettere il naso fuori casa e vedere cosa succede altrove sarebbe "didattico".
 
Certi interventi sono chiarificatori dei mali dello sci italiano, e del perché la cultura non solo sciistica, ma sportiva in genere, stia regredendo.

Parlare di vincenti e perdenti a proposito dell'iniziazione allo sport fa sorridere (soprattutto visti i risultati mediocri a livello internazionale).

Mettere il naso fuori casa e vedere cosa succede altrove sarebbe "didattico".

Sono d'accordo parlare di vincenti e perdenti riferendosi alle persone ed alle loro attitudini è veramente triste, è uno rispolverare lo Yuppismo degli anni '80.. solo ormai Briatore ha quel concetto del mondo dai!!
 
@ Jhonnycere. Continui a non capire, perché parli di sport da duri? Ma vedi solo lo sport e non l’attivita ludica ? Quanti ca**o sono gli sportivi e quanti sono gli amatori? Suvvia scendiamo dal pero, se una scuola vuol vivere deve pensare ai turisti, ai figli dei turisti, alle attività per le mamme che non sciano trovando il modo di portarle anch’esse sulle piste per far sì che non siano il freno all’attività dei figli ...ecc ecc. Poi che ci vogliano anche sergenti che facciano gli allenatori può anche essere ma avrei anche qui i miei dubbi. Se la scuolaitaliana sci avanti senza un programma di espansione che passa anche dalla didattica gli sciatori che produrremo pronti per la CDM saranno sempre meno, difatti a parte qualcheduno che si stacca non abbiamo già adesso nessuno e se non li produrremo non avremo il traino per tutto il sistema.
E poi se proprio vogliamo vedere anche qui dentro, tra tutti i duri, puri e ca**uti quanti fanno allenamento per lo sci ? Non intendo pali ...intendo ginnastica,alimentazione sana? Dai ca**o un minimo di sano realismo! Lo sci è per il 95% degli sciatori una sana attività ludico ricreativa da fare nel week end e durante le vacanze iin inverno ed è su questo 95% che bisogna formare i maestri sennò si rischia di fare guai.
 
i bambini sono bambini quando stanno con le loro mamme e per le prime lezioni di sci.
poi vogliono, e devono, essere trattati da atleti.
non sono poppanti.

dai i bambini sono bambini e vanno trattati come tali, essere un bambino non è una colpa da espiare, ma una fase bellissima da vivere, per fortuna vedo tanti maestri che hanno ben chiaro questo concetto anzi credo che molti di loro apprezzino tantissimo poter lavorare con i più piccoli per poter ogni giorno godere della loro innocenza e purezza.
Poi quando il gioco si farà duro e se dimostreranno di poter essere atleti, verranno trattati come tali, anche se non credo che per dimostrare autorevolezza e incutere rispetto serva essere il più spietato allenatore della Tana delle Tigri..

- - - Updated - - -

@ Jhonnycere. Continui a non capire, perché parli di sport da duri? Ma vedi solo lo sport e non l’attivita ludica ? Quanti ca**o sono gli sportivi e quanti sono gli amatori? Suvvia scendiamo dal pero, se una scuola vuol vivere deve pensare ai turisti, ai figli dei turisti, alle attività per le mamme che non sciano trovando il modo di portarle anch’esse sulle piste per far sì che non siano il freno all’attività dei figli ...ecc ecc. Poi che ci vogliano anche sergenti che facciano gli allenatori può anche essere ma avrei anche qui i miei dubbi. Se la scuolaitaliana sci avanti senza un programma di espansione che passa anche dalla didattica gli sciatori che produrremo pronti per la CDM saranno sempre meno, difatti a parte qualcheduno che si stacca non abbiamo già adesso nessuno e se non li produrremo non avremo il traino per tutto il sistema.
E poi se proprio vogliamo vedere anche qui dentro, tra tutti i duri, puri e ca**uti quanti fanno allenamento per lo sci ? Non intendo pali ...intendo ginnastica,alimentazione sana? Dai ca**o un minimo di sano realismo! Lo sci è per il 95% degli sciatori una sana attività ludico ricreativa da fare nel week end e durante le vacanze iin inverno ed è su questo 95% che bisogna formare i maestri sennò si rischia di fare guai.

Però secondo me sei fuori strada, qui siamo partiti da un dimostratore che chiede a i futuri Maestri di esprimere al massimo la loro tecnica di sciata, mi pare giusto sono selezioni..

Quanto all'approccio didattico innanzi tutto occorre dire che ognuno avrà una propensione più o meno spontanea all'insegnamento, ma in genere chi diventa maestro alla fine diviene tale dopo una lunga gavetta che lo ha visto frequentare per anni maestri allenatori ecc.. alla fine non dovrà che mettere in pratica quello che da una vita sta vivendo non credi? Che sara fatto di tanti pali, ma anche di affetti, rispetto reciproco, professionalità e serietà..
Non sarà solo il corso maestri a formarlo ma una vita passata in sci club attingendo da allenatori e maestri che ne hanno accompagnato il percorso negli anni..
Senza contare che ormai i neo maestri non sono più montanari che bisticciano con l'italiano (perdonatemi questa rappresentazione caricaturale) ma spesso giovani laureati che sono assolutamente in grado di capire con che tipo di cliente hanno a che fare ed adattarsi alla situazione specifica.
 
Ritengo molto centrato l'intervento di Fausto, ha riscontrato delle differenze provate sulla sua pelle e ne ha tratto delle conclusioni pur essendo consapevole che stiamo parlando di uno sport complesso ad un livello complesso (è un ottimo sciatore, nella fase dove probabilmente è più difficile vedere progressi).
Però non possiamo parlare di didattica in senso assoluto, ci sono bambini che fanno 2 ore e poi non li vedi più, ci sono master che sciano 5 giorni alla settimana con l'allenatore ma credono di saperne più di lui perchè guardano i video su youtube, ci sono scuole sci che hanno campetti super attrezzati e altre che è già tanto se possono lavorare su un tappetino di risalita...non confondiamo la formazione con le disponibilità di attrezzature e spazi e con la testa pensante di ogni maestro.
Io ritengo che a livello di formazione soprattutto negli ultimi anni si siano fatti grandi passi avanti sia in ambito ludico/ricreativo sia in ambito sportivo/atletico, è chiaro che si può sempre migliorare!tral'altro gli istruttori giovani (come Giordano) sono quelli che stanno spingendo ancora di più per un miglioramento generale della formazione della categoria.
Parlo per partito preso?può essere, ma essendo io il primo a partecipare a determinate formazioni e credendo giusta la strada presa mi sento in dovere di difendere almeno parte delle scelte.
Poi mi ripeto, ci sono molto aspetti su cui discutere e che andrebbero sviscerati per ore, che vanno oltre la didattica.
Trarre conclusioni sulla qualità di una federazione partendo da un video di pochi secondi senza conoscerne il perchè e le condizioni in cui è stato fatto secondo me è solo un pretesto per cercare polemica.
 
dai i bambini sono bambini e vanno trattati come tali, essere un bambino non è una colpa da espiare, ma una fase bellissima da vivere, per fortuna vedo tanti maestri che hanno ben chiaro questo concetto anzi credo che molti di loro apprezzino tantissimo poter lavorare con i più piccoli per poter ogni giorno godere della loro innocenza e purezza.
Poi quando il gioco si farà duro e se dimostreranno di poter essere atleti, verranno trattati come tali, anche se non credo che per dimostrare autorevolezza e incutere rispetto serva essere il più spietato allenatore della Tana delle Tigri..
.
mai detto niente del genere, ho detto che i bambini vogliono essere trattati da atleti non da poppanti.
non sono cretini, non sono stupidi, non necessitano che l'adulto si pieghi verso di loro quando gli spiega il da farsi. sono svegli e intelligenti. capiscono subito se uno sa di cosa parla o se li sta perculando.
i bambini se li mangiano gli incapaci, ed è uno dei fondamenti della didattica.
 
mai detto niente del genere, ho detto che i bambini vogliono essere trattati da atleti non da poppanti.
non sono cretini, non sono stupidi, non necessitano che l'adulto si pieghi verso di loro quando gli spiega il da farsi. sono svegli e intelligenti. capiscono subito se uno sa di cosa parla o se li sta perculando.
i bambini se li mangiano gli incapaci, ed è uno dei fondamenti della didattica.

I bambini sono svegli ed intelligenti, ma sono anche ingenui e creduloni, sfrontati e spavaldi e un attimo dopo piangenti ed insicuri, quello che intendevo dire è che hanno bisogno di persone professionali e competenti, ma anche che sappiano approcciarsi ai bambini come tali e non come dei cani da addestrare
 
Top