Pista con cumuli di neve "marcia-pesante": chiudere la pista o no?

son tornato a leggermi tutta la discussione e due osservazioni vorrei farle...

la prima e' che le condizioni della pista che intendeva Botto nel post di apertura io non le avevo mai sentite definire "gobbe"... si tratta di una pista con abbondanti accumuli di neve pesante, bagnata, immagino con una scorrevolezza pressoche' nulla; in quelle condizioni a volte le piste anche una volta si segnalavano chiuse e le percorreva lo stesso solo chi non voleva prendere impianti per scendere o perdere tempo a cercare giri alternativi (noi le abbiamo sempre percorse comunque)

l'altra e' che si imparava a scendere sul brutto, sia come caratteristiche oggettive del pendio sia come condizioni di neve e fondo della pista, gia' alle prime classi di scuola sci... percui un pendio a gobbe, ghiacciato, oppure marcio, oppure qualsiasi cosa... veniva visto solo come meno divertente, meno veloce, da scendere con pazienza coi fondamentali, senza la necessita' di essere gia' diventati sciatori di alto livello... con derapage e stem-christiania si puo' scendere fino ai limiti dello sci estremo...!

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Ma che figata! Questa pista si che ti mette alla prova! Mi piacerebbe una pista extreme così nei principali comprensori italici

la discesa del Furggen a Cervinia in certe condizioni poteva assomigliarle... e se si sciava anche la cresta sommitale, evitando il il tunnel iniziale con la scala, per un pezzetto si avevano due bei precipizi da entrambi i lati.....
 
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Non hanno nulla a che vedere con le gobbe 'armoniose' che si formano su piste non battute o dopo una nevicata.
Ecco questo è da sottolineare, quella serie di neve alta/bassa lenta e collosa che si forma non ha nulla a che vedere con le gobbe che si formano ad esempio in un itinerario fuoripista dopo tanti passaggi.
Sono, chiamiamole gobbe, che mettono a rischio i legamenti (molto più delle gobbe normali). Detto questo, nessuno potrebbe morire su una pista del genere ma molti potrebbero farsi male.

Metterei un cartello del tipo: pista chiusa ma puoi scendere a tuo rischio.

Il problema inoltre riguarda gli addetti alla sicurezza, per recuperare uno dovrebbero per forza usare il gatto delle nevi.
 
Sulla pista Tunnel all'Alpe francese: certo che il mondo è bello anche perché è vario... vorrei proprio vedermi con i miei sci da GS raggio 19 sopra quelle cunette!
 
Quest'inverno ho sciato un giorno ad Alpe d'Huez con tutta la zona del Pic Blanc (Sarenne, Tunnel,etc) chiusa e mi sono lo stesso innamorato del posto. Paradiso.

Chi va in vacanza in dolomiti a marzo spendendo pure magari un botto di soldi dovrebbe farsi qualche domanda.
 
Quest'inverno ho sciato un giorno ad Alpe d'Huez con tutta la zona del Pic Blanc (Sarenne, Tunnel,etc) chiusa e mi sono lo stesso innamorato del posto. Paradiso.

Chi va in vacanza in dolomiti a marzo spendendo pure magari un botto di soldi dovrebbe farsi qualche domanda.

Ci aggiungo e con un affollamento super e parlo della settimana dopo carnevale, quella scelta da noi, appunto per evitarle le file, macchè. Ribadisco anche il problema della poca elasticità nella offerta dei prezzi dello ski-pass per non parlare di quella "macchina" succhiasoldi che è la discesa dell'Armentarola. Siamo arrivati in auto al parrcheggio di Armentarola, dove abbiamo pagato ben 9 euro per tutta la giornata ( al parcheggio della cabinovia per PizLaIla 5 euro) + i 6 euro per il taxi collettivo + i 2,50 euro per i "cavalli". Certo ci si può arrivare con gli sci. La prossima volta dritti al parcheggio gratuito del passa Falzarego, così da godere del posto e spendere solo 5 euro per una discesa e basta.
 

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Ci aggiungo e con un affollamento super e parlo della settimana dopo carnevale, quella scelta da noi, appunto per evitarle le file, macchè. Ribadisco anche il problema della poca elasticità nella offerta dei prezzi dello ski-pass per non parlare di quella "macchina" succhiasoldi che è la discesa dell'Armentarola. Siamo arrivati in auto al parrcheggio di Armentarola, dove abbiamo pagato ben 9 euro per tutta la giornata ( al parcheggio della cabinovia per PizLaIla 5 euro) + i 6 euro per il taxi collettivo + i 2,50 euro per i "cavalli". Certo ci si può arrivare con gli sci. La prossima volta dritti al parcheggio gratuito del passa Falzarego, così da godere del posto e spendere solo 5 euro per una discesa e basta.

se uno sta a guardare i 5 euro (e ne ha tutto il diritto, ci mancherebbe) la zona sellaronda semplicemente non è il posto giusto in cui andare a fare una settimana bianca o un weekend di sci.
aggiungo anche che se uno non riconosce al giro taxi+cavali dell'armentarola un valore di alcuni euro in più rispetto a quanto già speso per lo skipass (per i panorami unici nel mondo, per la particolarità della cosa almeno le prime volte che lo si fa), la zona DS ancora una volta non è il posto giusto dove andare, perchè significa che non si è capito lo spirito del posto e soprattutto il tipo di sci che si fa in quel luogo.
 
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son tornato a leggermi tutta la discussione e due osservazioni vorrei farle...

la prima e' che le condizioni della pista che intendeva Botto nel post di apertura io non le avevo mai sentite definire "gobbe"... si tratta di una pista con abbondanti accumuli di neve pesante, bagnata, immagino con una scorrevolezza pressoche' nulla; in quelle condizioni a volte le piste anche una volta si segnalavano chiuse e le percorreva lo stesso solo chi non voleva prendere impianti per scendere o perdere tempo a cercare giri alternativi (noi le abbiamo sempre percorse comunque)
...

Qui sta al punto.
Il 90% degli interventi si è concentrata sul titolo della discussione (che non ho dato io, ma poco importa) invece che sulla sostanza della situazione che ho segnalato.
Che non erano le amate/odiate gobbe, bensì una neve a cumuli, con peso specifico pari a quello dell'acqua, senza che emergesse un fondo duro in quanto era 'non portante' anche quello, senza una via di curva vera e propria in quanto non erano gobbe ma cumuli irregolari. Il tutto condito dalla pendenza.

Credetemi che l'unico modo di sciarci era spostare di peso la neve con lo sci per riuscire a crearsi una via di curva.

E queste sono le condizioni che mi aspettavo io che conosco bene la Piculin, ma non quelle che si aspetta chi legge 'pista per esperti' e vede genericamente un pendio assolato. Ricordiamoci che noi utenti del forum siano sciatori avanzati, se non come tecnica, almeno come percezione dei pendii, delle temperature, delle esposizioni e delle altitudini, dunque delle condizioni che possiamo trovare.

Non siamo la media e in ogni campo chi deve gestire una cosa deve valutare la distribuzione media e non i picchi.
 
Non conosco la pista e non so di preciso in che condizioni fosse, però è qualche annetto che scio e di neve ne ho vista di tutti i tipi.
In appennino, in particolare, la neve marcia e il ghiaccio sono molto comuni.

La mia considerazione è che non importa quale sia il fondo o la pendenza, con spazzaneve cristiania e derapate ci si cava fuori in sicurezza da qualsiasi situazione.
E se non si padroneggiano queste tecniche, che si insegnano nelle prime lezioni di sci, certamente non ci si può definire sciatori esperti e dunque non ci si dovrebbe trovare su una nera.

Assurdo chiudere una pista innevata, per quanto marcia possa essere la neve, e per quanto riguarda la segnalazione questa è già presente nel cartello di pista nera.

La chiusura di una pista a mio parere dovrebbe essere fatta solo in caso di ostacoli in pista (sassi, tronchi, zone scoperte), rischio valanga, oppure ghiaccio vivo in concomitanza di pendio molto accentuato (se si cade anche da fermi sci scivola a grande velocità e si rischia veramente di farsi male).
Per tutto il resto basta andare piano e si arriva in fondo senza problemi.

Il vero celodurismo è quello che affligge certi sciatori che vogliono andare a 80Km/h sempre e comunque e pur di non subire l'onta di aprire lo spazzaneve invocano la chiusura delle piste HIHIHI
 
Ecco questo è da sottolineare, quella serie di neve alta/bassa lenta e collosa che si forma non ha nulla a che vedere con le gobbe che si formano ad esempio in un itinerario fuoripista dopo tanti passaggi.
Sono, chiamiamole gobbe, che mettono a rischio i legamenti (molto più delle gobbe normali). Detto questo, nessuno potrebbe morire su una pista del genere ma molti potrebbero farsi male.

Metterei un cartello del tipo: pista chiusa ma puoi scendere a tuo rischio.

Il problema inoltre riguarda gli addetti alla sicurezza, per recuperare uno dovrebbero per forza usare il gatto delle nevi.

Pagina 1 Fabio.
Se uno avesse letto la descrizione delle condizioni e avesse usato un filo di immaginazione nel modo giusto
avrebbe capito che non si parlava di gobbe divertenti, ma di condizioni di pista al limite con neve-colla e tanta gente.

Qui sta al punto.
Il 90% degli interventi si è concentrata sul titolo della discussione (che non ho dato io, ma poco importa) invece che sulla sostanza della situazione che ho segnalato.
Che non erano le amate/odiate gobbe, bensì una neve a cumuli, con peso specifico pari a quello dell'acqua, senza che emergesse un fondo duro in quanto era 'non portante' anche quello, senza una via di curva vera e propria in quanto non erano gobbe ma cumuli irregolari. Il tutto condito dalla pendenza.

Credetemi che l'unico modo di sciarci era spostare di peso la neve con lo sci per riuscire a crearsi una via di curva.

E queste sono le condizioni che mi aspettavo io che conosco bene la Piculin, ma non quelle che si aspetta chi legge 'pista per esperti' e vede genericamente un pendio assolato. Ricordiamoci che noi utenti del forum siano sciatori avanzati, se non come tecnica, almeno come percezione dei pendii, delle temperature, delle esposizioni e delle altitudini, dunque delle condizioni che possiamo trovare.

Non siamo la media e in ogni campo chi deve gestire una cosa deve valutare la distribuzione media e non i picchi.

Semplicemente alcuni hanno avuto voglia di mettersi sull'ormai noto piedistallo degli sci da 215 e piste non battute e prevaricare le altre opinioni, anche giudicando senza conoscere le altrui esperienze, e sopratutto leggendo solo il termine "gobbe" nel titolo, termine che invece intendeva prendere in considerazione in modo generico
una serie di condizioni al limite della praticabilità, su normali piste di passaggio.

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Quest'inverno ho sciato un giorno ad Alpe d'Huez con tutta la zona del Pic Blanc (Sarenne, Tunnel,etc) chiusa e mi sono lo stesso innamorato del posto. Paradiso.

Chi va in vacanza in dolomiti a marzo spendendo pure magari un botto di soldi dovrebbe farsi qualche domanda.

Dipende dalle condizioni e dalle temperature.
Come molti, ho foto dolomitiche di Marzo e Aprile in condizioni da sbavo dalla mattina a fine giornata.
Tra l'altro ci sono molte altre zone con condizioni primaverili assimilabili alle condizioni medie delle Dolomiti in primavera.

***** c'entrano le Dolomiti in questa discussione? Un cameriere non vi ha salutato?
Vi hanno parlato in tedesco anziché in italiano? Un Krampus vi ha traumatizzato da piccoli?

Quella delle micro valanghe di fondo sembra una teoria stile Zeitgeist.
 
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Che non erano le amate/odiate gobbe, bensì una neve a cumuli, con peso specifico pari a quello dell'acqua, senza che emergesse un fondo duro in quanto era 'non portante' anche quello, senza una via di curva vera e propria in quanto non erano gobbe ma cumuli irregolari.

Mah, a me che ci siano gobbe, cumuli, neve marcia, non cambia nulla, scio e mi diverto, e quando non mi diverto più, smetto di sciare, ma non chiedo che la pista venga chiusa solo perchè non sono in grado di sciarci sopra...
Finchè c'è neve c'è speranza, il resto dipende dalle proprie capacità personali.
E non è che cambiando il titolo cambi la sostanza della discussione.
 
Non siamo la media e in ogni campo chi deve gestire una cosa deve valutare la distribuzione media e non i picchi.

Se si parlasse di una blu o di una rossa solitamente fattibile quasi per tutti, le tue sarebbero parole sante...Ma
Essendo una nera andrebbe sempre affrontata con quel giusto"chiamiamolo timore o rispetto"e con la consapevolezza che con quel caldo e a quel ora potresti anche metterci un bel pezzo a venirne fuori
 
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E' primavera, la neve in questa stagione nelle piste al sole è da sempre così.
Chi non è capace di scendere su questo tipo di neve può sempre ripiegare su piste meno esposte, più facili, o sciare solo la mattina, in alternativa usare gli impianti per ridiscendere a valle, non vedo quale sia il problema e perchè chiudere le piste.
 
Aggiungerei un bel "non solo se non è capace" ma anche "non ha la voglia di fare inutili fatiche o correre inutili rischi a fine giornata quando comincia a sentire le gambe stanche".
Non avete idea quante volte ho preso la cabinovia di Piz La Ila per tornare a casa, anche se ci sono la nera, la rossa e la azzurra e poi devo solo attraversare la strada.

E non me ne vergogno.
Celodurismo è quello di chi affronta una nera incasinata alla sera. Salvo poi lamentarsi perche non ce la fa ......
:D
 
Fino a che c'è neve la pista è sciabile
L'unica neve brutta è quella che si vede da lontano o che non c'è
:D
 
Viva la pappa/colla che sostiene rendendo possibili pieghe ai limiti della gravità.. viva le piste disastrate e le irregolarità (tanto passando veloce "sfasci" tutto).. viva quel suono tipico.. che se chiudi gli occhi sembra di stare al mare sugli scogli..
 
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