Qual è la località più brutta dove avete sciato e perchè?

marco85

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Sarei curioso di sapere le località giudicate più brutte per sciare e per quale motivo le ritenete tali!
Vai, scatenatevi ma senza litigare! :)
 
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Tra le 40 circa che ho frequentato penso che quella che mi e' piaciuta di meno (per preparazione piste e disegno delle stesse) sia stata il Maniva.

La neve era gelata e a pallottine di ghiaccio perche' ci aveva piovuto sopra il giorno precedente (ma questo potrebbe succedere anche in altre localita')

Per passare alla zona superiore (segg Dasdana) si deve prendere una manovia

Una pista e' ricavata su quella che d'estate e' una strada; panoramica ok... ma poco "sciabile"

La pista nera Zocchi era chiusa.

Il cocuzzolo, mi dicono, e' spesso spazzato dal vento o coperto dalla nuvoletta fantozziana.

Magari in condizioni migliori mi avrebbe fatto almeno un' impressione discreta.

Cosi' come l'ho trovata io era appena sufficiente. Proprio da buttar via no... pero' e' l'unico posto che, gia' mentre ero li', non mi ha fatto venire voglia di ritornarci.
 
per quanto mi riguarda nelle 20/25 settimane bianche probabilmente la località che mi ha entusiasmato meno (anche se proprio bruttissima nessuna devo dire) e in cui forse non tornerei è solo Bardonecchia. Venendo da quasi tutte le settimane bianche dalle dolomiti ho notato in generale una minor cura e impianti molto vecchi (parliamo del 2003 poi magari la situazione è migliorata...) con una serie infinita di skilift alcuni anche molto ripidi, lunghi e scomodi (tipo il colomion), e un paio di biposto d'anteguerra.

ovviamente se dobbiamo proprio valutare in maniera oggettiva in appennino per quanto mi riguarda sarebbe da buttare giù e rifare da capo il Terminillo. Piste battute a caso, impianti posizionati male, accesso al comprensorio a scaletta perchè hanno eliminato uno skilift che faceva superare una gobba, impianti di collegamento rimasti senza pista o quasi, piste più interessanti chiuse e dismesse da anni. In pratica si scia su due piste di collegamento piatte e un paio di rosse da 1,5km ad essere generosi. Come detto da riprogettare da zero. Perla completamente decaduta.
 
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Per "località più brutta" intendi a livello architettonico/estetico (ecomostri, paesini anonimi...) o a livello di piste?
Per favore, potresti togliere quell'apostrofo nel titolo? :PAAU
 
Quando si ha la neve sotto gli sci non esistono località brutte... Ma esistono approcci differenti in relazione al proprio ego. Il mio é inesistente quando scio, mi diverto anche su una manovia con pendenze nulle.
 

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Per "località più brutta" intendi a livello architettonico/estetico (ecomostri, paesini anonimi...) o a livello di piste?
Per favore, potresti togliere quell'apostrofo nel titolo? :PAAU

a vostra discrezione.
parlavo sciisticamente ma magari anche un paese ecomostro può far pendere la bilancia...

ps l'apostrofo l'ho tolto, ma se lo usava un genio come Collodi mi sento in diritto di poterlo usare anche io!! :)
 
Quando si ha la neve sotto gli sci non esistono località brutte... Ma esistono approcci differenti in relazione al proprio ego. Il mio é inesistente quando scio, mi diverto anche su una manovia con pendenze nulle.

Esatto.

Diciamo che pensandola da pistaiolo potrei criticare tantissime località: da Appenninico trovare una battitura decente nelle poche microlocalità che resistono è un miraggio (in un concorso di colpa di gattisti e condizioni nivologiche estremamente complesse rispetto alle Alpi). Inoltre la recettività (rifugi/strade/biglietterie/impianti) è un colabrodo quasi ovunque (esclusi parzialmente giganti come Roccaraso): ricordo con "simpatia" la prima settimana bianca nel 2003 in Dolomiti, dove scoprii l'esistenza di seggiovie con la seduta imbottita (non ci potevo credere), essendo abituato a panchine in ferro appese ad un filo.

Da appassionato di sci non criticherò mai nessun posto trovando del bello ovunque, perchè con un paio di sci sotto i piedi, anche sull'erba, è sempre tutto bellissimo: sono gli unici momenti in cui posso dire di essere VERAMENTE felice (e mi si nota sul viso, dagli occhi sorridenti da ebete). Anzi aggiungo che se non c'è difficoltà (anche in pista), mi annoio e la tiratura a biliardo delle località blasonate mi piace ma preferisco il marciume pomeridiano.
 
Scavando nei miei ricordi e cercando un minimo di oggettività, facendo la tara ad ambiente naturale, offerta di piste ed organizzazione complessiva, devo andare molto lontano nel tempo (parliamo di trenta e passa anni fa) per dire La Sellata (microstazione della Lucania, vicino Potenza)

All'epoca (non so oggi perchè non ci sono mai più tornato) era una località davvero sgarruppata, con zero infrastrutture di contorno e piste battute "alla membro dì segugio". Per giunta, a peggiorare la situazione, quel giorno c'era neve ma arrivò pure un po' di pioggia HIHIHI

Eppure volete sapere una cosa? Ci andai in gita scolastica, al liceo, fui l'unico della mia classe a portarsi gli sci ed a sciare, ero felice come una pasqua e mi divertiti come un pazzo; per giunta, ero invidiato dai più, che si limitavano a fare a pallate di neve.

Ci tornerei pure domani, perchè tutto è migliorabile, ma quel che è piccolo e scarno (a maggior ragione al sud) dobbiamo conservarlo e custodirlo, non abbandonarlo.

A proposito, rivolgo i miei pensieri anche a Monte Sirino, altra località lucana (ben più bella, a quanto mi dicono), dove non sono mai stato e dove una valanga ha travolto qualche anno fa la seggiovia principale senza che nessuno, al momento, sia sia ancora preso la briga di sostituirla.
 
Quando si ha la neve sotto gli sci non esistono località brutte... Ma esistono approcci differenti in relazione al proprio ego. Il mio é inesistente quando scio, mi diverto anche su una manovia con pendenze nulle.

È vero ma dipende soprattutto da come te la vivi
Io ad esempio sono passato da un estremo all'altro.
Diversi anni fa quando riuscivo a fare sicuramente sempre più di venti uscite stagionali paradossalmente se una mi andava storta per motivi meteo,di affollamento o altro mi incazzavo come una biscia e mi rovinavo la giornata.
Ora invece che con i nanetti non sappiamo mai se riusciamo o no ad andare su, anche con due/tre piste e un rientro GOOODO!!!!!(cit.)

PS: Di località oscena ne avrei in mente una ma mi dispiace fare il nomeHIHIHI
 
Courmayeur..
Pessima esposizione, neve orrenda da marzo in poi, piste tenute male, gestione approssimativa (apertura/chiusura impianti a discrezione del personale, senza motivi apparenti o avvisi), baite/rifugi sulle piste insufficienti per l'affluenza di persone (e che se la tirano manco fossero dei ristoranti stellati!), strutture alberghiere datate e/o fuori budget per uno che a Courmayeur è venuto solo per sciare.
 
Concordo su Courma, ci sono stato a febbraio di quest'anno, nevicato nella notte, circa 15 cm, piste pessime , battitura inesistente, rifugi da dimenticare, mangiato male e servito ancora peggio. Ero stato un 4/5 anni fa e non la ricordavo così scadente. Comunque già allora problemi di battitura.
 
Questo nome probabilmente farà scalpore, però la località dove mi sono trovato peggio è Plan de Corones; mai più!!

Ci ero andato un giovedì di febbraio 2011, nel mezzo di dieci splendidi giorni di sci in Cadore. Era da un po' di anni che volevo andare al Plan, perché avevo letto una bella recensione su un giornale della pista Sylvester (pista che in realtà ho giudicato sopravvalutata).

È stato un vero e proprio shock culturale!! Il comprensorio non sarebbe neanche male, piste come la Hernegg o la Piculin sono belle e divertenti, ma la località è veramente troppo affollata.

Quando sono andato io (probabilmente in coincidenza con qualche vacanza in Polonia) era stra-affollato di orde di polacchi in vacanza. Gli impianti sono tarati su tali grandi masse di folle, quindi smaltivano abbastanza velocemente, però le piste non potevano ovviamente fare altrettanto e quindi non riuscivano a reggere una tale quantità di gente, che stava dappertutto e spesso non era nemmeno particolarmente esperta. Quello non era sciare!!

Inoltre non mi sono piaciute le piste molto larghe, perché impediscono di avere una visione immediata e completa del tratto di pista su cui si sta sciando. Spunta continuamente gente che un attimo prima era fuori della portata visiva.

Il problema è che ho capito che è sempre così affollato.

A Brunico faranno soldi a palate, però non è il mio concetto di sci e di vivere la montagna. Mai più!! Inoltre lo sconsiglierei a chi ha bambini o deve imparare, perché sciare con tali condizioni di affollamento non mi pare sicuro nè mette a proprio agio.

Dopo quest'esperienza sono sempre stato restio a provare il Sellaronda, perché temo di trovare condizioni simili.
 
Faccio fatica a fare un podio delle tre località peggiori.

O meglio, senza ombra di dubbio Plan de Corones è di gran lunga la prima. Stacca tutti di diverse lunghezze.

Al secondo posto ci metto I Pani di Bobbio. Lo sci necessita di pendenza, già se ti chiami I Piani non ti presenti bene.

Al terzo, pensando ai posti che sto evitando da parecchio tempo, mi viene in mente solo Pila
 
Forse Bondone, ma non ci vado da anni, scio solo in TAA e Austria a volte, forse potrei dire Paganella ma solo perché è spesso affollato. Non sono d'accordo con chi nomina Plan de Corones, è sempre nelle prime posizioni in Europa per tutto (a parte il panorama).
 
Questo nome probabilmente farà scalpore, però la località dove mi sono trovato peggio è Plan de Corones; mai più!!

Ci ero andato un giovedì di febbraio 2011, nel mezzo di dieci splendidi giorni di sci in Cadore. Era da un po' di anni che volevo andare al Plan, perché avevo letto una bella recensione su un giornale della pista Sylvester (pista che in realtà ho giudicato sopravvalutata).

È stato un vero e proprio shock culturale!! Il comprensorio non sarebbe neanche male, piste come la Hernegg o la Piculin sono belle e divertenti, ma la località è veramente troppo affollata.

Quando sono andato io (probabilmente in coincidenza con qualche vacanza in Polonia) era stra-affollato di orde di polacchi in vacanza. Gli impianti sono tarati su tali grandi masse di folle, quindi smaltivano abbastanza velocemente, però le piste non potevano ovviamente fare altrettanto e quindi non riuscivano a reggere una tale quantità di gente, che stava dappertutto e spesso non era nemmeno particolarmente esperta. Quello non era sciare!!

Inoltre non mi sono piaciute le piste molto larghe, perché impediscono di avere una visione immediata e completa del tratto di pista su cui si sta sciando. Spunta continuamente gente che un attimo prima era fuori della portata visiva.

Il problema è che ho capito che è sempre così affollato.

A Brunico faranno soldi a palate, però non è il mio concetto di sci e di vivere la montagna. Mai più!! Inoltre lo sconsiglierei a chi ha bambini o deve imparare, perché sciare con tali condizioni di affollamento non mi pare sicuro nè mette a proprio agio.

Dopo quest'esperienza sono sempre stato restio a provare il Sellaronda, perché temo di trovare condizioni simili.
il Plan può non piacere. A me piace, ci tornei anche solo per la Erta. Concordo sull'affollamento che è estenuante. Uno dell'est bello piazzato di mezza età (polacco? bulgaro? slovacco? boh!) mi diede una legnata dritto per dritto a tutta velocità che ancora tremo. Non è un posto tranquillo, coi bambini non ci andrei mai, però per me il Plan rimane un ottimo posto. Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse nominarlo come posto peggiore!
 
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