Chi ha ragione?

freedom1

New member
Scusate, magari ne avete già parlato, ma vorrei tanto sapere se è possibile spendere una parola definitiva su chi ha ragione in pista.

Ho sempre pensato (scio dal lontano 1968) che chi è davanti ha SEMPRE ragione. Ergo chi è dietro deve essere in condizione di frenare e/o evitare qualsiasi ostacolo gli si ponga davanti. Anche se chi sta davanti fa manovre inaspettate. D'altra parte chi sta davanti avrà pur diritto di cadere o cercare di evitare di cadere in tutti i modi possibili? Oppure a sua volta di cercare di evitare chi gli è davanti in qualsiasi maniera?

Sono molto convinto di ciò tuttavia non sono depositario di nessuna verità. La domanda è: al di là del vostro graditissimo parere esiste una sorta di "Codice dello sci"? Ultimamente poi vanno di moda le assicurazioni sulla neve e dunque mi chiedo: in base a cosa si determina la colpa in caso di sinistro?

Grazie per le eventuali e apprezzate risposte.
 
Un codice esiste e lo troverai praticamente su tutti i siti delle stazioni sciistiche, sui depliant, sulle cartine etc.etc.. Con piccolissime variazioni è uguale in tutta Europa. Purtroppo non è normato ed in caso di incidenti il più delle volte si fa riferimento al CdS, (salvo eccezioni, quali si può sorpassare a dx), poi ci sono i cartelli da rispettare che codificano il comportamento da tenere.
 
Scusate, magari ne avete già parlato, ma vorrei tanto sapere se è possibile spendere una parola definitiva su chi ha ragione in pista.

Ho sempre pensato (scio dal lontano 1968) che chi è davanti ha SEMPRE ragione. Ergo chi è dietro deve essere in condizione di frenare e/o evitare qualsiasi ostacolo gli si ponga davanti. Anche se chi sta davanti fa manovre inaspettate. D'altra parte chi sta davanti avrà pur diritto di cadere o cercare di evitare di cadere in tutti i modi possibili? Oppure a sua volta di cercare di evitare chi gli è davanti in qualsiasi maniera?

Sono molto convinto di ciò tuttavia non sono depositario di nessuna verità. La domanda è: al di là del vostro graditissimo parere esiste una sorta di "Codice dello sci"? Ultimamente poi vanno di moda le assicurazioni sulla neve e dunque mi chiedo: in base a cosa si determina la colpa in caso di sinistro?

Grazie per le eventuali e apprezzate risposte.

Direi di no, se sei davanti e ti comporti in maniera corretta hai ragione altrimenti proprio no. Non puoi di certo fare bruschi cambi di direzione alla tua traiettoria, curvare utilizzando tutta la larghezza della pista, fermarti di botto magari a metà discesa o in mezzo, ecc...
 
Secondo me invece se sei davanti puoi fare TUTTE queste cose: fermarti, cadere, cambiare direzione bruscamente...

Forse l'unica eccezione è se ENTRI in pista (come se entrassi in strada dal vialetto del garage)

Si chiama decalogo (o dodecalogo) FIS ed è ben in evidenza anche su questo forum.
 
Mah se è vero quello che dice nonnosciatore, cioè che si fa riferimento al codice della strada, in teoria se io da dietro cambio direzione per sorpassare (in sicurezza, non che gli vai nel c*** per sfruttare la scia) chi è davanti non può tagliarmi bruscamente la strada, esattamente come in macchina...problema che sciatori con gli specchietti non ce ne sono e mentre si va può essere pericoloso guardare dietro. O no?
Sempre meglio sperare di non trovarsi in situazioni da dover decidere chi ha ragione e chi no, al massimo qualche insulto volante
 

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Secondo me invece se sei davanti puoi fare TUTTE queste cose: fermarti, cadere, cambiare direzione bruscamente...

Forse l'unica eccezione è se ENTRI in pista (come se entrassi in strada dal vialetto del garage)

Si chiama decalogo (o dodecalogo) FIS ed è ben in evidenza anche su questo forum.

Non penso che chi e' davanti (piu'esattamente dicasi "a valle") possa fare tutto quello che vuole. Nel decagolo si parla anche di TRAIETTORIE e di PADRONANZA DELLA!VELOCITA' E DEL COMPORTAMENTO, e poi anche della SOSTA e dell' ATTRAVERSAMENTO.. Non mi sembra che ci sia scritto che lo sciatore "davanti " o meglio " a valle" possa fare quello che vuole.
Certo che se uno cade, chi sta dietro deve saperlo evitare, ma se uno "davanti" fa una serie di curve e poi improvvisamente taglia ed attraversa la pista, chi viene da dietro ed in quel momento sta attuando il sorpasso, mi chiedo che colpa possa avere. Poi mi rendo conto che nel momento specifico e' difficile definire tutto, ma instillare il pensiero che io sono "davanti" e faccio quello che voglio mi sembra un po' pericoloso.
 
E' giustamente come confermato.
E con ciò si devono tollerare (e sopportare) comportamenti che, per inesperienza (oddio che faccio?)
o per egoismo (ci sono io in pista gli altri non contano una cippa!)
mettono in emergenza chi sta arrivando da sopra.
Dunque occhi dappertutto e conservarsi sempre un buon margine per frenate o virate improvvise.
E poi è sempre meglio evitare prontosoccorsi, uffici di avvocati ed aule di giudizio, anche
se si ha ragione in pieno. Con ciò arrivo a rispondere alla domanda finale.
In base a cosa si determina la colpa in caso di sinistro?
In base al Giudice !
 
Mah se è vero quello che dice nonnosciatore, cioè che si fa riferimento al codice della strada, in teoria se io da dietro cambio direzione per sorpassare (in sicurezza, non che gli vai nel c*** per sfruttare la scia) chi è davanti non può tagliarmi bruscamente la strada, esattamente come in macchina...problema che sciatori con gli specchietti non ce ne sono e mentre si va può essere pericoloso guardare dietro. O no?
Sempre meglio sperare di non trovarsi in situazioni da dover decidere chi ha ragione e chi no, al massimo qualche insulto volante

Come giustamente fai notare lo sciatore non ha gli specchietti retrovisori come la macchina, quindi di logica chi è a monte deve dar la precedenza a chi è a valle, sempre.

Io per es. sono poco più di argento base e nel continuo tentativo di migliorare e di tirare curve in conduzione, spesso cado, oppure prendo troppa velocità e tiro delle diagonali troppo lunghe, questo se guidassi una macchina significherebbe tagliare la strada a chi mi sta superando, ma sugli sci come faccio a sapere se mi stanno superando ? Non a caso la maggior parte delle cadute le faccio proprio quando per la paura che qualcuno (veloce e più bravo di me) mi sta sorpassando, mi giro e guardo dietro. Girarsi per vedere chi scende mentre si stanno facendo manovre impegnative spesso significa cadere...
 
Sì però diagonali lunghe non vuol dire per forza da un estremo all'altro della pista, il punto è che secondo me uno che fa curve regolari più o meno della stessa ampiezza ha tutto il diritto di continuare con le sue curve. uno che fa serpentina occupando una fascia, diciamo di 5 metri, e di botto decide che deve allargare e occuparne 15 prima deve dare un occhio sopra se qualcuno sta sorpassando. Ovvio che chi sorpassa deve farlo in sicurezza mantenendo un margine in caso di imprevisto.
 
instillare il pensiero che io sono "davanti" e faccio quello che voglio mi sembra un po' pericoloso.

In realtà se ci pensiamo bene ognuno "è davanti" a qualcun altro, pertanto sei io schivo uno che davanti a me fa una manovra imprevista, a mia volta posso essere investito da un'altro tapino che arrivando da dietro non è riuscito ad evitarmi. :INCD
 
Sì però diagonali lunghe non vuol dire per forza da un estremo all'altro della pista, il punto è che secondo me uno che fa curve regolari più o meno della stessa ampiezza ha tutto il diritto di continuare con le sue curve. uno che fa serpentina occupando una fascia, diciamo di 5 metri, e di botto decide che deve allargare e occuparne 15 prima deve dare un occhio sopra se qualcuno sta sorpassando. Ovvio che chi sorpassa deve farlo in sicurezza mantenendo un margine in caso di imprevisto.

Perfetto. E' esattamente quello che voglio dire nel mio intervento..nessuno vieta di fare la diagonale, purche' sia un insieme di azioni corrette con traiettorie precise e costanti, per cui chi viene dal "monte" sa valutare l'andamento..se tu sei capace di sciare, governi i tuoi sci (articolo del dodecalogo gia' citato:pADRONANZA DELLA VELOCITA' E DEL COMPORTAMENTO..) in modo da non fare mai scatti improvvisi ad esempio, improvisamente dopo un corto raggio di parecchi metri, di colpo allarghi facendo una diagonale che taglia tutta la pista. Se non governi gli sci, allora devi andare molto piano, fermandoti sui bordi non appena senti che la velocita' aumenta senza controllo. Se, come dice Adriano Marini " spesso cado, oppure prendo troppa velocità e tiro delle diagonali troppo lunghe" avviene questo, non e' un bel lavoro..ed e' gia' in contrasto con il sopracitato articolo PADRONANZA DELLA VELOCITA' E DEL COMPORTAMENTO. Il voler migliorarsi e' sacrosanto, ma non puo, in alcun modo, essere un motivo di pericolo e quindi di insicurezza per gli altri..
 
Io ogni caso la "padronanza" di cui sopra è sempre riferibile a quello dietro.

Cioè se quello davanti a me fa un'acrobazia inedita e io lo centro, io ho comunque torto, al di là del fatto che lui abbia ragione o torto.
(Cioè potremmo aver torto tutti e due).
 
Io ogni caso la "padronanza" di cui sopra è sempre riferibile a quello dietro.

Cioè se quello davanti a me fa un'acrobazia inedita e io lo centro, io ho comunque torto, al di là del fatto che lui abbia ragione o torto.
(Cioè potremmo aver torto tutti e due).

Chiaramente ogni episodio fa da se', pero' credo che sia questa la strada giusta..nel tuo esempio credo che la risposta giusta sia : concorso di colpa..che e' molto diverso da dire" chi e' davanti (a valle) ha sempre ragione e fa quello che vuole..".
Ciao.
 
Sarà...

io che scio da un po' di anni, da prima che esistesse la conduzione (che so fare peraltro, non pensate sia un brontosauro) resto della sacrosanta idea che io che giungo da dietro NON ESISTE che centro uno, sia adulto, bambino, snowboarder, principiante, esperto, criminale.

sostengo che uno sciatore appena più che mediocre passa esattamente dove vuole alla velocità che vuole (e che quelli che dicono "lo sci ti porta..." "la conduzione" "l'arco di curva..." abbiano bisogno ancora di molte lezioni.

affermo che se programmo una distanza di sicurezza adeguata qualunque cosa faccia quello davanti matematicamente lo evito (certo che se penso di passargli a 5cm...)

se la pista è troppo piena vado piano e rinuncio alla conduzione (che non l'ha ordinata il medico)

se davanti vedo uno "imprevedibile" rallento

se c'è troppa gente e quindi mi rompo le palle vado fuoripista o sto a casa

... e in ogni caso non mi aspetto che quello davanti abbia gli occhi sulla nuca
... se sta seduto subito dopo un cambio di pendenza a parlare all'iphone penso sia un pirla ma non lo ammazzo, non lo insulto, non inizio una discussione sul forum, non perdo neanche tempo a dirgli cosa penso di lui e soprattutto non mi rovino la giornata!
 
Sarà...

io che scio da un po' di anni, da prima che esistesse la conduzione (che so fare peraltro, non pensate sia un brontosauro) resto della sacrosanta idea che io che giungo da dietro NON ESISTE che centro uno, sia adulto, bambino, snowboarder, principiante, esperto, criminale.

sostengo che uno sciatore appena più che mediocre passa esattamente dove vuole alla velocità che vuole (e che quelli che dicono "lo sci ti porta..." "la conduzione" "l'arco di curva..." abbiano bisogno ancora di molte lezioni.

affermo che se programmo una distanza di sicurezza adeguata qualunque cosa faccia quello davanti matematicamente lo evito (certo che se penso di passargli a 5cm...)

se la pista è troppo piena vado piano e rinuncio alla conduzione (che non l'ha ordinata il medico)

se davanti vedo uno "imprevedibile" rallento

se c'è troppa gente e quindi mi rompo le palle vado fuoripista o sto a casa

... e in ogni caso non mi aspetto che quello davanti abbia gli occhi sulla nuca
... se sta seduto subito dopo un cambio di pendenza a parlare all'iphone penso sia un pirla ma non lo ammazzo, non lo insulto, non inizio una discussione sul forum, non perdo neanche tempo a dirgli cosa penso di lui e soprattutto non mi rovino la giornata!

Hai una visione un po' estremizzata della vicenda..sugli sci, come nella circolazione stradale delle auto, chi sta "davanti" ha mediamente ragione, ma non sempre.. Esiste un momento in cui io decido di sorpassare uno sugli sci davanti a me, quindi diminuendo la mia distanza da lui e passando aduna distanza di sicurezza che dipende dalla mia valutazione di cosa e come sta facendo chi mi e' davanti. Pur applicando correttamente questo principio, se nel momento dell' avvicinamento, che comunque in qualche modo deve pur esistere, a meno che non si voglia sostenere che debba esistere una distanza enorme tra me e chi mi sta davanti ( e questo significherebbe, in molte piste non larghissime, la completa impossibilita' ad ogni sorpasso..), chi mi sta davanti CAMBIA COMPLETAMENTE IL SUO MODO DI AGIRE, CAMBIANDO, SENZA UN MOTIVO PLAUSIBILE ED EVIDENTE, TRAIETTORIA e si scontra con me, credo che un margine di colpa sia anche suo..guarda che, almeno nella casistica stradale ( non so in quella sciisctica) il concorso di colpa e' ampiamente rappresentato e per alcuni incidentei e' al primo posto come soluzione dell'evento.
 
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