Sta bene
Ditemi qual'è il locale che magari ci andiamo a mangiare e facciamo un bel selfie con la ragazza di colore.
Perchè sta tiritera della nera che farebbe strano col costume ampezzano mi fa davvero salire l'ignoranza....
E' assurdo prendersela con una ragazza che è quì da anni, lavora e non da noia a nessuno, così com'è assurdo prendersela con chi le ha dato un lavoro regolare.
Non sono questi i problemi. E per giunta, anche solo parlarne in questi termini crea un olezzo razzistello ... ci siamo dimenticati di essere o esser stati, spesso, migranti anche noi.
I problemi, casomai, sono creati dalle "brillanti" menti che si sfregano le mani favorendo la migrazione di masse di disperati, che poi verranno in europa ad abbassare il costo del lavoro ed a "giustificare" la retromarcia sui diritti dei lavoratori conquistati dopo decenni di lotte sacrosante.
Le stesse menti, spesso, che hanno lucrato sulla vendita di armi e favorito le guerre (civili e non) da cui scappano questi disperati.
Le stesse menti che hanno giustificato con la globalizzazione l'aver desertificato industrialmente mezza europa, trasferendo la produzione in asia (e creando li nuove masse di schiavi).
Quelle stesse menti che, dopo aver creato e/o favorito il problema, finanziano le ONG che aiutano i trafficanti e che sogghigano tantissimo mentre i loro scagnozzi, a turno, ci propagandano la necessità dell'accoglienza a tutti i costi, o anche il rifiuto del nero/giallo/rosso a tutti i costi. Si chiama controassicurazione e viene praticata da secoli, lasciando che i beoti si scannino per idee che neanche son le loro.
Gli antichi Romani dicevano: "est modus in rebus".
L'immigrazione, in se, non è un problema per nessuno.
L'immigrazione di massa ... invece, va dosata. Poteva aver senso in posti poco popolati come l'america (anche se i nativi avevano qualche legittima cosa da dire). Ma è assurdo far credere che 80.000 o 100.000 persone in più all'anno siano sostenibili in un paese come il nostro, per giunta nell'attuale condizione economica. Si tratta, per capirci, di una cittadina in più ogni anno, cui fornire lavoro, alloggio e condizioni dignitose. L'unico modo per farlo è facendo si che una moltitudine di ragazzi scappi via dall'italia... e guarda caso è ciò che in parte sta già accadendo.
Sorvolo poi sui rischi impliciti nel creare enclave troppo numerose di persone con convizioni religiose differenti, quando non ostili. Finisce che, invece di integrarsi, queste persone si raggruppino, si rinchiudano in se stesse, si radicalizzino e poi esplodano. Gli esempi francesi e britannici, evidentemente, non hanno insegnato nulla.
Un esempio semplice semplice. Immaginate che l'Arabia saudita importasse continuativamente 100.000 italiani all'anno, sottopagandoli, ed emarginandoli per la loro religione ... e per il loro colore. 10 anni, 20 anni... e questi italiani, frustrati ed emarginati, oltre che esclusi dall'ascensore sociale, finirebbero per creare problemi, anche grossi.
Non è questione di religione e tantomeno di razza (esiste solo quella umana), ma di raziocinio.