Emma Bonino ha scatenato un vero e proprio caso politico spiegando in una intervista pubblica all'assemblea della Confartigianato di Brescia che «nel 2014-2016 che il coordinatore fosse a Roma, alla Guardia costiera, e che gli sbarchi avvenissero tutti quanti in Italia l'abbiamo chiesto noi, l'accordo l'abbiamo fatto noi, violando di fatto Dublino. All' inizio non ci siamo resi conto che era un problema strutturale e non di una sola estate. E ci siamo fatti male da soli. Un po' ci siamo legati i piedi e un po' francamente abbiamo sottovalutato la situazione».
[...] sull' accordo «segreto» con i partner europei in base al quale tutti gli immigrati recuperati in mare da chiunque devono finire nei porti italiani. Ce l'hanno fatta sotto il naso per motivi indicibili e questo spiega molte cose, prima di tutte la tranquilla fermezza con cui la Merkel e Macron rimbalzano qualsiasi richiesta di condividere la scomoda ospitalità.
Germania e Francia hanno infatti già «pagato» all' Italia l'esenzione dando il via libera allo sforamento dei conti del governo Renzi grazie al quale l'Italia non è stata commissariata.
Ora rimane da capire quale sia stato il
vantaggio dell' allora ministro degli Interni Alfano, l'unico membro del governo che, per competenze, avrebbe potuto non accettare e denunciare
il patto scellerato sulla pelle degli italiani.
La prima risposta è ovvia: pur di non perdere la poltrona,
Alfano accetterebbe qualsiasi cosa. La seconda è veramente maligna. C'è chi, infatti, ricorda come persone a lui vicine e membri del suo partito abbiano messo in piedi a tempo di record il Cara di Mineo, il più grande e finanziato centro di accoglienza d'Italia, nonché un business milionario, peraltro finito nel mirino della magistratura per una sfilza di reati.
[...] «Ora i vari
Alfano, Minniti, Renzi, Gentiloni, Boldrini, vengano a raccontare agli italiani che stanno facendo la voce grossa a Bruxelles per fermare l'invasione che loro stessi hanno chiesto. Hanno svenduto il nostro Paese e
vogliono svendere la nostra identità con lo ius soli per business e per avere una nuova platea di elettori».
[..] «Oggi», aveva spiegato l'ammiraglio, «tutte le persone che prendiamo in alto mare (migranti e scafisti) le consegniamo all' Italia (questa è stata la decisione presa dal Consiglio dell' Unione europea quando ha lanciato l' operazione), quindi lavoriamo con il Ministero dell' Interno».
[...]
Fu il consiglio europeo straordinario dei ministri dell'Interno e degli Esteri del 20 aprile 2015 a stabilire che la guardia costiera italiana avrebbe coordinato tutte le operazioni della nuova missione Eunavfor Med, e che i migranti sarebbero stati inviati quasi solamente in Italia. E
a dire sì furono i due ministri italiani presenti a quell' incontro: il titolare dell' Interno,
Angelino Alfano e quello degli Esteri,
Paolo Gentiloni, che oggi è il presidente del Consiglio. A quella riunione ebbe un ruolo decisivo un' altra italiana, l' alto commissario per la sicurezza europea
Federica Mogherini,