Tutti parlano di prezzo del petrolio: qual è - IL - prezzo del petrolio?

Avevo scritto un msg simile, ma l'ho perso passando dal wi-fi di casa alla connessione esterna. Brao Pierr.
 
Ragazzi i future sono un cancro. Non servono a nulla se non ad arricchire gli speculatori. I contadini che coltivano il grano duro, giusto un esmepio, non ne ricavano nulla e sono impotenti sulla determinazione del prezzo. I contratti si chiudono uguali, non vi preoccupate.
 
Ragazzi i future sono un cancro. Non servono a nulla se non ad arricchire gli speculatori.
Le assicurazioni (i contratti di assicurazione, non le compagnie) sono un cancro? Non mi pare. Nella loro concezione sono un supporto allo sviluppo.
I derivati sono assicurazioni per così dire di secondo livello. I futures sono utili tanto quanto una loro regolamentazione, ma mentre i futures già esistono una buona regolamentazione manca.
PS: I facinorosi accompagnati al centro social dal papy col Macan non li vogliono a prescinedere perchè a prescindere non vogliono capire (o non possono capire).

I contadini che coltivano il grano duro, giusto un esmepio, non ne ricavano nulla e sono impotenti sulla determinazione del prezzo. I contratti si chiudono uguali, non vi preoccupate.
Molto d'accordo nel caso dei mercati locali, quasi rionali. Per capirci: mai acquistato uno skipass facendo una assicurazione sulla vriazione del prezzo e con un futures sull'assicurazione.
 
Sarà come dici tu, ma con il petrolio alle stelle, qualche anno fa, c'è stata una delle peggiori crisi economiche mondiali, con disoccupazione in aumento. Eppure costava sia il petrolio che il gasolio alla pompa. La Benzina superò in qualche distributore i due euro. Ma la disoccupazione e l'economia andavano male. Poi non ci sarà un collegamento diretto, ma quando il petrolio costava di più, mediamente erano più cari Gasolio, benzina e GPL, che si avvicinò a 1 euro al litro.

La crisi del 2008 non c'entra con il petrolio, o meglio, il petrolio ha una "parte" di colpa appunto per il prezzo alto, ma non fu il petrolio a innescare tutto, ma il tutto ebbe inizio dalla crisi immobiliare americana che fece esplodere la bolla dei mutui subprime.. che portò alla crisi creditizia delle banche (dopo il caso Lehman Brothers) rubinetti del credito chiusi (credit crunch) e aziende in grossa difficoltà = recessione a livello "quasi" mondiale..

Il prezzo basso odierno del petrolio è dovuto ad altri fattori... il principale è la troppa offerta di petrolio rispetto alla domanda che fa di conseguenza abbassare il prezzo... se vi piacciono i complotti si pensa che il prezzo sia tenuto basso da Stati Uniti e Arabia Saudita per fare un dispetto alla Russia di Putin, loro tengono il prezzo basso perché cmq riescono a produrre petrolio a prezzi molto bassi, mentre la Russia non ce la fa.. e quindi si ritrova ad estrarre petrolio in perdita ( o a non estrarlo affatto) creando di fatto non pochi problemi all'economia russa..
 
La crisi del 2008 non c'entra con il petrolio, o meglio, il petrolio ha una "parte" di colpa appunto per il prezzo alto, ma non fu il petrolio a innescare tutto, ma il tutto ebbe inizio dalla crisi immobiliare americana che fece esplodere la bolla dei mutui subprime.. che portò alla crisi creditizia delle banche (dopo il caso Lehman Brothers) rubinetti del credito chiusi (credit crunch) e aziende in grossa difficoltà = recessione a livello "quasi" mondiale..

Il prezzo basso odierno del petrolio è dovuto ad altri fattori... il principale è la troppa offerta di petrolio rispetto alla domanda che fa di conseguenza abbassare il prezzo... se vi piacciono i complotti si pensa che il prezzo sia tenuto basso da Stati Uniti e Arabia Saudita per fare un dispetto alla Russia di Putin, loro tengono il prezzo basso perché cmq riescono a produrre petrolio a prezzi molto bassi, mentre la Russia non ce la fa.. e quindi si ritrova ad estrarre petrolio in perdita ( o a non estrarlo affatto) creando di fatto non pochi problemi all'economia russa..

Non penso che qualcuno in questa discussione abbia abbinata la crisi del 2008 con il costo della materia prima, petrolio. Gli Usa estraggono petrolio dalgi scisti e il costo è elevatissimo.
 
Ragazzi i future sono un cancro. Non servono a nulla se non ad arricchire gli speculatori. I contadini che coltivano il grano duro, giusto un esmepio, non ne ricavano nulla e sono impotenti sulla determinazione del prezzo. I contratti si chiudono uguali, non vi preoccupate.

Per quale motivo i contadini dovrebbero essere 'potenti' sulla determinazione dei prezzi?

Già l'europa versa loro i sussidi per mantenere viva l'agricoltura europea. I contadini italiani pensino a creare prodotti di qualità superiore a quella standard trattata sui mercati, che c'è un miliardo di persone benestanti che non hanno problemi a pagare un sovrapprezzo per la qualità. Il loro problema è arrivare a quei mercati, non quanto scambia il grano duro standard a Chicago.

da 'mondialista' penso che il povero contadino africano o asiatico sia danneggiato dalle barriere europee alle importazioni agricole
 
Non penso che qualcuno in questa discussione abbia abbinata la crisi del 2008 con il costo della materia prima, petrolio. Gli Usa estraggono petrolio dalgi scisti e il costo è elevatissimo.

Era elevato. Ora il break even e' tra 40 e 60 per quelli che son rimasti, visto che hanno acquisito i produttori meno efficienti a prezzo quasi zero e contemporaneamente hanno reso meno costoso estrarre grazie alla rinegoziazione al ribasso di molti contratti con le aziende dei servizi collegate a questa attivita'. Tra 50 e 60 le shale oil company pompano a manetta, sotto i 50 perforano, preparano il tutto e tengono in stand by il pozzo.
 
Ultima modifica:
La crisi del 2008 non c'entra con il petrolio, o meglio, il petrolio ha una "parte" di colpa appunto per il prezzo alto, ma non fu il petrolio a innescare tutto, ma il tutto ebbe inizio dalla crisi immobiliare americana che fece esplodere la bolla dei mutui subprime.. che portò alla crisi creditizia delle banche (dopo il caso Lehman Brothers) rubinetti del credito chiusi (credit crunch) e aziende in grossa difficoltà = recessione a livello "quasi" mondiale..

Il prezzo basso odierno del petrolio è dovuto ad altri fattori... il principale è la troppa offerta di petrolio rispetto alla domanda che fa di conseguenza abbassare il prezzo... se vi piacciono i complotti si pensa che il prezzo sia tenuto basso da Stati Uniti e Arabia Saudita per fare un dispetto alla Russia di Putin, loro tengono il prezzo basso perché cmq riescono a produrre petrolio a prezzi molto bassi, mentre la Russia non ce la fa.. e quindi si ritrova ad estrarre petrolio in perdita ( o a non estrarlo affatto) creando di fatto non pochi problemi all'economia russa..

A me risulta che la politica di pompare a manetta ed inondare un mercato che non richiedeva tali ingenti quantita' di petrolio, abbassandone il prezzo rapidamente (da oltre 150$ a meno di 30), sia stata pensata dall' Arabia Saudita per far fallire le compagnie Shale Oil americane. Tante han chiuso i battenti, tante han chiuso solo i rubinetti, ma quelle che son sopravvissute ora hanno un costo di estrazione solo di poco piu' alto di quello arabo, che sarebbe molto basso se non si aggiungessero tutti i costi "accessori" che servono al regime saudita per stare in piedi mantenendo il potere con un minimo di consenso sociale. Gli altri stati Opec hanno subito queste decisioni degli ingombranti cugini sauditi e tanti hanno peggiorato tantissimo le loro finanze statali, tipo quelli sudamericani e centroafricani.
Il problema e' che gli Arabi hanno sottovalutato la capacita' degli Americani di adattarsi e di rendere piu' basso il costo di estrazione da shale oil agendo su tutta la filiera, e in questi ultimi tempi son stati i sauditi ad andare in deficit di bilancio: si dice addirittura che vogliano quotare ( ed in parte privatizzare) Aramco !

Ultimamente si sta parlando invece di un accordo per ridurre l'eccesso di offerta (anche coi Paesi produttori non-Opec) lasciando libero il solo Iran di pompare ai livelli precedenti alle sanzioni visto che da allora ha perso ingenti quote di mercato e politicamente oggi gli altri produttori gli riconoscono (un po' a malincuore) il diritto di recuperarne... e cmq l'Iran pompa al massimo, sia che questo diritto glielo riconoscano sia che se lo arroghi da solo.
 
Ed ora è arrivato anche l'Iran con la fine dell'embargo spinto dagli Usa.
Siamo in tempi di guerra, c'è ancora chi pensa che la si faccia con i carri armati ma la finanza fa più male
 
da 'mondialista' penso che il povero contadino africano o asiatico sia danneggiato dalle barriere europee alle importazioni agricole
Però c'è da dire che il contadino asiatico o africano, può usare prodotti pericolosi, che qua sono vietati da decenni. Non è che io sia disposto a importare le loro porcherie per aiutarli. Va bene tutto, ma fino a un certo punto.
 
Punto uno, la domanda di petrolio e gas è in costante aumento da sempre e così resterà salvo sconvolgimenti macro.

SAO(saudi aramco overseas), quando il barile era nei dintorni del centello ha cumulato così tanti utili, al netto degli investimenti, da far impallidire...si vocifera che, quando hanno dichiarato "guerra" all'olio non convezionale(cioè tutti tranne iran, Q8, e pochissimi altri) avessero messo in conto circa 100B$ di mancato guadagno...SAO è la società con la capitalizzazione più alta al mondo, e non si conosce il valore degli asset di cui dispone, mi risulta difficile pensare ad una privatizzazione di Aramco, al max la parte che opera nel dowstream...

Certo è che il Paese Arabia Saudita, con i suoi ca 60M di abitanti, di olio ne consuma assai per dar loro da bere, mangiare e refrigerio...ed immagino che Pat si riferisse a questo quando parla di costi accessori....

UAE per contro ha visto in questi ultimi anni ridursi pesantemente gli utili a causa di una marginalità ridotta al minimo, tuttavia la loro buona diversificazione gli permette ancora di viver bene, forti anche del fatto che non devono sostenere una popolazione così numerosa come in Saudi...discordo identico per il Quatar..

I future.....lasciando perdere che gli usa per speculare, e come in tutte le speclazioni, ad un certo punto c'e' chi se lo prende nel didietro, nascono per assolvere due funzioni principali.

La prima è che se io ho una raffineria dovrò pur alimentarla, e nel farlo dovrò pure fare una programmazzione della produzione, non è che posso andare tutti i giorni a fare la spesa, anche perchè il petrolio di oggi è già tutto venduto(in condizioni normali di mercato). Quindi compro oggi qualcosa che mi verrà fornito domani e lo pago in base alla quotazione odierna più la proiezione del prezzo che sarà tra tot tempo, se nel frattempo cambia però qualcosa nell'equilibrio instabile del mercato, il rischio di prenderlo nel diddietro è alto. Infatti molte raffinerie oggi, sopratutto quelle che lavorano il greggio di altri stanno facendo i conti con prezzi di vendita bassi e costo della materia prima elevato. SAO, che ha cambiato politica negli ultimi dieci anni, si è messo a raffinare e vendere i prodotti finiti...essendo produttore paga il greggio al prezzo odierno e non future.....

La seconda è per un uso squisitamente finanziario, molti progetti(centrali elettriche, raffinerie, petrolchimica) sono finanziati dai fondi di stato(in italia la SACE, in US Exim, ecc) che concedono prestiti a paesi terzi per progetti realizzati da aziende e con forniture dei paesi che erogano il finanziamento. Il finanziamento verrà poi restituito una volta che l'impianto entrerà in funzione e inizierà a produrre utili..generalmente dall'erogazione del finanziamento alla prima vendita di prodotto passano ca 8 anni, è quindi fondamentale avere una valutazione, il fututure appunto, per farsi un'idea dei tempi di ritorno delgi investimenti.
 
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