Beh, purtroppo non è così semplice come la dipingete.
Tanto per cominciare, sventato il presunto golpe, i Turchi hanno immediatamente staccato la corrente alla base militare USA di di Incirlik da cui 2mila soldati statunitensi lanciano raid contro gli islamisti in Siria (e l'hanno persino fatta sorvolare dai caccia).
Ora l'hanno ripristinata, ma il messaggio è stato chiaro, tanto che gli USA hanno immediatamente dichiarato di sostenere Erdogan.
Per quanto riguarda le testate all'idrogeno non servono i codici di lancio per renderle pericolose: basta impossessarsene...
Per quanto riguarda la paternità del golpe: non credo che Erdogan abbia fatto tutto da solo.
Pare invece che abbia corso un pericolo reale: l'albergo dove soggiornava in vacanza è stato prima attaccato da un manipolo di truppe di terra, poi bombardato dall'aviazione ... ma a quel punto lui era già scappato. Per qualche ora avrebbe svolazzato senza meta con le con cancellerie UE, Germania in primis, che non gli davano il permesso di atterrare.
In più, con l'aria che tirava, nessuno sano di mente organizzerebbe o faciliterebbe un finto golpe contro se stesso dove sono state coinvolte migliaia di truppe ostili (oggi tratte in arresto): i golpe rischiano poi di funzionare...
Secondo me il tentativo di golpe era reale solo che il golpe sia stato effettuato in modo scoordinato e dilettantesco e pare che i servizi turchi se ne fossero persino accorti, costringendo i golpisti ad anticiparlo di poche ore.
Chiaramente Erdogan, ora, sta approfittando a mani basse del fallimento del golpe calcando la mano in modo assurdo.
Per giunta è palese che si stia parlando il deretano contro eventuali ritorsioni Nato, correndo a far pace con Putin...
Insomma, abbiamo dato troppo spago ad un personaggio che mai avrebbe meritato tutte le aperture di credito che ha ricevuto e, forse, abbiamo persino maldestramente incoraggiato un tentativo frettoloso, scoordinato e balordo per deporlo.
Tutto si è risolto in un enorme ed incredibile regalo che Erdogan, messo all'angolo da inchieste di corruzione ed errori di politica estera, non sperava nemmeno nei suoi sogni più arditi.
Ora, comunque sia andata, ci tocca pagare il prezzo della nostra insipienza.