Barriere al Brennero (e altri valichi alpini)

Stato
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Brennero: l'Austria pronta a mettere le barriere per i profughi da aprile

Previsti controlli da parte dell'esercito su autostrada, statale 12 e linea ferroviaria.
http://altoadige.gelocal.it/bolzano...-barriere-per-i-profughi-da-aprile-1.13003754
I controlli di confine al Brennero possono partire dai primi di aprile. È quanto ha dichiarato il capo della polizia del Land austriaco del Tirolo Helmut Tomac, dopo un incontro con i sindaci confinanti al valico. I controlli riguarderanno non solo il Brennero, ma anche passo Resia e Prato alla Drava in val Pusteria. È previsto - ha detto Tomac - l'installazione di container come anche barriere, come quelle già in atto al confine di Spielfeld. Al Brennero saranno controllate l'autostrada, la strada statale e la linea ferroviaria.

Per il momento sono previsti da parte della polizia austriaca controlli a vista delle persone in transito, come già ora vengono effettuati ai confini austro-tedeschi di Kufstein e Salisburgo. Questo potrebbe causare rallentamenti alla viabilità. Per i controlli ai valichi italo-austriaci in Tirolo saranno inviati rinforzi dagli altri Länder. ...
 
Mi pare di capire che l'Europa ce lo ha detto tra le righe di ritirare le navi dal Canale di Sicila ed evitare di fare il lavoro degli scafisti.
Questo è' il risultato. Se non lo si capisce ora...
 
Le barriere vere e proprie partiranno ad aprile con recinsioni e quanto altro.

Non si capisce se faranno un controllo a vista o più approfondito, in ogni caso preparatevi a nuove file in A22.
 

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Controlleranno anche il confine della Val Bartolo, di quelli appresso il rifugio Nordio, quella della Malga Acomizza, quello dei 3 confini (tutti Italia-Austria)?
 
Per ora sicuramente Brennero, Resia, Pusteria e poi anche Rombo e Stalle (chiusi in inverno)


Comunque l'anomalia non sono loro che difendono i confini, piuttosto noi che ci stiamo isolando rispetto all'europa.
 
Nel senso che l'impressione è che i paesi intorno a noi (in questo caso l'Austria) alzino le barricate per difendere i confini per poi riaprirli con stati come la Germania, spostando di fatto i controlli al Brennero con l'Italia (e non solo).

Certo che la lentezza dell'europa (a questo punto per scelta) a prendere una decisione sulla questione è imbarazzante e continua a penalizzare tutti. Sono convinto che l'Europa non sappia minimamente cosa fare perché sa benissimo che la volontà della maggior parte della gente (giusta o sbagliata che sia) è una sola.

Mi domando però cosa aspettino a fare almeno un piano di rimpatri serio e comune per tutti quelli che di fatto NON sono rifugiati ma semplici clandestini, se intraprendessero almeno un'azione del genere verrebbero a sgonfiarsi le propagande dei partiti di destra e il problema si ridurrebbe notevolmente.
 
Quindi più che "ci stiamo isolando", forse sarebbe più consono un "ci stanno isolando".

In sintesi ci stanno dicendo: 'Noi di questi non ne vogliamo più. Cazz.i vostri'

Un ottimo modo per far prendere il 40% alla Lega alle prossime elezioni.
 
Senza rimpatri comuni in accordo con l'Europa non vedo molte alternative.

Se continuiamo ad andare a prenderli tutti in Libia ce li teniamo tutti (e sappiamo benissimo che non abbiamo le risorse per mantenerli), una soluzione intermedia (non sconfinare nelle acque internazionali) significa lasciarli in mezzo al mare (come fanno molti paesi, ma non mi pare l'Italia pronta per un'azione del genere).
Un accordo con la Libia? non so come sono messi con gli accordi di pace e con il nuovo governo, ho letto solo che i francesi si stanno già muovendo in Libia per aprire una nuova controffensiva (=guerra) all'isis.

Un piano rimpatri europeo consentirebbe di fare accordi con molti paesi africani (non in guerra ovviamente) e di sfruttarli per tutti i clandestini in europa, adesso invece ogni stato prende accordi per conto suo, ma per riuscire nell'impresa serve il maggior numero di stati coinvolti e un singolo paese europeo non ha certamente la forza politica e diplomatica che avrebbe UE.
 
Tanto noi italiani non avremo mai il pelo sullo stomaco che hanno dimostrato da altre parti. Non dico che mostrare il lato umano (ed umanitario) sia un male a prescindere, ma qualche volta ci vorrebbe un po' di sana realpolitik. Per cui ce li terremo TUTTI indistintamente.

Con le conseguenze che tutti non facciamo fatica ad immaginare.
 
Senza rimpatri comuni in accordo con l'Europa non vedo molte alternative.

Se continuiamo ad andare a prenderli tutti in Libia ce li teniamo tutti (e sappiamo benissimo che non abbiamo le risorse per mantenerli), una soluzione intermedia (non sconfinare nelle acque internazionali) significa lasciarli in mezzo al mare (come fanno molti paesi, ma non mi pare l'Italia pronta per un'azione del genere).
Un accordo con la Libia? non so come sono messi con gli accordi di pace e con il nuovo governo, ho letto solo che i francesi si stanno già muovendo in Libia per aprire una nuova controffensiva (=guerra) all'isis.

Un piano rimpatri europeo consentirebbe di fare accordi con molti paesi africani (non in guerra ovviamente) e di sfruttarli per tutti i clandestini in europa, adesso invece ogni stato prende accordi per conto suo, ma per riuscire nell'impresa serve il maggior numero di stati coinvolti e un singolo paese europeo non ha certamente la forza politica e diplomatica che avrebbe UE.

...non facciamo confusione, l' "andare a prenderli" non è corretto, vanno a salvarli, probabilmente arriverebbero comunque sulle nostre spiagge , quindi l'"andare a prenderli" consente il controllo degli arrivi e sopratutto serve a salvare delle vite....puurtroppo è inevitabile ch arrivino da noi o in altre nazioni europee, è un flusso che non si può fermare , per fermarlo bisognerebbe risolvere i problemi alla radice, chiudendo le frontiere non si risolve il problema , lo si rimbalza a qualcuno e basta......ma questo discorso cosa c'entra con neve e motori?
 
Hai ragione, sono andato OT

La discussione era incentrata sull'aspetto pratico dei controlli al confine, finora mi pare di capire che non ci sono stati grossi problemi.
 
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