Di questa situazione non sto capendo molto. So solo che in difficoltà ora ci vanno i piccoli produttori statunitensi di petrolio, fortissimamente indebitati perché per creare gli impianti hanno dovuto sopportare costi enormi.. Ho letto (maledizione non ho salvato l'articolo) che il petrolio a Usa e Co costa intorno ai 65-60 dollari all'estrazione. Alla Russia intorno ai 30-25 dollari, che è molto di più del prezzo a cui estrae l'Arabia saudita (circa 12 dollari) . Quindi si potrebbe pensare ad una ritorsione dei sauditi nei confronti degli americani e dei loro amici, sia perché praticamente quasi non comprano più petrolio da loro sia perché stanno cercando di far ridurre emissioni alla Cina, che promette di diminuire i consumi petroliferi, cliente dei sauditi (accordo del 12 novembre scorso), attraverso il rinnovabile. E questo è un possibile ragionamento. Poi c'è la Russia, in posizione strana. Ha stretto accordi trentennali con la Cina per Gas e potrebbe farlo per il petrolio, visto che le entrate per la Russia diminuiscono, accaparrandosi comunque un grosso cliente, ai danni del Kazakistan e dei sauditi. È strano e le teorie sono molte, addirittura c'è qualcuno che sostiene che ci sia un accordo OPEC Usa per far crollare i russi, e l'accordo Usa Cina per la riduzione delle emissioni sia una mossa preventiva a un probabile accordo Russia Cina sul petrolio, così da vincolare i cinesi (tutto questo sostenendo che la tecnologia statunitense riesca ad abbassare il suo prezzo di produzione e resistere). Le mie sono ipotesi, liberi di smentirle!