Prezzo del petrolio basso: è un disastro!

Ne parlavano ieri in una trasmissione televisiva dicendo che le politiche ecologiche mondiali erano messe in difficoltà da un petrolio così bassso e conveniente.
C'è stato anche più di un accenno su un piano politico più ampio mirato a mettere in difficoltà la Russia.

Ciao
 
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Basta che non passi il messaggio:
< tuttosommato le fonti fossili non fanno poi così male, poichè sono conveniente possiamo ri-ri-ribloccare lo sviluppo delle rinnovabili >

I ragazzi della IPCC continuano a dire che è meglio smettere di emettere così tanto.
 

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Basta che non passi il messaggio:
< tuttosommato le fonti fossili non fanno poi così male, poichè sono conveniente possiamo ri-ri-ribloccare lo sviluppo delle rinnovabili >

Ma per l'amor del cielo,piuttosto preferisco dare soldi a Rossi e company per vedere se l' E-cat funziona davvero.
Non so se sia meglio emettere in atmosfera CO2 o il mercurio dei pannelli solari

Interessante articolo di Sapir:

Gli Stati Uniti stanno colpendo Russia, Iran e Venezuela ma rischiano una doppia grave crisi: industriale e finanziaria
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=10087

Mmmmm mi sa che sei rimasto indietro eppure l'articolo è chiaro "BEP shale oil a 80 $",il petrolio oggi è a 47.66$ alle 19:20,mi sa che il tuo articolo è vecchio e non più attuale
 
L'articolo è del 3 gennaio 2015 http://russeurope.hypotheses.org/3220 .
Da quanto ho capito leggendolo tutto ( forse tu non l' hai tutto!!!), 80$ è il costo di estrazione dello shale oil,
.Drillings seem to be cost-effective, if one considers the latest of them to date, only above a price of $80 per barrel. Older drillings have had initially a lower threshold of cost-effectiveness (around $50-$60) but the exhausting of these drillings forces companies to use technologies which have now become more costly. It is advisable therefore to examine closely the economic logic of shale oil.
se oggi lo vendevano a 47,66 è probabile che lo abbiano venduto in perdita. Per cui l'articolo ipotizza scenari possibili con un prezzo di vendita dello shale in perdita, infatti pone come orizzonte primavera/estate .
 
Di questa situazione non sto capendo molto. So solo che in difficoltà ora ci vanno i piccoli produttori statunitensi di petrolio, fortissimamente indebitati perché per creare gli impianti hanno dovuto sopportare costi enormi.. Ho letto (maledizione non ho salvato l'articolo) che il petrolio a Usa e Co costa intorno ai 65-60 dollari all'estrazione. Alla Russia intorno ai 30-25 dollari, che è molto di più del prezzo a cui estrae l'Arabia saudita (circa 12 dollari) . Quindi si potrebbe pensare ad una ritorsione dei sauditi nei confronti degli americani e dei loro amici, sia perché praticamente quasi non comprano più petrolio da loro sia perché stanno cercando di far ridurre emissioni alla Cina, che promette di diminuire i consumi petroliferi, cliente dei sauditi (accordo del 12 novembre scorso), attraverso il rinnovabile. E questo è un possibile ragionamento. Poi c'è la Russia, in posizione strana. Ha stretto accordi trentennali con la Cina per Gas e potrebbe farlo per il petrolio, visto che le entrate per la Russia diminuiscono, accaparrandosi comunque un grosso cliente, ai danni del Kazakistan e dei sauditi. È strano e le teorie sono molte, addirittura c'è qualcuno che sostiene che ci sia un accordo OPEC Usa per far crollare i russi, e l'accordo Usa Cina per la riduzione delle emissioni sia una mossa preventiva a un probabile accordo Russia Cina sul petrolio, così da vincolare i cinesi (tutto questo sostenendo che la tecnologia statunitense riesca ad abbassare il suo prezzo di produzione e resistere). Le mie sono ipotesi, liberi di smentirle!
 
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