qui in italia avviene sempre questo fenomeno che, a mio parere, crea un immobilismo totale impossibile da superare : Tutti sono a parole favorevoli a riforme liberiste ed ad aprire il mercato.. Poi quando si va nel concreto e si propongo riforme che aprono al mercato la categoria interessata e guidata da soggetti che godono di ampie rendite di posizione urla al complotto, alla riforma a favore dei più forti etc . Etc. .. In automatico altre categorie/corporazione che si sentono le prossime toccate si alleano con la protesta e creano un blocco sociale che fa lobby sui partiti, i quali per paura di perdere voti affossano o rendono innocue queste riforme.. Un pò come dire : "chi è senza peccato, scagli la prima pietra!"
i lavoratori non vogliono la riforma dell'art. 18
i farmacisti non vogliono più farmacie
i taxisti non vogliono più taxi
i dipendenti pubblici non voglio essere equiparati ai privati come se il posto statale fosse per diritto divino intoccabile
le assicurazioni non voglio più concorrenza
le banche non voglio piena trasparenza
i magistrati vogliono essere intoccabili
etc etc
la cosa che mi da più fastidio è che nelle proteste delle varie categorie vengono tirati spesso in ballo diritti costituzionali o principi altissimi alla fine solo per difendere quelle che spesso sono solo miserabili rendite di posizione .
Nel mio piccolo mi viene da ridere quando guardo in tv i magistrati che si oppongono a riforme della giustizia in qualsiasi senso invocando l'autonomia della magistratura: Venite un giorno in tribunale e vi mostro come viene utilizzata questa autonomia dall'80 % dei giudici : Imboscandosi nelle stanze più nascoste del palazzo di giustizia cercando ogni escamotage per fare il meno possibile a scapito dei cittadini.. Per poi non parlare di tutta la burocrazia che sta dietro alla macchina della giustizia (cancellieri, ufficiali giudiziari, uscieri, etc etc) .
Diciamolo apertamente : In italia alla fine ci va bene uno stato invadente che però fa un pò da ammortizzatore sociale e giustifica un lassismo generalizzato .
L'italiano medio ha paura della concorrenza, ha paura del vicino che si può dar da fare ed avere più successo di lui e che lo costringerebbe ad uscire dalla sicurezza della sua routine quotidiana .
amen !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!¡!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!