terremoto emilia

E Barclays blocca le carte di credito ai terremotati - Corriere di Bologna

riassunto: banca inglese blocca carte credito terremotati emilia. Qualcuno lo fa presente ai media. Dopo qualche ora banca riattiva carte adducendo disguido tecnico :)shock:).

Le parole di Osti, direttore della confesercenti di ferrara:
"L'altro giorno vado a fare rifornimento - racconta Osti- e al momento di pagare presento la carta che uso da ormai oltre quattro anni, circuito Visa ed emessa da Barclays. Stranamente la transazione mi viene rifiutata. Pago in contanti ed esco. Al pomeriggio telefono al numero verde e chiedo spiegazioni, preoccupato per una clonazione». La risposta dell'operatore è, purtroppo, molto semplice. «Dopo aver verificato i miei dati - riferisce Osti - mi ha fatto notare che vivo in una zona terremotata. Mi ha detto: "Sa, lei avrebbe potuto aver perso la casa o il lavoro e non essere più in grado di pagare gli acquisti che fa. Per questo Barclays ha bloccato le carte di chi abita in queste zone: perché la gente non accumuli debiti che non è in grado di ripianare"». Insomma, ironizza il direttore di Confesercenti Ferrara, «l'hanno fatta passare come se fosse una cosa buona, come se ci avessero fatto un favore. E' una cosa assolutamente spiacevole e antipatica. Non esiste, merita di essere resa nota».

Io credo che siamo arrivati alla frutta. Manca solo il dolce, poi possiamo alzarci e abbandonare il pianeta...:D
 
La professoressa Maria Rita D'Orsogna pubblica questo articolo sul suo blog:

No all'Italia petrolizzata: Da incorniciare - 1

"Mi scrive un tale Giorgio Danieli, che lavora per la Saipem, gia’ filiale dell’ENI.
Ecco come i petrolieri se la rigirano fra loro, che sono dei santi.
Ecco come so che sto facendo qualcosa di buono.
L’email mi e’ stato mandata il 1 Giugno 2012.
"Gentile dott.ssa D’Orsogna,
Le scrivo in merito ad un suo video nel quale associa alle attivita’ di perforazione petrolifera la possibilita’ di provocare terremoti fino a 6 o 7 gradi della scala Richter.
Cita in particolare un documento redatto dalla Shlumberger. Mi domando se Lei ha avuto in possesso tale documento e se ne ha vagliato e condiviso le premesse, la metodologia di ricerca e approfondito le conclusioni prima di diffondere una notizia come questa che, inevitabilmente, viene ripresa da molte persone che, essendo meno informate, sono facilmente impressionabili anche grazie alla autorita’ che Le viene dalla Sua docenza."
Caro Giorgio, intanto si scrive Schlumberger. Certo che l’ho letto e che sono in possesso di tale documento, e’ disponibile online, basta solo fare google e puo’ averlo anche lei e commentare direttamente a quelli dell’Accademia di Geofisica russa, chiedendo a loro di chiarire la loro “metodologia di ricerca”.
Era un articolo di parte e dalla parte di voi petrolieri che lo avete commissionato, per cui credo che fosse veritiero – c’e’ lo stampo della Schlumberger, c’e’ lo stampo dell’Accademia Russa di Geofisica. C’e’ lo stampo del peer review.
Cos’altro vogliamo?
E poi il metodo era semplicissimo.
Non trivelli? Non ci sono terremoti.
Trivelli? Voila’. Ci sono terremoti.
Ma non c’e’ solo Gazli in Russia, c’e’ Coalinga in California, ci sono i rapporti dell’NRC, basta solo mettersi li in buona volonta’ e non coi paraocchi dell’ENI.
Ma io lo so che ai petrolieri da fastidio qualsiasi cosa che possa andare contro il vostro scopo ultimo: far soldi, non importa come, dove e sulla pelle di chi.
Io non credo che la gente sia scema e come dice lei ”facilmente impressionabile”.
Credo invece che la gente sia stanca di sentirsi dire che va tutto bene, che l’inquinamento non esiste, che la susbidenza e’ mero abbassamento del terreno, che i malati di Gela sono un prezzo da pagare per il progresso, che l’idrogeno solforato, i tumori, i pesci morti di Basilicata sono cose normali.
Siete voi petrolieri che volete che la gente sia “facilmente impressionabile” cosi’, con lo specchietto del lavoro e dei soldi, potete andare e far razzie sul territorio.
Funzionava negli anni ’60. Adesso non funziona piu’.
—————-
"Io ho una conoscenza diretta delle attivita’ di cui Lei parla, con una , mi perdoni la franchezza, grande leggerezza.
Di fatto nel suo video Lei comunica con grande enfasi alcune informazioni corrette con altre (la stragrande maggioranza) che hanno pochissima, se non nulla, attinenza con la realta’:
1. E’ vero che per perforare di usano i cosiddetti fanghi di perforazione. Non e’ affatto vero che il mix e’ top secret in quanto non e’ molto dissimile dal normalissimo cemento di costruzione ma con additivi che lo rendano piu’ fluido. Sono normalmente reperibili in commercio e non vi e’ alcun segreto in merito.
Chissa’ perche’ negli USA ci sono cause su cause su questa cosa. Sono noti gli ingredienti di base – ma non le formule chimiche di base. Cemento di costruzione? Additivi che lo rendono piu’ fluido? E’ con questo che buchiamo la roccia? Ma va la.
Lei ha mai sentito parlare di componenti tossiche, radioattive, carcinogeniche?
Lo dice il Wall Street Journal, lo dice il New York Times, lo dice lo stato della Calfiornia, lo dice il governo norvegese, lo dice l’Ente per la protezione all’ambiente del governo americano. Anche qui, ci perda un po di tempo, prima di credere a tutto quello che le dice la sua casa madre.
2. E’ vero che possono occorrere degli incidenti. Il piu’ famoso e’ quello di Macondo in Golfo del Messico di un paio d’anni fa. Ma non e’ l’unica attivita’ in cui esistono dei rischi associati. Certo sono molto di impatto sulla popolazione civile ed e’ per questo che le Compagnie petrolifere si sono date le regole sulla sicurezza piu’ restrittive di qualsiasi altra industria al mondo, almeno dagli anni ’90 in poi. Sono sicuro, per esempio, che nella costruzione delle Universita’ che Lei ha visitato sono morte molte piu’ persone di quelle che siano morte durante le attivita’ di perforazione petrolifera. E che hanno intossicato molte piu’ persone con amianto e sostanze chimiche nei laboratori universitari di quante non ne siano rimaste intossicate di conseguenza alle attivita’ petrolifere. Ciononostante sono fiero di lavorare in una industria che si e’ data la regolamentazione piu’ stringente al mondo in termini di sicurezza sul lavoro e di protezione ambientale."
Regole o non regole, gli incidenti ci sono sempre. Alla fine il discorso e’ uno solo: non ci sono regole a prova di bomba.
Intanto, sono i petrolieri stessi a violare i loro codici interni – non c’e’ ditta petrolifera esente da condanne, cause, litigazioni in tribunale per inquinamento e violazione di norme – ENI inclusa.
L’amianto, il benzene etc etc, certo che sono cose tossiche. Ma il fatto che abbiamo usato queste sostanze in passato non vuole dire che dobbiamo continuare cosi e che dobbiamo giocare a chi fa piu’ disastri.
Il suo metodo di pensiero e’: siccome altri hanno usato l’amianto, anche io posso contribuire a usare roba tossica, radioattiva e a inquinare – alla grande – il pianeta, a portare al surriscaldamento globale e ad aumentare rischi di ogni genere.
Non funziona cosi.
A me hanno insegnato a prendere ad esempio chi e’ meglio di me e a puntare all’eccellenza, e non al ribasso, nascondendosi dietro a sottilissime foglie di fico.
Buon per lei che e’ fiero di lavorare nell’industria petrolchimica.
Io mi andrei a sotterrare dalla vergogna.
————————
"3. Iperboli tipo “il 50% della superficie dell’Abruzzo” usato come area a disposizione delle trivellazioni…. beh queste affermazioni non depongono molto a favore della scientificita’ delle Sue affermazioni. Non so proprio come la gente possa credere a queste “notizie”. Inoltre mi piacerebbe capire quali siano le serie alternative alla produzione energetica che intravede Lei da “Fisica” quale si proclama. Produzione energetica che, Le ricordo, e’ necessaria per permetterle di insegnare all’universita’ e di muoversi tra tutte le varie universita’ per tenere i Suoi corsi e Seminari. Come si immagina in un mondo in cui si va a cavallo e si usano le candele per l’illuminazione?"
Guardi questo lo dite voi. Vada sui siti degli investitori. Tutti sono li a sparare che hanno 800,000 acri di terreno, 3500 chilometri quadrati di concessioni etc etc. Lo dicono i petrolieri, non io.
E comunque e’ vero: il 50% dell’Abruzzo e’ coperto da concessioni minerarie. Vada sul sito dell’UNMIG e vedra’. Lo dite voi.
E poi, la paranoia del mondo che torna alle candele e al mulo senza petrolio, l’ho gia’ sentita.
Io non ho scelto di nascere in una fossil fuel economy.
Ma voglio fare tutto quel che posso per uscirne al piu’ presto e per evitare che anche dei posti sacri – La Majella, i campi del Montepulciano, il Parco del Curone, le isole Tremiti, Pantelleria, il delta del Po, Venezia – vengano trivellati.
Si rende conto di cosa si vuol bucare? E’ semplicemente folle.
Il mondo e’ sempre andato avanti, e mai indietro. L’uomo riuscira’ a sopravvivere anche senza petrolio, vedra’. Siamo una specie intelligente e la nostra civilta’ non morira’ perche’ non c’e piu’ monnezza petrolifera da spremere. Semplicemente in questo momento e’ piu’ facile continuare con lo status quo, del trivellare, trivellare, trivellare.
Dove vive lei, a San Donato Milanese? Beh, che ne dice apriamo un centro oli sotto la sua finestra?
Perche’ questo e’ quello che un giorno i suoi amici dell’ENI hanno fatto a Viggiano. Gente che non ha fatto niente di male, che un giorno si e’ svegliata e ha iniziato ad annusare H2S. Che bello, eh?
L’ENI non ha neanche potuto dire: eccovi qui 100,000 euro, andate altrove che qui puzza e vi ammalate.
No, la gente deve vivere con rumori e puzza e loro devono contare fino all’ultimo centesimo di profitti. Una cosa vergognosa.
————————
"La inviterei ad informarsi un pochino piu’ approfonditamente su tali tematiche e a considerare che con la Sua autorevolezza rischia di influenzare molte persone, anche quando tratta di argomenti di cui Lei non ha mai ne’ avuto una pubblicazione ne’ alcun trascorso, come si evince dall’esame del suo curriculum.
E da questo Le ne deriva una grande responsabilita’ in cio’ che dice pubblicamente."

Io sono solo un blogger. Chi non mi vuole leggere/credere/sentire puo’ ignorarmi, o se vuole confutare le mie argomentazioni. Finora non e’ successo mai – dati alla mano perche’ sono uber informata.
E poi, non ha importanza che io non abbia mai pubblicato niente in geologia, sono un fisico! Ma so leggere, e so leggere bene gli articoli di scienza, so leggere i comunicati agli investitori, so scovare i testi inviati alla SEC americana, so leggere i rapporti governativi, e li so leggere in modo critico.
Conosco una miriade di attivisti in tutto il mondo e so comunicare con loro.
So parlare con medici, geologi, chimici e ingegneri, e tutti – tutti – quelli con cui ho avuto a che fare e che non sono a soldo dei petrolieri concordano con me, che il tempo del petrolio e’ finito e che un giorno ne pagheremo care le conseguenze del continuare a bucare l’imbucabile.
Non ho mai attivamente fatto niente per cercare tutta questa “notorieta’”. Semplicemente ho parlato chiaro, e spiegato le cose come stavano.
Nessuno aveva fatto mai tutto cio’ rendendo i temi accessibili al cittadino medio, quello che secondo voi e’ “facilmente impressionabile” e lo so che ora questo vi da fastidio.
Non e’ colpa mia se la gente crede a me e non a voi.
Voi siete dei petrolieri che con questo bucare l’Italia ci portate a casa soldi – voi ed i vostri investitori. Io no.
Non ho portato via una lira da questa storia, e sono qui solo per amore di patria.
Credo allora che la responsabilita’ pubblica di quello che fate sia nei vostri fatti, nelle vostre menzogne, nei vostri fumi tossici, e non certo nelle mie parole libere di libera persona di scienza.
Cordiali Saluti"

:D
 
"Science 11 April 2014: Vol. 344 no. 6180 p. 141
DOI: 10.1126/science.344.6180.141


  • NEWS & ANALYSIS
SEISMOLOGYHuman Activity May Have Triggered Fatal Italian Earthquakes, Panel Says



In an as-yet-unpublished report, an international panel of geoscientists has concluded that a pair of deadly earthquakes that struck the Italian region of Emilia-Romagna in 2012 could have been triggered by the extraction of petroleum at a local oil field. Fear of humanmade seismicity has already sparked fierce opposition against new oil and gas drilling efforts in Italy, and some say the report could lead the country's regional presidents to turn down new requests for fossil-fuel exploration."

Da qui:

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ssioni-per-non-pubblicare-il-rapporto/955605/



"Guardando all’Italia è difficile dire se prevalgala logica della prevenzione o quella del profitto, certo a volte sembra che la prevenzione non sia una priorità, che gli italiani abbiano difficoltà ad applicare il principio di precauzione. Se questo sia avvenuto anche in relazione ai fenomeni sismici del maggio 2012 non posso dirlo, sicuramente il rapporto della commissione Ichese è destinato a cambiare un po’ la situazione. Quindi forse questo significa che prima del 2012 non si prestava abbastanza attenzione a questo tema. "


... alla faccia del solito "gombloddo".....
 
Top