Sci ripido, sci estremo, alpinismo: psicologicamente significa che non sei "completo"

ciao! secondo me è in molti casi,non tutti,innata nell'uomo la voglia e di scoprire e di rischiare!!difficile mettersi a giudicare in modo asettico il comportamento di altri simili. . .
 
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Non è paragonabile. La A4 uno se la spara per lavoro (con il treno su 5 giorni arrivi puntuale 1 e puzzi come un cane). Ricercare con ossessione il giorno giusto per scendere un monte che se sbagli muori è diverso.

Io non sto giudicando, personalmente mi pare la cosa più comune di questo mondo andare in posti in cui se sbagli si muore, però escludendo le persone affezionate ai forum un po' così, nel mondo comune la maggioranza ritiene non sia una faccenda comune.

se è per questo la morosa non capisce nemmeno tutta questa ossessione per la powder figuriamoci per il ripodo ecc...


sono daccordissimo, per chi non la vive o la vede solo da fuori tutto "questo" non ha senso oppure ce l'ha ma può apparire come un andarsele a carcare
 
Ah una precisazione. Parto dal presupposto che le persone che intendono qui discutere siano così intelligenti da accettare opinioni diverse anche senza condividerle.
Sembra invece che poichè la frase è stata detta da una psicoterapeuta alcuni partano con -100 punti negatività nei confronti di quella opinione. Paura di sentire opinioni differenti da quelle che si amano sentire?

No fabio, i -100 partono da 2 presupposti semplici:

1) Non parlo se non conosco di ciò che sto parlando;
2) Le affermazioni assolutistiche non sono mai corrette;

Se poi si vuole parlare sul perchè e sui motivi si può anche, ma è necessario partire da un punto di partenza comune o per lo meno possibilista.
 
C'è forse una "specie di paura" in chi pratica un alpinismo "a rischio vita" nel sentire i giudizi di quelli che "mettono al rogo" gli alpinisti che fanno cose rischiose?
Lo notate o avete notato?
Oppure c'è una completa indifferenza?

Oppure chi lo fa per natura è indifferente e chi lo fa per moda si arrabbia?

PS. Io scrivo tanto per dire eh, che non se la prenda nessuno, scrivo tanto per far pagine viste :D (beh no).
 
Fabio io posso stare qui a discutere fino allo sfinimento con la tua amica psicologa e posso farlo per vari motivi uno fra tutti perchè questo sarebbe solo un esercizio di stile visto che il mio lavoro è il convincere la gente a fare ciò che voglio io facendo sembrare che siano loro a volerlo ma...

Il discorso lo ha centrato in pieno mountain equipment.

E si questa è la mia idea su alcune cosiddette "ricerche".

P.s.: tieni conto che l'ambiente della ricerca è sembra a contatto con me visto che in famiglia ho due parenti molto stretti che sono anzi erano ricercatori/professori universitari.

Cio non toglie che mi stiano sulle palle gli psicologi che dall'alto della loro conoscenza giudicano un comportamento che non conoscono e solo xchè si fregiano di un titolo conseguito in università si permettono di giudicare.

Ripeto! Che ne sa una che la montagna l'avra vista massimo sui libri di senzazioni legate all'alpinismo.

Ah, per altro se vuoi parlare di richercatori se non sbaglio i grandi ricercatori sono coloro i quali sacrificano la loro vita socialre per immergersi in mezzo ai gorilla, agli abitanti del Borneo o dell'Amazonia per poter conoscere effettivakente il perchè.

Sarebbe come dire che le cerimonie tribali di Papua in cui i ragazzi dimostrano di aver raggiunto la maggiore età buttandosi da una piattaforma con una corda legata ai piedi sono solo giochetti fatti da individui poco cresciuti...
 

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Ripeto, io sono rimasto colpito che una persona che ha a che fare con la terapia psichiatrica dopo 20 secondi di film abbia esclamato "questi sono incompleti, devono ancora fare il passo dei 20 anni" anzichè esprimere come tutte le altre persone "questi sono pazzi, questo sono matti, ma se cadono che succede etc"..

fabio lo fanno perche ragionano per schemi, non ammetto altro che i discutibili schematismi della psicologia, che non e' una scienza esatta, altro che ingegneri! :D

enrico, discutere con una psicologa? provaci ;)
 
Ma tutte le cose che si fanno devono avere un fine? Io faccio alpinismo perchè mi diverto e mi sento appagato quando nel mio piccolo dimostro a me stesso di essere capace di fare una certa salita (o discesa se si parla di sci, per me è la stessa cosa).

Fare discese di un certo tipo penso ti metta nella stessa situazione di quando scali da solo (faccio il paragone perchè non faccio ripido ma qualche volta ho scalato da solo) ovvero devi essere assolutamente sicuro di quello che fai perchè sai che un errore quasi certamente lo paghi, sei il solo responsabile di te stesso e questo per me è agli antipodi delle bravate da diciottenne.

Comunque non capisco in base a cosa una persona sia considerata "completa" o no e cosa voglia dire "dover strafare".

edit: per favore enrico e tony non mischiate gli scienziati con gli psicologi, i primi si occupano di scienza (e quindi cose oggettive) i secondi di "filosofia" (soggettiva)

Visto che qui si tira in mezzo Twight: "Gli stupidi domanderanno perchè in cerca di parole che siano in grado di capire. Ok, adesso ve lo spiego io. Lo faccio perchè sono capace di farlo"
 
Ora cerco di farvi un discros che è un po' che volevo fare ma essendo non molto facile non so se verrà bene:

Partiamo dal fatto che mediamente ci sono coloro che vivono all'intenro di quella che universalmente è considerata SOCIETA' e quelli che possiamo chiamare BORDERLINE.

Ultimamente c'è un'inversione di tendenza nel senso che molti vorrebbero o cercano di abbandonare la SOCIETA' per prendere una via più vicina alla natura o comunque meno frenetica.
Queste perosne vengono ancora viste come persone Borderline, non cresciuti, persone poco affidabili anche...
Però ora proviamo a fare un esercizio di stile e giriamo le cose: dopo un po' di anni in cui uno vive alle porte della SOCIETA' vi dirà che non è facile, che non è per nulla facile ma che si sente meglio.

E questo è quello che succede con l'alpinismo... dove questi ragazoni con gli orechini itatuaggi e i capelli lunghi venivano e forse vengono ancora visti come degli svitati che cercano la morte...

Ma ricordiamo ci anche che anche Sir. Livingstone fu visto come un pazzo, però ora è visto come un grande esploratore...

Quindi occhio che sono i punti di vista che fanno si che uno sia visto come un non cresciuto o meno...

E ripeto, Fabio non ragionare troppo da Ing...
 
secondo me è semplicemente perchè certe cose ti fan sentire libero, completo, parte di qualcosa di più grande.
secondo me nn è questione di immaturità o di mancanza di qualcosa, ma semplice spiccata sensibilità verso alcune emozioni.
secondo me è un seguire i propri valori.

nn parlo di chi fa gesti avventati ovviamente ma degli esperti che aspettano e studiano il momento favorevole.

l'unica cosa che mi ruga è la condizione di metter in pericolo altre persone x andar a salvare
 
Ma tutte le cose che si fanno devono avere un fine? Io faccio alpinismo perchè mi diverto e mi sento appagato quando nel mio piccolo dimostro a me stesso di essere capace di fare una certa salita (o discesa se si parla di sci, per me è la stessa cosa).

Fare discese di un certo tipo penso ti metta nella stessa situazione di quando scali da solo (faccio il paragone perchè non faccio ripido ma qualche volta ho scalato da solo) ovvero devi essere assolutamente sicuro di quello che fai perchè sai che un errore quasi certamente lo paghi, sei il solo responsabile di te stesso e questo per me è agli antipodi delle bravate da diciottenne.

Comunque non capisco in base a cosa una persona sia considerata "completa" o no e cosa voglia dire "dover strafare".

edit: per favore enrico e tony non mischiate gli scienziati con gli psicologi, i primi si occupano di scienza (e quindi cose oggettive) i secondi di "filosofia" (soggettiva)

Visto che qui si tira in mezzo Twight: "Gli stupidi domanderanno perchè in cerca di parole che siano in grado di capire. Ok, adesso ve lo spiego io. Lo faccio perchè sono capace di farlo"


quoto in pieno teo per il discorso del paragone tra arrampicata in solitarie e impresa alpinistica... che poi è associabile a qualsiasi attività "estrema" e che comunque metta in conto la morte.
secondo me la psicologa potrebbe anche avere ragione sull'infantilismo di certi comportamenti.... ma parlando di me stesso..... se sono infantile o meno nell'arrampicare senza corda o a mettere un rinvio ogni 20 metri o ad infilarmi in un canale streetto e ripido..... la cosa sinceramente poco mi interessa..... perchè IO SONO LI, CON ME STESSO, CON LA MIA PAURA, LA MIA DETERMINAZIONE, E RAGGIUNGO IL MIO OBIETTIVO... E QUESTO MI FA SENTIRE DANNATAMENTE BENE!..... è un comportamento infantile? vuoi classificarmi? fallo pure ...... IO STO BENE CON ME STESSO!



O NO??
 
Penso che ci sia davvero qualche cosa di infantile nel continuare a superare i propri limiti, e secondo me è la spinta all'apprendimento.
L'approcio tipico infantile è quello di migliorare in continuazione per prepararsi all'età adulta, l'adulto invece ha acquisito delle routine che ritiene assodate e tende ad usare quelle se non costretto diversamente.

Quindi in parte concordo con il giudizio della psicologa, e mi identifico abbastanza nella categoria, molti "adulti" pensano di saper sciare e non si impegnano più di tanto per andare oltre a ciò che sanno fare, io invece (che pure adulto son già) ho sempre la scimmia di imparare cose nuove perchè non mi sento completo, non mi sento "arrivato".

A me piace così ;)
 
edit: per favore enrico e tony non mischiate gli scienziati con gli psicologi, i primi si occupano di scienza (e quindi cose oggettive) i secondi di "filosofia" (soggettiva)"[/i]


ciao teos non sono molto daccordo.
premesso che le mie frequentazioni con psicologhe sia stato quasi esclusivamente carnale, la piscologia e' da considerarsi alla stregua di una scienza nel momento in cui uno stato laico moderno vi affida la risoluzione di problemi reali, nella fattispecie, la cura dei propri cittadini. Non mi risulta che quando una persona ha problemi psicologici vada a farsi vedere dal filosofo :D
 
No fabio, i -100 partono da 2 presupposti semplici:

1) Non parlo se non conosco di ciò che sto parlando;
2) Le affermazioni assolutistiche non sono mai corrette;
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ma mountaineq questo e' esattamente il compito che si da la psicologia, ridurre i comportamenti, ovviamente anche quelli non sperimentati di persona, a degli schemi. Lo scopo della psicologia e' proprio comprendere (o credere di, o ri-comprendere) il perche di ogni comportamento, appunto, SCIENTIFICAMENTE... insomma, se ti ciucci il dito sei immaturo al 100% ... escluso che sia perche ti sei appena dato una martellata sullo stesso.
 
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