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Ho notato che oggi il concetto ufficiale di istruzione e' il busto in asse con il resto delle gambe, mentre per quelli che hanno imparato il telemark nei primi anni come me' (e scusate la menzione immodesta nel periodo di Matteo Ghiazza, Morten Aass..etc) rimane il busto a "banana", risultato una sciata + fisica e aggressiva.(sfido a dire che Morten non caricando l'interno con il 50 del peso e lo sci a spazzaneve aveva problemi o era innaturale...)............
A vedere il nome di Ghiazza vicino a quello di Morten mi viene l'erpes alle ginocchia.
Io credo sia una questione di tempi, anche Zeno Colò sapeva indiscutibilmente sciare..... ai suoi tempi. Ma ora le cose sono cambiate, i materiali sono cambiati, le prestazioni sono cambiate. Quindi rispetto a chi è venuto prima ma non dimentichiamoci che il telemark è stato "codificato" come è stato codificato lo sci alpino, lo sci nordico, lo snowboard, il tennis, il golf e mille altri sport, quindi esiste una linea che definisce cosa è giusto o cosa è sbagliato fare. Poi ovvio, uno puo scendere come 200 anni fa' e divertirsi ugualmnte.
La cosa che mi fa sorridere del mondo del telemark è che ci sono decine di persone che avrebbero voluto essere i portatori del verbo, volevano imporsi come pietre miliari dell'evoluzione del telemark e invece non ci sono riusciti. E cosi si aggrappano a quella sorta di libertà del movimento insito proprio del telemark legittimando in qualche modo il loro modo "sbagliato" di sciare.