Mi sembra che piegamento-distensione siano ancora utili, anche con gli sci sciancrati.
Quando imparai a sciare, fine anni settanta, erano fondamentali. E nel telemark e` molto utile per scaricare gli sci, girarli e prendere di spigolo.
Fare un po` di diagonali lunghi a telemark non e` male come esercizio per prendere confidenza con la posizione.
Anche derapata/presa di spigolo (a telemark) e` un esercizio molto utile, no? Mi ricordo ancora quando lo facevo da bambino, sul campetto del Wold ad Alagna.
Tutto giusto, direi. Se guardi i filmini della scuola sci italiani ancor oggi pure a tallone fisso piegamento e distensione son importanti . . .
Comunque, direi che, come in tutte le discipline fiss de la glisse, l' importante e' la fluidita', del movimento, della sciata.
Ora, considerando cio' che ha detto barbasma:
altra sensazione...se prima della curva distendo quasi completamente le ginocchia e ripiego... la curva mi viene meglio... se invece rimango compresso (istinto della conduzione con i rigidi) mi stanco molto di più e non assecondo il muovimento...
ho l' idea che sta "pompando" prima di iniziare la curva. O mi sbaglio? (Piccola nota
rimanere compressi sarebbe un' errore anche a tallon fixe). Il che non aiuta di certo ad essere fluidi.
Piu' che teoria, penso che a tlmk bisogna
sentire molto sotto al piede, il terreno, lo sci. Per me e' cosi', che, quando faccio curve larghe e veloci (che mi piace di piu') faccio un po' di distensione e
graduale piegamento - ma sempre combinato con la spinta avanti (nello sci, che sia a tallon fisso o libero, si scia sempre avanti, mai laterale! ;-) ) cercando di mettere gli sci in condotta sugli spigoli finche' non si sente una grossa "contropressione" specie sull' interno. Allora bisogna usare quella forza reattiva (che aiuta e facilita moltissimo) per iniziare il nuovo cambio di spigolo (la nuova curva).
Quando pero' le condizioni son cattive (cattivo per tlmk e' particolarmente la cattiva vista) noto, che tendo a diminuire il movimento di piegamento distensione e a cercare di mantenere il massimo di contatto col suolo facendo quasi esclusivamente la spinta in avanti. Questo anche, perche' i raggi logicamente diventano piu' corti. Questo, anche se ad un principiante del tlmk puo' sembrare strano perche' per istinto magari si tende ad arretrare quando la vista e' cattivo e' il modo piu' sicuro e stabile di affrontare tali situazioni.
Comunque, il bello del telemark, fra molte altre cose, e' che non e' una gabbia di gesta prescritte, che ci sono moltissime vie di risolvere certi problemi. Conosco un ottimo telemarkettaro svizzero (della nazionale) che quasi esclusivamente scia spingendo senza nessuna distensione mentre, per es. Erik Rykhus sembre un gigantista a la Zurbriggen
E son bravissimi tutti e due!
Esercizi buoni?
Quello suggerito da dav piu' forse che nelle derapate cerchi di sentire l' interno come quasi blocca aumentando la presa di lamina.
Poi, cercati un falsopiano, e veramente prova di mettere gli sci sul loro ragio "naturale" sentendo come la sciancratura lavora. Con tutta calma, facendo lunghi curvoni. Poi, pian piano cerca di variare il raggio aumentando la pressione.
Anche il tlmk "all' inverso", per guadagnare scioltezza, non e' male. Cioe', pieghi non la gamba interna ma quella esterna, sciando quasi "normale" (sci a monte avanzato).
Comunque, ripeto, il telemark, bisogna sentirlo. Anche perche' noi, venendo dal tallone fisso, non siamo abituati a sentire l' equilibrio nella glissa nella sua 3a dimensione (Bernhard Russi una volta
mi disse: Il bello del telemark e' che senti l' equilibrio tridimensionale - e non solo in due).
Tutto cio', che segue, e' facile