QUAL È STATO IL CAMPIONE PIU' SOTTOVALUTATO?

Villeneuve (padre) vinceva parecchio poco, in F1, ma notizia ne faceva parecchia.
Nel tennis McEnroe ha vinto parecchio meno di Lendl, ma quest'ultimo è sottovalutato alla grande rispetto al contributo che ha dato alla storia di questo sport.
Vero, infatti Lendl o Sampras non sono mai stati "mediatici" come McEnroe, Connors, Agassi, Borg e altri.
Quanto a Villeneuve, l'altra crudele faccia della popolarità è il mito di Achille: spesso si diventa leggenda se si muore giovani.
James Dean, tre film, 24 anni, crash. Idolo della sua generazione e delle successive.
 
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Io non ho ancora capito bene cosa si intenda per sottovalutato, se magari si voglia dire anche dimenticato...
Nel secondo caso, direi anche Ted Ligety. Un tizio che ancora non ha 40 anni, ha vinto quintalate di roba e non lo sento mai citato in tv né lo leggo qui, su un forum specialistico.
Sottovalutato dico Kalle Palander, forse solo in Finlandia (e non ci giurerei) se lo ricordano e lo considerano.
Quando si sottovaluta un atleta si tende anche a dimenticarlo in fretta, credo.
Ligety tuttavia per me è ancora vivissimo, non riesco a scordare la sua maniera di sciare ma nemmeno la stampa lo dimentica, ancora oggi si dice "alla Ligety" quando qualcuno arrotonda molto le curve. Dimenticato? Non credo, forse solo accantonato perché servono nomi nuovi per le cronache.
Pallander sicuramente, poco apprezzato quando era in attività e mai citato oggi.
 
Ad esempio Marcellino faccio fatica a ricordarlo, o meglio non mi viene mai in mente, mentre tomba e compagnoni si pregano ogni sera, poi bode, maier, la vonn, la mancuso è impossibile scordarli.
Come anche janica 🤩 (la più forte di tutte)
Oppure daron rahlves con il suo cascone redbull, oppure cuche.

Tipo, per quanto riguarda la shiffrin, credo che la scorderò in fretta, forte, bella, ma non ha appeal per me
 
Ad esempio Marcellino faccio fatica a ricordarlo, o meglio non mi viene mai in mente, mentre tomba e compagnoni si pregano ogni sera, poi bode, maier, la vonn, la mancuso è impossibile scordarli.
Come anche janica 🤩 (la più forte di tutte)
Oppure daron rahlves con il suo cascone redbull, oppure cuche.

Tipo, per quanto riguarda la shiffrin, credo che la scorderò in fretta, forte, bella, ma non ha appeal per me
Sono d' accordo che Shiffrin essendo una extraterrestre non acchiappa in simpatia come facevano altri fenomeni fuori di testa tipo Bode , Ghedo , Mancuso , Maier ( avevo la foto del volo Nagano 98 come sfondo sul telefono fino a pochi anni fa ) .
La leggenda dei fratelli Kostelic poi non ha eguali , discutibile e non condivisibile fin che si vuole ma pero' entrata nella storia dello sci
 
E comunque a uno come Cuche o Bode gli perdonavi tutto, mentre il povero Marcel, visto a posteriori : "Sì ma l'inforcata, sì ma le piastre, sì ma gli scarponi di una marca col nome dell'altra, sì ma il padre sempre lì a rompere le palle, sì ma tutti quei muscoli son mica veri, sì ma come mai si è ritirato così presto, sì ma cosa c'è sotto..." ...sì ma che due palle, insomma.
Sottovalutato no, come sciatore proprio no, ma che non fosse considerato un mister simpatia questo sì.
Poi magari a conoscerlo è una pasta d'uomo, ma ha subito un po' il destino dei cannibali. A metà idolatrati, a metà denigrati.
 
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Alla fine abbiamo capito che il carisma dell'atleta e le inclinazioni personali dello sportivo che lo guarda incidono moltissimo nella valutazione.
Cuche o Feuz grandissimi ma anche simpatici (in modo diverso), Miller o Svindal strafighi e invidiati (l'ultimo anche per le leggendarie notti con Mancuso), Thoeni primo sciatore italiano mediatico (ad onta della sua riservatezza) per merito della Rai e di Alfredo Pigna che lo adorava, Tomba o Ghedina straripanti nella loro umanità, Vonn carismatica e attraente (soprattutto da giovanissima), Moser Proell capricciosa e testarda ma invincibile, Ligety rissoso e combattivo con la federazione ma Walt Whitman del gigante...alla fine ricordiamo e valutiamo di più quello che ci ha colpito umanamente mentre atleti altrettanto validi, se non di più, non hanno lasciato traccia in noi.
La bravura nel proprio ambito è solo una delle componenti per costruire la fama.
 
Alla fine abbiamo capito che il carisma dell'atleta e le inclinazioni personali dello sportivo che lo guarda incidono moltissimo nella valutazione.
Cuche o Feuz grandissimi ma anche simpatici (in modo diverso), Miller o Svindal strafighi e invidiati (l'ultimo anche per le leggendarie notti con Mancuso), Thoeni primo sciatore italiano mediatico (ad onta della sua riservatezza) per merito della Rai e di Alfredo Pigna che lo adorava, Tomba o Ghedina straripanti nella loro umanità, Vonn carismatica e attraente (soprattutto da giovanissima), Moser Proell capricciosa e testarda ma invincibile, Ligety rissoso e combattivo con la federazione ma Walt Whitman del gigante...alla fine ricordiamo e valutiamo di più quello che ci ha colpito umanamente mentre atleti altrettanto validi, se non di più, non hanno lasciato traccia in noi.
La bravura nel proprio ambito è solo una delle componenti per costruire la fama.
Che bello ... un 3d che arriva al the end e ai titoli di coda senza svaccare ... da incorniciare
👏



Sarà perché - si capisce dai ricordi - l'età media del 3d è ... "altina" ? 😈
 
Come anche janica 🤩 (la più forte di tutte)
Ritira subito quello che hai scritto, è un'affermazione vergognosa e intollerabile :mad::mad:
La più forte, la più grande sciatrice di tutti i tempi è stata senza alcun dubbio Tina Maze. In tutto e per tutto una vera dea :love::love:
E lasciamo ai ragionieri il computo di medals and cups and pots and pans: non è dalla conta delle patacche che discende la grandezza assoluta di un atleta
 
Sono brutte storie che tornano a galla con il tempo.....visto che siamo piu' o meno coetanei mi pare , ti ricorderai pure dell' assurda fine di Petrovic morto annegato durante un ' immersione subacquea 😓
Ricordo il Petrovic sciatore, ma ero assolutamente inconsapevole della sua morte, che leggo avvenne nel 1993.
Quello stesso anno, curiosamente, morì in un incidente stradale il suo omonimo croato Drazen, cestista dal purissimo talento; una tragica vicenda che ebbe vasta eco.
 
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