Valanga sull'hotel Rigopiano al Gran Sasso

Se così fosse le Dolomiti sarebbero valli deserte : supporto friabile, canali e canaloni che terminano in valli più o meno aperte..uno scenario da paura. Se venisse giù una frana + valanga come quella che poco meno di 200 anni fa formò il lago di Alleghe nella quasi totalità delle vallate dolomitiche conteresti centinaia di morti.

sulle frane vanno fatte valutazioni diverse. Ma per le valanghe è molto più facile prevedere la linea che seguirebbero:


Immagine 2023-02-24 103633.jpg
 
Personalmente mi ritrovo nel commento di @ClaudioTS

A mio parere non bisogna decontestualizzare.
Un mix micidiale di eventi (nevicate estreme più terremoto) causò una valanga là dove nessuno aveva previsto potesse succedere... Non dico imprevedibile, dico non prevista. Forse l'unica colpa può essere di chi ha fatto l'ampliamento.
E poi, saresti andato a soccorrere gente che stava in un albergo, o terremotati?
E comunque, pur capendo la disperazione dei parenti, non capisco aspettative di condanne, quasi sete di vendetta.
Purtroppo in Italia una disgrazia non può essere mai considerata tale.
In questo caso che percentuale potremmo dare? 90% disgrazia e 10% colpa?

In ogni caso riporto solo alcuni esempi avvenuti nel recente passato ed altri che a quanto pare o ci se ne è dimenticati oppure (mi viene da pensar male), si mette su un altro piano proprio perché avvenuto sulle Alpi ed allora è ammessa "l'imprevedibilità" della cosa.




Ma volendo ce ne sono anche altre....

A Rigopiano, ci sono state sicuramente delle colpe, ma in che misura riconducibili all'uomo non saprei dirlo.
Chi in quei posti c'è stato anche prima di quella valanga (io) poteva vedere un bosco con alberi di alto fusto che tutto faceva pensare tranne che quella poteva essere una linea di scarico di una valanga di quel tipo (anzi a me faceva pensare a quanto sarebbe stato bello sciare in quel bosco vista la natura degli alberi e l'ampiezza delle linee che si potevano fare). O meglio, che una valanga potesse arrivare fino dove è arrivata.
Infatti, storicamente negli ultimi 60 anni lì non era arrivata nessuna valanga.

Vorrei solo ricordare che nel 2017 in quella zona si cumularono oltre 2 mt di neve in meno di 48 ore, neve che partiva dal livello del mare in poi (nevicava con accumuli di 30/40 cm a Pescara), in più si trattava come sempre in questi casi di neve leggerissima che arrivava con correnti da est e che andò a cadere su un fondo esiguo (non nevicava dagli inizi di Dicembre e comunque faceva freddo, tanto che era tutta una lastra di ghiaccio), aggiungiamoci che con queste configurazioni il Gran Sasso (nel versante Adriatico) e la Majella creano l'effetto stau e quindi è facile immaginare la forza delle precipitazioni.
E' stato escluso che il terremoto (contestuale) sia stata la causa della valanga ma non è stato escluso che possa aver destabilizzato un manto già precario (per le condizioni che ho riportato sopra).
 
Figurati solo perché a40 anni inizio a temere crisi senilità e scordarmi le cose 👀

Anche perché il 2012 rimarrà stampato per sempre per le precipitazioni di febbraio

Fine OT
 
Figurati solo perché a40 anni inizio a temere crisi senilità e scordarmi le cose 👀

Anche perché il 2012 rimarrà stampato per sempre per le precipitazioni di febbraio

Fine OT
Ma guarda che il mio lapsus se ci pensi ha anche un collegamento, che comunque non vuol dimostrare nulla.
Nel 2012 la quantità di neve caduta, in più giorni ma comunque in un arco temporale molto ristretto, fu maggiore di quella del 2017. Eppure non mi risulta che vi si sia staccata alcuna valanga cosi disastrosa.

Nel 2017 le cose sono andate diversamente, ma non solamente per la zona di Rigopiano, ma per tante altre. Ad Ovindoli si staccò una valanga dal Monte Freddo, avvenuta nel passato ma che io non ho mai ricordato di aver visto (i cornicioni si ma valanghe mai) ed ho comunque 43 anni. Tutta la zona del Gran Sasso Aquilano è stato un susseguirsi di valanghe che i segni nei boschi si vedono distintamente ancora oggi anche solamente percorrendo l'autostrada in direzione del traforo.
Vallefredda che è da sempre un itinerario soggetto a valanghe, proprio nel 2017 è stata devastata dalle valanghe cadute. Ricordo ancora la quantità di alberi sradicati.
 
Ma guarda che il mio lapsus se ci pensi ha anche un collegamento, che comunque non vuol dimostrare nulla.
Nel 2012 la quantità di neve caduta, in più giorni ma comunque in un arco temporale molto ristretto, fu maggiore di quella del 2017. Eppure non mi risulta che vi si sia staccata alcuna valanga cosi disastrosa.

Nel 2017 le cose sono andate diversamente, ma non solamente per la zona di Rigopiano, ma per tante altre. Ad Ovindoli si staccò una valanga dal Monte Freddo, avvenuta nel passato ma che io non ho mai ricordato di aver visto (i cornicioni si ma valanghe mai) ed ho comunque 43 anni. Tutta la zona del Gran Sasso Aquilano è stato un susseguirsi di valanghe che i segni nei boschi si vedono distintamente ancora oggi anche solamente percorrendo l'autostrada in direzione del traforo.
Vallefredda che è da sempre un itinerario soggetto a valanghe, proprio nel 2017 è stata devastata dalle valanghe cadute. Ricordo ancora la quantità di alberi sradicati.
Ma infatti, non so' come si possa affermare che il terremoto non centri. Chi è il "Genio" che ha appurato ciò?
Basta un ragionamento da appena sufficienza scolastica per capire che:
1. Neve caduta, tanta ed instabile.
2. Scossa di terremoto.
Come si può affermare che non ci sia un nesso? Magari la scossa non ha staccato la valanga all'istante, ma ha destabilizzato il manto a tal punto che sarebbe bastato un soffio, e sarebbe venuto giù tutto.
E poi: tante valanghe in tanti posti dove a memoria non erano mai cadute, casualmente concomitanti nei giorni del terremoto?
Suvvia, con i gasex e i Daysibell il principio è lo stesso, molto più in piccolo..
 
Pensa anche a prati di tivo che mi pare negli stessi giorni di rigopiano ebbe due distacchi “imprevisti” , uno che invase la pista (impianti chiusi) e uno che arrivó fino ad una struttura ricettiva dopo una lunga galoppata, danneggiando l’edificio. Da lì le seguenti decisioni su chiusure (non sempre condivisibili) del piazzale di parcheggio e dell’installazione degli obelix sul corno piccolo.

Al monte girella, ripeto IL MONTE GIRELLA, distacco nella cupa grande che non accadeva non so da quanti decenni visto che l’Ascolano medio sciatore o scialpinista da quel giorno inizio’ a chiedersi cosa fosse quel nuovo bel canale invitante nel bosco (la strada sottostante di collegamento da teramo non ho capito se è chiusa ancora oggi!)

Ovest gran sasso in quei giorni al diradarsi delle nubi giravano foto inquietanti: non c’era un singolo pendio che non avesse svalangato con boschi rasi al suolo. Valle fredda è diventata ora molto meno sciabile (nella parte bassa) con necessità che più neve copra gli ancora presenti residui arborei di quegli eventi.

Non so se ricordo bene ma il responsabile sicurezza dei prati intervenne ad una trasmissione su tv locale sostenendo che qualsiasi carta valanghe esistente o memoria storica fino al 2017 era da azzerare e ripartire.

Altra cosa da riscontri personali, ma qui vado di ipotesi, la scomparsa della cascata della volpara sui monti della laga, o meglio la scomparsa del sentiero. Sono stato lo scorso anno ed è un unico serpentone di alberi abbattuti, impressionante.

Io però ricordo situazione diversa: 2012 precipitazione in pochi giorni ma meno violenta e più fredda (Non ricordo se c’era fondo), 2017 precipitazione in pochissimo tempo (più rapida del 2012) più “calda” e su fondo assente e caldo. Ricordi da anziano, potrei errare.
 
E jami co sso anziano…. Ma allora io che sò? Na mummmia? 😂
Le situazioni di partenza erano più o meno simili, nel 2012 sicuramente era stato più freddo, infatti ricordo che due giorni prima della nevicata per una notturna sul canalone con cena al rifugio la pista era ghiaccio vivo. Poi non è che fosse più umida la neve, è che il fronte arrivò su un mare Adriatico più caldo rispetto a 5 anni prima e si caricò parecchio…
 
A Rigopiano, ci sono state sicuramente delle colpe, ma in che misura riconducibili all'uomo non saprei dirlo.
Chi in quei posti c'è stato anche prima di quella valanga (io) poteva vedere un bosco con alberi di alto fusto che tutto faceva pensare tranne che quella poteva essere una linea di scarico di una valanga di quel tipo (anzi a me faceva pensare a quanto sarebbe stato bello sciare in quel bosco vista la natura degli alberi e l'ampiezza delle linee che si potevano fare). O meglio, che una valanga potesse arrivare fino dove è arrivata.
Infatti, storicamente negli ultimi 60 anni lì non era arrivata nessuna valanga.


L'errore di fondo che secondo me fai è pensare ai boschi come a un indice di pericolosità di valanghe. È la linea di massima pendenza che bisogna considerare, e la pendenza massima di quella linea, con particolare attenzione alla cresta (dove si creano cumuli per il vento).


Io non sono ingegnere ma se mi dai un terreno di 10 km² attorno a dove hanno costruito l'hotel ti direi facilmente dove sicuramente non costruirei, e quel punto dove hanno costruito lo avrei certamente escluso. È una cosa davvero banale considerare i valloni sui fianchi della valle ed escludere la loro linea dalle licenze edilizie
 
A mio parere non bisogna decontestualizzare.
Un mix micidiale di eventi (nevicate estreme più terremoto) causò una valanga là dove nessuno aveva previsto potesse succedere... Non dico imprevedibile, dico non prevista. Forse l'unica colpa può essere di chi ha fatto l'ampliamento.
E poi, saresti andato a soccorrere gente che stava in un albergo, o terremotati?
E comunque, pur capendo la disperazione dei parenti, non capisco aspettative di condanne, quasi sete di vendetta.
Purtroppo in Italia una disgrazia non può essere mai considerata tale.
In questo caso che percentuale potremmo dare? 90% disgrazia e 10% colpa?

La struttura e i successivi ampliamenti sono stati costruiti sul sedime di una vecchia valanga.
La Regione Abruzzo non aveva adempiuto all'obbligo (del 1 9 9 2) di redazione della cartografia necessaria per prevenire queste situazioni.

Le autorità non sono intervenute dopo le prime richieste di aiuto. Ma hanno iniziato a muoversi con almeno due ore di ritardo.

Cosa occorre per dimostrare l'inadempienza di un pubblico ufficiale? Abbiamo mandato a casa un ministro perché in occasione del matrimonio è stato regalato un Rolex al suo figlio, ma ce ne fottiamo delle morti dovute a ben peggiore corruttela morale - e criminale?
 
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