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da quotidiano.net
Alto Adige, nome vietato per legge. Esisterà solo 'provincia di Bolzano'
Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Bolzano. Resta invariato il vocabolo in lingua tedesca, Suedtirol
Bolzano, 13 ottobre 2019 - Le parole 'Alto Adige' e 'altoatesino' sono state cancellate per legge, e dal giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, non dovranno più essere usate. L'unica dizione in lingua italiana da utilizzare per indicare la terra di confine più a nord d'Italia sarà 'Provincia di Bolzano'. Resta invariato il vocabolo in lingua tedesca, Suedtirol.
Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Bolzano, che con 24 sì (Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen), un no (quello di L'Alto Adige nel cuore-Fratelli d'Italia) e 5 astensioni (tra Pd, Verdi, Lega, Team Koellensperger), ha approvato il disegno di legge n.30/19-XVI di iniziativa giuntale circa le "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea".
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher ha detto: "Credo che il Governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge, l'impugnazione sarebbe un grave affronto, e comunque non ci sarebbero problemi davanti alla Corte costituzionale". Successivamente il Landshauptmann ha aggiunto, "il mio appello è di venirci incontro, io preferisco il termine 'Sudtirolo' ma nella Costituzione si parla di 'Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol' e di 'Provincia autonoma di Bolzano'".
Il consigliere Alessandro Urzì (L'Alto Adige nel Cuore) ha sostenuto che questi sono "atteggiamenti anti-italiani, non antifascisti".
Insorge il centrodestra: la forzista Michaela Biancofiore si appella a ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e al Commissario del governo di Bolzano, "affinché la aberrante legge venga immediatamente impugnata". Biancofiore parla di "atto gravissimo di abolizione della toponomastica, un attentato vero e proprio alla Costituzione" aggiungendo che "lasciar passare un tale affronto al sistema Paese sarebbe come accettare che una minoranza nazionale che assuma il controllo del governo nazionale, abolisca il termine Italia".
E nonostante in Consiglio provinciale la Lega sia partner di Svp, Maurizio Bosatra chiarisce la posizione del Carroccio: "La Lega in aula in Consiglio provinciale ha votato assolutamente contro la proposta di togliere la parola Alto Adige, i nostri quattro consiglieri hanno votato contro questo emendamento".
Alto Adige, nome vietato per legge. Esisterà solo 'provincia di Bolzano'
Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Bolzano. Resta invariato il vocabolo in lingua tedesca, Suedtirol
Bolzano, 13 ottobre 2019 - Le parole 'Alto Adige' e 'altoatesino' sono state cancellate per legge, e dal giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, non dovranno più essere usate. L'unica dizione in lingua italiana da utilizzare per indicare la terra di confine più a nord d'Italia sarà 'Provincia di Bolzano'. Resta invariato il vocabolo in lingua tedesca, Suedtirol.
Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Bolzano, che con 24 sì (Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen), un no (quello di L'Alto Adige nel cuore-Fratelli d'Italia) e 5 astensioni (tra Pd, Verdi, Lega, Team Koellensperger), ha approvato il disegno di legge n.30/19-XVI di iniziativa giuntale circa le "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea".
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher ha detto: "Credo che il Governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge, l'impugnazione sarebbe un grave affronto, e comunque non ci sarebbero problemi davanti alla Corte costituzionale". Successivamente il Landshauptmann ha aggiunto, "il mio appello è di venirci incontro, io preferisco il termine 'Sudtirolo' ma nella Costituzione si parla di 'Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol' e di 'Provincia autonoma di Bolzano'".
Il consigliere Alessandro Urzì (L'Alto Adige nel Cuore) ha sostenuto che questi sono "atteggiamenti anti-italiani, non antifascisti".
Insorge il centrodestra: la forzista Michaela Biancofiore si appella a ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e al Commissario del governo di Bolzano, "affinché la aberrante legge venga immediatamente impugnata". Biancofiore parla di "atto gravissimo di abolizione della toponomastica, un attentato vero e proprio alla Costituzione" aggiungendo che "lasciar passare un tale affronto al sistema Paese sarebbe come accettare che una minoranza nazionale che assuma il controllo del governo nazionale, abolisca il termine Italia".
E nonostante in Consiglio provinciale la Lega sia partner di Svp, Maurizio Bosatra chiarisce la posizione del Carroccio: "La Lega in aula in Consiglio provinciale ha votato assolutamente contro la proposta di togliere la parola Alto Adige, i nostri quattro consiglieri hanno votato contro questo emendamento".