Certezze

Mi pare che Harald sia più arrabbiato con i commentatori televisi piuttosto che con i tecnici dello sci.... la questione di prendere spigolo proprio nel primo terzo ci curva , senza creare pressioni , che ovviamente impedirebbero il lavoro progressivo di caviglie , ginocchia e via salendo , mi pare sia assodata anche nelle scuole tradizionali , che non necessariamente insegnano un cambio in flessione
, che a parte il pmts , appartiene di più al mondo race nello slalom , per ovvi motivi che non serve ripetere...... se osserviamo il nostro di spalle , vediamo bene il lavoro dei piedi , gambe e busto....
... le nostre certezze non traballano direi...
https://www.youtube.com/watch?v=qSebipJPnJM
 
hai postato un video di uno sciatore stupendo, del quale in queste curve noto una fluidità notevole.
Per quanto è relativo alle valutazioni di HH (tra l'altro anche contraddittorie in parte con quello che mostra in suoi video) qualche domanda continuo a farmela su quale aspetto è più importante nella dinamica delle curve
 
Io sono dell'idea che nella dinamica di una curva di uno sciatore che riesce a sbandare il meno possibile , l'aspetto fondamentale sia il tener conto delle inerzie , della traiettoria del corpo rispetto agli sci e della visualizzazione chiara e anticipata di dove avverrà il cambio di direzione.
Da qui lo sviluppo di una serie di gesti o azioni motorie necessarie per curvare , sostanzialmente.
I dogmi sono , la velocità, per ottenere una fase di inerzia ( perchè se non c'è ne , devo attivare una azione di propulsione) , la conservazione della direzione del cdm ( prima fase di curva), l'indipendenza dell'azione delle gambe rispetto al bacino e al tronco ( integrità e preparazione fisica, forza eccentrica) , esperienza..( più scio , più esperimento, più apprendo ) .... materiali.
Poi tutto il resto , rotazioni , controrotazioni ,equilibrio antero posteriore e laterale, spalla alta o bassa , flessione o distensione , angolazioni e inclinazioni, vengono dopo .... per prove ed errori , con il supporto magari di un maestro....
Personalmente ho sempre contestato il modello didattico che non preveda una fase di " chiarimento " o di istruzione se vogliamo , che applica solo modelli da copiare , suggerendo la riproduzione di gesti stereotipati..ma purtroppo la realtà , nello sci come in altri settori è che se vuoi veramente arrivarci ci devi mettere del tuo..non c'è maestro che tenga, non per colpa sua ma ovviamente per il
tempo limitato di cui dispone nei confronti dell'allievo. Certamente il settore " race " non è un modello proponibile allo sciatore in evoluzione.
 
la ricerca dello spigolo dello sci esterno, anche in GS inizia immediatamente finisci la curva precedente, prima lo trovi e meglio è, per sapere che è li a sostenerti quando ne avrai bisogno.
Poi sta a te decidere quando dargli carico per iniziare a deformare e girare, cioè quando la finistra della porta successiva sarà ottimale uscendo dalla curva.

Io quando scio, e finisco la curva, inizio ad avvanzare allungandomi sulla gamba interna, cerco già di farlo cercando una leggera pressione che permetterà allo sci, una volta passato sotto i piedi e diventato esterno, di cominciare già a tagliare la neve crendo la base solida per il vincolo.
Prima trovi lo spigolo è pìù tempo hai per preparare lo spezzarsi di busto che ti consentirà di finire prima la curva.
 

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Ma in effetti mai nessuno ha parlato di “early pressure” bensì di “early angles”. Poi per la sciata turistica mi permetto di contraddire in parte quello che scrive qui HH: se non vuoi prenderti il legnatone sulle gambe devi tenere la curva più rotonda possibile (al contrario delle curve race), quindi un po’ di pressione devi cercarla presto per iniziare la deformazione. Altrimenti fai come Hirscher che fa floating fino al palo, ma ha anche le gambe per girarci intorno.

Aggiungo che oltretutto è un problema finto: finché le gambe sono più a monte del cdm non puoi creare questa gran pressione a meno che spingi (pompi), cosa malvista sia da HH sia da tutti gli insegnanti di sci di tutto il mondo

HH fa come al solito il furbo: da ascoltare attentamente quando spiega come sciare, da ignorare quando inizia a criticare cose che gli altri non fanno ma che a lui fa comodo additare
 
Ma in effetti mai nessuno ha parlato di “early pressure” bensì di “early angles”. Poi per la sciata turistica mi permetto di contraddire in parte quello che scrive qui HH: se non vuoi prenderti il legnatone sulle gambe devi tenere la curva più rotonda possibile (al contrario delle curve race), quindi un po’ di pressione devi cercarla presto per iniziare la deformazione. Altrimenti fai come Hirscher che fa floating fino al palo, ma ha anche le gambe per girarci intorno.

Aggiungo che oltretutto è un problema finto: finché le gambe sono più a monte del cdm non puoi creare questa gran pressione a meno che spingi (pompi), cosa malvista sia da HH sia da tutti gli insegnanti di sci di tutto il mondo

HH fa come al solito il furbo: da ascoltare attentamente quando spiega come sciare, da ignorare quando inizia a criticare cose che gli altri non fanno ma che a lui fa comodo additare

A parte che portare come esempio Marcellino mi sembra un pelino difficile da emulare, comunque in campo libero la curva è diversa, infatti a differenza dei pali, come dice nitrato, si cerca di finirla il prima possibile infatti assomiglia al simbolo NIKE, cioè lieve all'inizio e chiusa alla fine, per poter svincolare veloce e scappar via dal palo.
 
In realtà alcuni allenatori lo fanno , Ravetto per esempio, ma attenzione, la spinta , di cui parla sempre il buon Gianpa79 non è propedeutica a creare pressione nel momento stesso ma a spedire il centro di massa dello sciatore nel punto giusto rispetto alla velocità dello sci, in modo da creare la adeguata base di supporto o piattaforma per farsi si che le traiettorie di corpo e sci si incrocino e ne nasca una deformazione dello sci che provoca, se sostenuta, un cambio di direzione...in realtà
se la curva è fatta bene la propulsione che lo sci restituisce è sufficiente a far trovare lo sciatore al posto
giusto per la prossima curva...
 
In realtà alcuni allenatori lo fanno , Ravetto per esempio, ma attenzione, la spinta , di cui parla sempre il buon Gianpa79 non è propedeutica a creare pressione nel momento stesso ma a spedire il centro di massa dello sciatore nel punto giusto rispetto alla velocità dello sci, in modo da creare la adeguata base di supporto o piattaforma per farsi si che le traiettorie di corpo e sci si incrocino e ne nasca una deformazione dello sci che provoca, se sostenuta, un cambio di direzione...in realtà
se la curva è fatta bene la propulsione che lo sci restituisce è sufficiente a far trovare lo sciatore al posto
giusto per la prossima curva...

Quello sottolineato è il fulcro dello sci moderno, nonchè il confine tra saper sciare o meno ! Grande Fausto!

Sulla seconda cosa non sono proprio daccordo, infatti penso che siano più i due movimenti insieme che creino il tutto, infatti quando spingo sull'interno oltre che portarmi dall'altra parte, blocco la curva e tolgo pressione sullo sci esterno, ed è li che lo sci mi ritorna tutta l'energia accumulata.
C'è da dire poi che a fine curva mi troverò , grazie all'anticipo motorio, allo spezzarsi verso l'esterno già con la parte del corpo in direzione della curva successiva, quindi lo sci non farà altro con la sua elasticità a lanciarmi verso l'interno avanti, quindi si.... diciamo che puoi avere ragione anche nella seconda cosa, ma sono io che spostandomi sull'interno do il via al cambio
Bravo!
 
Sì d'accordo, mi concentravo sul fine curva e sul come mollando l'esterno riesce ad avanzare comunque di bacino ....in alcuni passaggi si vede bene , certo bisogna starci sopra e muoversi con lo sci....
 
Secondo i dettami dello sciare facile è meglio non introdurre più forze del necessario nel sistema, perché rischi uno sbilanciamento. Per invertire gli spigoli se ho velocità sufficiente mi basta l’inerzia (= il vettore delle forze non cambia, regolo l’assetto sulla base delle forze che percepisco), mentre se spingo introduco una forza in più, nuova, che mi costringe a reimpostare l’assetto.
Posso comprendere che questa forza in più che introduco nel sistema, come forma di controllo attivo, possa aiutare la mia ricerca dell’assetto, per esempio nel christiania col kaiser che butto il corpo di là se non spingo sull’interno, e in molti altri casi ricorro alle gambe per equilibrarmi, ma in teoria è superflua per eseguire una curva in superconduzione (volevo utilizzare un termine degli anni 90, scusate)
 
Secondo i dettami dello sciare facile è meglio non introdurre più forze del necessario nel sistema, perché rischi uno sbilanciamento. Per invertire gli spigoli se ho velocità sufficiente mi basta l’inerzia (= il vettore delle forze non cambia, regolo l’assetto sulla base delle forze che percepisco), mentre se spingo introduco una forza in più, nuova, che mi costringe a reimpostare l’assetto.
Posso comprendere che questa forza in più che introduco nel sistema, come forma di controllo attivo, possa aiutare la mia ricerca dell’assetto, per esempio nel christiania col kaiser che butto il corpo di là se non spingo sull’interno, e in molti altri casi ricorro alle gambe per equilibrarmi, ma in teoria è superflua per eseguire una curva in superconduzione (volevo utilizzare un termine degli anni 90, scusate)

Assolutamente si, meno fai (cose sbagliate) e più la tua sciata e perfetta e quindi rende.
Concordo con il discorso che se hai fatto tutto giusto il cambio viene da solo grazie agli anticipi e alle inerzie che hai messo in atto, il problema è che difficilmente se nelle condizioni esatte (vedi perchè sei seduto, oppure non hai anticipato bene, ecc)
Comunque resto del parere che avvanzando di bacino quindi smorzando la curva, inneschi forze che aiutano a trovare meglio l'esterno ed a corregere gli errori che si fanno solitamente a fine curva dovuti alla spinta centrifuga (vedi schiaccairsi di busto o cedere di gambe)

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Mi potete dare una spiegazione del termine "spezzare il busto ".
Grazie

Piegarsi verso l'esterno della curva in modo che si carichi lo sci esterno per aumentare al massimo la deformazione, le spalle nonostante le gambe stiano piegando verso l'interno, devono stare parallele alla linea del terreno.
Errore molto diffuso quando si curva è quello di cedere verso l'interno con le spalle, come se stiamo guidando una moto. Questo crea mille problemi che non sto qui ad elencare.
Questa immagine l'ho presa da un mio video, scusa la qualità, a sinistra vedi come vado a coprire con la spalla lo sci esterno senza cadere all'interno della curva, ma contrapponendo solo con la presa di spigolo, a destra un signore che passava di li , e cade a fagiolo, vedi come si inclina verso l'interno, al posto di spezzarsi verso fuori?
Così facendo oltre che a sciare sull'interno, perdi di angolazione degli sci e dato che stai scarciando peso verso l'interno, non deformi l'attrezzo per curvare.
Image-1.png
(apri la foto)
 
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