botto
I ♥ Pelmo
La Torre di Toblin è uno sperone roccioso dietro il Rifugio Locatelli, in pieno Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto, tra le più belle secondo me.
La Torre di Toblin dietro il Rifugio Locatelli
Questa ferrata è un classico, ma non l’ho mai trovata troppo affollata: forse solo fortuna.
L’accesso alla ferrata è molto agevole, calcolate ca. 30 minuti dal Rifugio Locatelli senza salite di rilievo. Il sentiero è quello che si vede nella foto sopra proprio sopra il rifugio Locatelli. Ovviamente a questo dovrete aggiungere il percorso per arrivare al Rifugio Locatelli, che può essere raggiunto da vari versanti.
L’accesso semplice e la relativa brevità della salita ne fanno un percorso adatto da compiere in mezza giornata. Se invece uno ha tempo e gambe, può essere unito al meno tecnico ma altrettanto panoramico Sentiero De Luca-Innerkofler (il panorama dalla vetta del Paterno è una meraviglia tra le meraviglie).
La ferrata è classificata media, ed in effetti non presenta difficoltà tecniche, in quanto spigoli e camini sono quasi tutti attrezzati con scalette (è anche detto Sentiero delle Scalette).
Fate solo attenzione al fatto che è piuttosto aerea, dunque chi non ha dimestichezza con il vuoto dovrebbe astenersi.
Malgrado io non sia un amante delle scalette, ho trovato questa ferrata molto divertente, sia per il panorama davvero mozzafiato, sia per il fatto che diedri, camini ed anfratti di questa roccia sono davvero caratteristici.
Alcuni passaggi aerei
Da bacchettare il mio compagno di ferrata, ancora con il cordino, senza imbrago e senza dissipatore. La scorsa estate l'ho obbligato a comprarsela, se voleva ancora venire con noi!!!!
DA NON IMITARE!!!!
La conquista della cime non è faticosa e molto appagante. La roccia è a picco sul sentierino laggiù tra la neve (era agosto di due anni fa).
Dalla cima il panorama è immenso, malgrado la Torre sia “solo” 2617 metri s.l.m.
Per la discesa si percorre un altro sentieri attrezzato (Cappellano Hosp) lungo la parete est, molto più gradinata della parete nord e più adatta da percorrere in discesa.
In 30’ si ritorna al Rifugio Locatelli.
Consiglio questa via ferrata a chi, avendo già una buona dimestichezza con il vuoto, ma tecnica e preparazione atletica non perfette, vuole cimentarsi con una parete davvero divertente.
La Torre di Toblin dietro il Rifugio Locatelli
Questa ferrata è un classico, ma non l’ho mai trovata troppo affollata: forse solo fortuna.
L’accesso alla ferrata è molto agevole, calcolate ca. 30 minuti dal Rifugio Locatelli senza salite di rilievo. Il sentiero è quello che si vede nella foto sopra proprio sopra il rifugio Locatelli. Ovviamente a questo dovrete aggiungere il percorso per arrivare al Rifugio Locatelli, che può essere raggiunto da vari versanti.
L’accesso semplice e la relativa brevità della salita ne fanno un percorso adatto da compiere in mezza giornata. Se invece uno ha tempo e gambe, può essere unito al meno tecnico ma altrettanto panoramico Sentiero De Luca-Innerkofler (il panorama dalla vetta del Paterno è una meraviglia tra le meraviglie).
La ferrata è classificata media, ed in effetti non presenta difficoltà tecniche, in quanto spigoli e camini sono quasi tutti attrezzati con scalette (è anche detto Sentiero delle Scalette).
Fate solo attenzione al fatto che è piuttosto aerea, dunque chi non ha dimestichezza con il vuoto dovrebbe astenersi.
Malgrado io non sia un amante delle scalette, ho trovato questa ferrata molto divertente, sia per il panorama davvero mozzafiato, sia per il fatto che diedri, camini ed anfratti di questa roccia sono davvero caratteristici.
Alcuni passaggi aerei
Da bacchettare il mio compagno di ferrata, ancora con il cordino, senza imbrago e senza dissipatore. La scorsa estate l'ho obbligato a comprarsela, se voleva ancora venire con noi!!!!
DA NON IMITARE!!!!
La conquista della cime non è faticosa e molto appagante. La roccia è a picco sul sentierino laggiù tra la neve (era agosto di due anni fa).
Dalla cima il panorama è immenso, malgrado la Torre sia “solo” 2617 metri s.l.m.
Per la discesa si percorre un altro sentieri attrezzato (Cappellano Hosp) lungo la parete est, molto più gradinata della parete nord e più adatta da percorrere in discesa.
In 30’ si ritorna al Rifugio Locatelli.
Consiglio questa via ferrata a chi, avendo già una buona dimestichezza con il vuoto, ma tecnica e preparazione atletica non perfette, vuole cimentarsi con una parete davvero divertente.