Mi ha colpito questa frase:
Vediamo di anallizare meglio questo numeretto.
Consideriamo una casa da 200000 euro, mono piano, quadrata con pareti alte 3 metri e lunghe 15.
Consideriamo il caso classico (impianto di riscaldamento a caldaia classica, termosifoni, a. c. s. fornita dalla caldaia, muri senza speciale isolamento, etc)
ed il caso caso passiva (molti interventi atti a rendere l'edificio meno energivoro).
L'8% di 200000 sono 16000 euro. Vediamo se spendendo 16000 euro in più otteniamo una casa passiva.
Riporto una tabella di costi reali medi forniti dall'associazione dei costruttori di muratore o qualcosa del genere.
Prezzi SENZA IVA comprensivi di posa in opera e materiali di consumo.
Partiamo isolando le pareti esterne ed il sottotetto.
15x4x3 - 20 (finestre) quindi 160 m2 di murature
15x15 - 10% = 200 m2 di sottotetto
Se usiamo i materiali meno costosi non riusciamo ad arrivare al target "casa passiva" ma supponiamo che l'incremento della domanda porti (contro le leggi di mercato) ad un abbassamento o ad una costanza dei prezzi.
Isolamento murature: 160 x 46 = 7360 euro
Isolamento sottotetto (usiamo 10 euro al m2): 200 x 10 = 2000 euro.
Totale per l’isolamento di murature e sottotetto circa 10000 euro.
Acquisto finestra ed infissi risparmiosi.
Ieri ho parlato con un tipo di Finstral. Per una finestra con trasmittanza da 1.3 kWh/m2, della più bassa qualità, con camera singola e due vetri (il modello più cesso che avevano) parlano di 350 euro/m2. Finstral fa cose molto buone ma il numero è un buon numero.
Isolamento infissi e finestre (considerando i 20 m2): 20 x 350 = 7000 euro.
Supponiamo che montare finestre normali non risparmiose richieda 5000 euro.
Altri 2000 euro in più
Un sistema di riscaldamento favoloso: solare termico, scambiatore di calore spaziale (sono quei bombolotti giganti) caldaia integrativa a gas ed anche un impianto di riscaldamento a biomassa. Riscaldamento a pavimento, controllo singolo per ogni stanza, gestione “innovativa” dell’impianto di riscaldamento, etc etc.
Lo dobbiamo confrontare con un impianto tradizionale con caldaia a gas, termosifoni e stop.
Ecco solo il plc e le scatolette elettroniche di controllo e telegestione costano sui 5000 euro. Il costo aggiuntivo per fare un impianto di riscaldamento radiante rispetto i termosifoni e di diversi punti % maggiore. La caldaia a biomassa parte da 5000 euro in su. La caldaia a condensazione costa per questo esempio circa 1200 euro in più. Il pannello solare termico e la sua installazione è un costo aggiuntivo, il maggior costo di progettazione va considerato.
Arrivare a 20000 euro in più per il tutto è forse una stima ottimistica dal mio punto di vista.
E ci manca ancora il risparmio di energia elettrica da fotovoltaico.
E manca il costo della certificazione edilizia.
Quindi da questa brevissima riflessione mi sento di dire che un 8% in più per i casi estremi è riduttivo, anzi molto riduttivo.
Secondo me il 15-25% in più per una casa passiva rispetto ad una casa energivora ci sta tutto.
Ecco le leve per “muovere” il risparmio in edilizia:
- incentivi (già ci sono)
- premialità di mercato (tutta da costruire e di importanza fondamentale!)
- spinta di carattere culturale (oltre alla qualità percepita che essenzialmente non cambia è necessario far percepire il risparmio a lungo termine indotto).
Anche se per una nuova casa arriviamo a spendere il 25% in più rispetto alla casa energivora dobbiamo far percepire e capire alla gente che questo maggior esborso viene ripagato nel tempo e dopo il tempo di ritorno il risparmio è reale!
Che bello. Il mio prossimo lavoro è la creazione di ciò.
20% in più? ma doveeeeeee!
si parla in casi estremi di arrivare ad un 8% per rendere la casa passiva e di un 2-3% per "ottimizzare" sul nuovo!
Vediamo di anallizare meglio questo numeretto.
Consideriamo una casa da 200000 euro, mono piano, quadrata con pareti alte 3 metri e lunghe 15.
Consideriamo il caso classico (impianto di riscaldamento a caldaia classica, termosifoni, a. c. s. fornita dalla caldaia, muri senza speciale isolamento, etc)
ed il caso caso passiva (molti interventi atti a rendere l'edificio meno energivoro).
L'8% di 200000 sono 16000 euro. Vediamo se spendendo 16000 euro in più otteniamo una casa passiva.
Riporto una tabella di costi reali medi forniti dall'associazione dei costruttori di muratore o qualcosa del genere.
Prezzi SENZA IVA comprensivi di posa in opera e materiali di consumo.
Partiamo isolando le pareti esterne ed il sottotetto.
15x4x3 - 20 (finestre) quindi 160 m2 di murature
15x15 - 10% = 200 m2 di sottotetto
Se usiamo i materiali meno costosi non riusciamo ad arrivare al target "casa passiva" ma supponiamo che l'incremento della domanda porti (contro le leggi di mercato) ad un abbassamento o ad una costanza dei prezzi.
Isolamento murature: 160 x 46 = 7360 euro
Isolamento sottotetto (usiamo 10 euro al m2): 200 x 10 = 2000 euro.
Totale per l’isolamento di murature e sottotetto circa 10000 euro.
Acquisto finestra ed infissi risparmiosi.
Ieri ho parlato con un tipo di Finstral. Per una finestra con trasmittanza da 1.3 kWh/m2, della più bassa qualità, con camera singola e due vetri (il modello più cesso che avevano) parlano di 350 euro/m2. Finstral fa cose molto buone ma il numero è un buon numero.
Isolamento infissi e finestre (considerando i 20 m2): 20 x 350 = 7000 euro.
Supponiamo che montare finestre normali non risparmiose richieda 5000 euro.
Altri 2000 euro in più
Un sistema di riscaldamento favoloso: solare termico, scambiatore di calore spaziale (sono quei bombolotti giganti) caldaia integrativa a gas ed anche un impianto di riscaldamento a biomassa. Riscaldamento a pavimento, controllo singolo per ogni stanza, gestione “innovativa” dell’impianto di riscaldamento, etc etc.
Lo dobbiamo confrontare con un impianto tradizionale con caldaia a gas, termosifoni e stop.
Ecco solo il plc e le scatolette elettroniche di controllo e telegestione costano sui 5000 euro. Il costo aggiuntivo per fare un impianto di riscaldamento radiante rispetto i termosifoni e di diversi punti % maggiore. La caldaia a biomassa parte da 5000 euro in su. La caldaia a condensazione costa per questo esempio circa 1200 euro in più. Il pannello solare termico e la sua installazione è un costo aggiuntivo, il maggior costo di progettazione va considerato.
Arrivare a 20000 euro in più per il tutto è forse una stima ottimistica dal mio punto di vista.
E ci manca ancora il risparmio di energia elettrica da fotovoltaico.
E manca il costo della certificazione edilizia.
Quindi da questa brevissima riflessione mi sento di dire che un 8% in più per i casi estremi è riduttivo, anzi molto riduttivo.
Secondo me il 15-25% in più per una casa passiva rispetto ad una casa energivora ci sta tutto.
Ecco le leve per “muovere” il risparmio in edilizia:
- incentivi (già ci sono)
- premialità di mercato (tutta da costruire e di importanza fondamentale!)
- spinta di carattere culturale (oltre alla qualità percepita che essenzialmente non cambia è necessario far percepire il risparmio a lungo termine indotto).
Anche se per una nuova casa arriviamo a spendere il 25% in più rispetto alla casa energivora dobbiamo far percepire e capire alla gente che questo maggior esborso viene ripagato nel tempo e dopo il tempo di ritorno il risparmio è reale!
Che bello. Il mio prossimo lavoro è la creazione di ciò.