la discesa perfetta 2
Mancano pochi metri all'arrivo , sto raggiungendo la cima in seggiovia.
La tensione aumenta, respiro profondamente, un'ultimo sguardo al maestro che mi passa sotto (cacchio come va bene, bastardo, non scierò mai come lui), ok ci siamo, si alza il cancelletto.
quasi cado scendendo dalla seggiovia, mi fermo e allaccio i due ganci degli scarponi sul collo del piede, odio fare quel gesto mi ricorda il mio mal di schiena compagno onnipresente.
Arrivo finalmente sul bordo discesa....due bei colpi di tosse residuo dell'influenza che mi becco ogni anno, e intanto porto gli occhiali dal casco al viso allargendo l'elastico di tenuta che mi scappa dandomi una bella stecca sulla radice del naso, il grande Alberto (Tomba ndr), sarebbe già li a prendermi per il culo.
Stringo forte i miei gaber e dalla posizione di massima pendenza parto in diagonale, in maniera ridicola, mi do tre o quattro spinte, delle quali almeno un paio a vuoto...
Ci siamo, mani larghe li davanti, i miei piedi sentono la neve e cominciano a spingere sugli sci, posizione centrale, quasi centrale, mi siedo dolcemente ed inizio a spingere col polpaccio destro sul retro dello scarpone mentre inclino gli sci..., vedo la spatola la davanti che si alza sempre più, intanto scendo e spingo, adesso sento che "hanno perso" il controllo, inizia la curva, la prima curva rigorosamente dove capita.
Il rumore dell'aria aumenta con la velocità, terrificante, la prima curva finisce,...per terra, mi alzo dolcemente, tolgo la neve dalla tuta, rigorosamente intera viola e verde e inizio la stessa operazione dalla parte inversa.
Capriole ampie, da funambolo, i miei Head che mi parlano, mi maledicono....con la coda dell'occhio vedo gli sbuffi di neve effetto delle mie cadute che ancora si alzano dietro di me.
Sensazione terribile, di panico totale.
Gli altri sciatori sembrano palloncini colorati, non riesco a vederli sono troppo impegnato a guadagnare il fondo pista.
Tozzi scia, casca, rotola.
Nessuna sosta, tutta la pista va subìta d'un fiato da cima a fondo, senza fermarsi mai,
la pausa non è concessa.
Schuss finale, ultime curve, arrivo...la mia posizione si fa più alta, le braccia si lasciano cadere di fianco, la testa quasi indietro, troppo indietro....cado ancora
Meglio un orgasmo alimentare, grande Tozzi, risali e vatti a fare polenta e capriolo in baita...
Intanto i palloncini colorati sono ancora lì... a ridere, ma di chi?