Muore a 29 anni sulle piste da sci: è finito contro un cannone spara-neve.

Se il cannone era in pista doveva essere protetto da reti a monte e sui fianchi. Se era a bordo pista all’esterno del tracciato dal solito materasso, se era oltre il bordo pista di qualche metro, nulla. Del resto mica si possono tappezzare le foreste di materassi.
c’e‘ amche da guardare a quanto stavano le molle degli attacchi. Io i rischi più gravi li ho corsi quando l’attacco si è’ sganciato durante un curvone tirato.
 
Leggevo oggi su un Quotidiano che il giorno dell'incidente ci sono stati 10 interventi ad Aprica...il giorno prima ben 30 interventi in pista. ... Penso che il mix troppa gente e piste non al meglio la causa principale. Mi domando..forse qualche pista non andava aperta per la sicurezza? Purtroppo i cartelli pista ghiacciata non tutti" li vogliono capire"...
 
I cartelli non li leggono proprio ... Magari qualcuno gli insegna che sono avvisi per femminucce ...
Tutti bravi a ritenersi piloti con le vetture odierne senza sapere nulla di rollio beccheggio ed aquaplaning, poi al primo sovrasterzo della loro vita si attaccano ai freni e non gli resta che la protezione della scocca!
Oggi se provi ad insegnare cosa sia il pericolo e la prudenza (in ogni settore: dallo sport al lavoro alla vita in generale...) vieni etichettato come un vecchio noioso e rompiballe... Sono tutti superiori, anche alle stesse leggi della fisica cui però non si sfugge.

Ricordo quest'estate nel 3d Marmolada c'era un vecchio forumista che rivendicava la "libertà" di tirarsi in testa il ghiacciaio del Toula se lo voleva ...
Il responsabile delle piste i guai li passa comunque: in quanto responsabile civile oggettivo quale custode dell'impianto, se non prova il caso fortuito/forza maggiore; sul penale le indagini si aprono comunque come atto dovuto, quindi...
 
Sembrerebbe l'ultimo cannone appena prima dell'arrivo.


La settimana scorsa ho parcheggiato in Magnolta.
Mentre toglievo gli scarponi ho visto almeno 4 o 5 persone farsi l'ultimo muretto a dritto per poi frenare sul pianetto finale.

Io ero con la moglie e siamo scesi in cabinovia, non mi interessava fare la Magnolta coi lastroni di ghiaccio/sassi/ciuffi d'erba.
 
Potevano mettere anche una rete , ma comunque il materasso c’è’, anche se probabilmente l’impatto lo ha trascinato sotto. Certo la pista e’ strettina, la neve poca, ma la superficie mi sembra regolare. I carabinieri stanno camminando con scarponcini normali, per cui niente ghiaccio. Io propenderei per velocita’ eccessiva con spigolata improvvisa. O impatto con altro sciatore e poi finisce contro il cannone.
 

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quest'anno va "di moda" andare a sciare sulle dolomiti.
diversi miei amici/amiche ci sono andati pur avendo messo gli sci forse 2 volte nella loro vita.
pagato 75 euro di skipass, lanciati giù da una rossa, caduti forse 20 volte e tornati al rifugio a lamentarsi della pista, della neve dura, ecc.
uno è pure tornato a casa con il crociato rotto..

un po' come l'anno del covid che tutti erano diventati scalatori....e poi si bloccavano al primo gradino alto 40 cm.
 
un attrezzo del genere attaccato alla pista o lo "proteggi" x bene o diventa un'arma puntata sul primo sfigato che ci finisce contro, xchè parliamoci chiaro, basta una spigolata sbagliata di un discreto sciatore x fare la frittata
 
un tragedia terribile.
Per le indagini, la procura competente nominerà un perito per formulare una ipotesi eventuale a carico del gestore del tipo: se il cannone piazzato li costitiva un pericolo, se era adeguatamente segnalato, protetto etc. etc.
Un indagine ed un processo che non restituiranno la vita a quel povero ragazzo e magari non cambierà l'atteggiamento delle persone sulle piste di sci
 
un attrezzo del genere attaccato alla pista o lo "proteggi" x bene o diventa un'arma puntata sul primo sfigato che ci finisce contro, xchè parliamoci chiaro, basta una spigolata sbagliata di un discreto sciatore x fare la frittata
L’impiantista non ha responsabilità delle spigolate altrui. Chi e’ sugli sci deve avere la padronanza e la responsabilità delle proprie azioni. Se il cannone e’ in pista deve mettere le reti, se fuori ed e’ al limite i materassi che sono giallo vivo, per cui ben visibili ( ed il materasso c’era ) e se più lontano nulla. D’altronde in pista hai a volte pure piloni degli impianti. che fai a quel punto?
qui il cannone era fuori pista. il Poveretto doveva restare in pista.
 
Sembrerebbe l'ultimo cannone appena prima dell'arrivo.


La settimana scorsa ho parcheggiato in Magnolta.
Mentre toglievo gli scarponi ho visto almeno 4 o 5 persone farsi l'ultimo muretto a dritto per poi frenare sul pianetto finale.

Io ero con la moglie e siamo scesi in cabinovia, non mi interessava fare la Magnolta coi lastroni di ghiaccio/sassi/ciuffi d'erba.
Se è quello come pare non è nemmeno nei punti più ripidi...
Comunque l'imprevisto può sempre capitare, anzi magari sui tratti più facili si è più rilassati e si abbassa la guardia...
 
Comunque l'imprevisto può sempre capitare, anzi magari sui tratti più facili si è più rilassati e si abbassa la guardia...

Ad ogni modo bisogna agire perchè è evidente che le protezioni e la posizione non sono sufficienti per un pericolo mortale, credo che come in qualunque questione legata alla sicurezza l'unica via sia il miglioramento continuo, possibilmente cogliendo anche segnali minori che non siano tragedie vieni queste.
 
Le piste da sci sono piene di pericoli mortali. Come pure le strade per ciclisti e motociclisti. Che facciamo, mandiamo la gente a sciare solo se ha airbag tutto intorno? Se uno non vuole correre rischi può provare a stare a letto tutto il giorno. Anzi, magari sotto, non si sa mai che un quadro si stacchi dalla parete e gli cada in testa.
 
Si vede chiaramente che la zampa del cannone non è adeguatamente protetta, c'è un paletto pericolosissimo, se ha impattato li, la società impianti è responsabile
 

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Ad ogni modo bisogna agire perchè è evidente che le protezioni e la posizione non solo sufficienti per un pericolo mortale, credo che come in qualunque questione legata alla sicurezza l'unica via sia il miglioramento continuo, possibilmente cogliendo anche segnali minori che non siano tragedie vieni queste.
Vero, però è anche vero che essendo a bordo pista se non era un cannone poteva essere un albero...a questo punto o si mettono reti ovunque e non solo nei punti più critici o si accetta una certa percentuale di rischio.
Sicuramente bisogna cercare di abbassarla il più possibile, ma azzerarla credo non sia possibile, sia ambientalmente che economicamente...e anche ammesso di proteggere ovunque una certa parte di imponderabilità sicuramente rimane.
Comunque qualcuno farà le valutazioni del caso e sapremo (forse e si spera) se è stata una fatalità inevitabile o se si poteva evitare...questo purtroppo non restituirà la vita al ragazzo ma si spera serva per il futuro per migliorare la sicurezza ove possibile.
Io nelle attività che faccio tengo sempre presente che il rischio zero non esiste, in moto per esempio mi proteggo sempre con abbigliamento tecnico, guanti, casco integrale e paraschiena, pretendo che se una buca pericolosa è lì da giorni venga riparata (tragedia evitabile) ma devo mettere in conto che se la stessa buca si è aperta pochi minuti prima o se c'è una chiazza d'olio causata da un mezzo poco prima potrebbe essere fatale ma non c'era nulla da fare...
Idem sugli sci, casco, paraschiena e cerco di tenere sempre la massima attenzione, ma so che potrebbero non essere sufficienti.
 
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