WLF - Cartoline dall'Italia

SOLONEVE

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Noi che siamo amanti della neve e della montagna, nei periodi dell'anno che non abbiamo la possibilità di soddisfare la nostra voglia di sciare, "cerchiamo" alternative che possano ricordarci i momenti freddi dell'inverno o ci "accontentiamo" di vivere la montagna anche nelle stagioni più calde. Ma vivendo in una nazione speciale come l'Italia, che non è solamente fatta di montagne , ma anche di regioni splendide, di natura meravigliosa, di mari cristallini, di città d'arte e di luoghi religiosi speciali, almeno io, che sono amante anche dei viaggi e di scoprire luoghi meno famosi e conosciuti della nostra amata nazione, nelle domeniche che non ho potuto godere sulle nevi italiche, ne ho approfittato per girare in lungo ed in largo per lo stivale italiano, andando a scoprire perle nascoste o poco "gettonate" dai turisti italiani, tranne alcune eccezioni dove di gente ne ho trovata tantissima.
Anche se il protagonista delle foto che seguono non sarà lo sci e quindi la neve, mi piace condividere con Voi alcune delle mie tappe, ma in maniera diversa, con un pizzico di malizia in più e per stimolare la Vostra eventuale curiosità, inizialmente non metterò il nome della località dove sono stato lasciando a Voi il compito di scoprire il luogo, che per alcuni sicuramente sarà conosciuto, perché vicino a casa, oppure perché rinomato per via di gite precedenti.

Spero di riuscire nell'intento di coinvolgerVi nel mio piccolo giochetto, anche perché la neve per il momento ancora dovremmo attenderla per un po' (almeno qui sull'Appennino dovremmo aspettare fino a fine novembre) e parlarne già da adesso mi pare un po' paranoico e monotono, e soprattutto in questo periodo dove il futuro economico non è roseo, è meglio non fare previsioni e programmazioni e quindi divagare un po' dalla quotidianità "complicata" di questo anno 2022, dopo una estate bollente, meteorologicamente parlando, è la soluzione più semplice per stare un po' sereni e rilassati e, perché no, per conoscere un po' meglio l'Italia e, di ritorno da una giornata sugli sci, fare una piccola deviazione per andare a visitare qualche località o luogo naturale (cosa che ogni tanto faccio anche io quando vado a sciare in luoghi che non siano la mia stazione sciistica preferita dell'inverno - ovviamente mi riferisco a Roccaraso - ).

Le prime foto hanno in comune lo stesso particolare e se una è facilmente riconoscibile, le altre 3 sono sicuramente meno facili da indovinare (tranne ovviamente per chi già ci è stato) :)

1)
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2)
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4)
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Roberto :cool::PPINK:HIP
 
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Eremo di Camaldoli, non so perché ma appena l’ho visto mi è venuto in mente, eppure ci sono stato 30 anni fa. Magari dico una boiata🤔
 
La 4 è il Santuario SS Trinità a Vallepietra (Roma).
La 1 è Camaldoli.
La 3 è La Verna.
 
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Il santuario della santissima Trinità a Vallepietra (Lazio), per me è stata una incredibile ed entusiasmante novità che ho scoperto, per caso, navigando su google maps e, pur essendo confinante di regione, da casa mia ci sono volute ben due ore e mezzo per arrivarci.
Consiglio a tutti di andare a visitare questo fantastico luogo, sia che siate credenti che atei, perché il luogo dove è ubicato ha dell'incredibile!!!
Innanzitutto arrivarci è già come fare un viaggio allucinante tipo Bolivia o Perù o Vietnam, tanto per fare un paragone, perché la strada è incredibilmente tortuosa, in valli che non finiscono mai in mezzo ad una natura apparentemente selvaggia, e gli ultimi chilometri su strada quasi disagiata.
Poi incredibilmente ci si trova in una "piazza" dove si trova di tutto, parcheggi enormi, bancarelle che vendono articoli religiosi e bancarelle con cibo locale, porchetta e formaggi vari, in tipico stile romano.
Poi finalmente ci si incammina a piedi lungo il percorso che porta al santuario, 15 minuti a piedi, e poco alla volta ci si rende conto della stupefacente ubicazione con la parete rocciosa a strapiombo che domina il piazzale e le varie cappelle scavate nella roccia.
La cosa che più mi ha creato stupore è vedere quella enorme parete rocciosa sopra la mia testa, quasi ad incutere paure e timori, che possa da un momento all'altro franarci sopra.
Gli amanti delle arrampicate qui troverebbero pane per i loro denti, la parete è completamente verticale, anzi in alcuni tratti "sporgente", ed effettivamente ogni tanto qualche piccolo "incidente" è successo (qualche pietra nel cadere sul santuario ha ferito qualche visitare "sfortunato"), però il posto, dai credenti e dai religiosi più "fanatici" è costantemente frequentato, tanto che anche il Papa è venuto a pregare qui.
Ripeto, consiglio a tutti di venire a visitare questo incredibile santuario, anche perché poi, la montagna è subito dietro l'angolo, infatti io il ritorno ho percorso la strada sterrata che porta a Campo Rotondo, piccola località sciistica già in territorio abruzzese, tra splendide conche appenniniche e faggete incontaminate.
Altre foto del posto

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Dal piazzale del santuario si ammira la lunga valle con il paese di Vallepietra che si intravede al centro della foto
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:)
 
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No, è più a sud!

Il santuario della VERNA è situato in montagna, 1.128 metri sul livello del mare, nell'appennino Toscano a cavallo dello spartiacque Arno/Tevere.
Per me era la prima volta e sono rimasto soddisfatto della visita, anche se l'ambiente non l'ho avvertito prettamente religioso, pur essendo il luogo delle stimmate di San Francesco (a proposito, il 17 settembre è la festa al santuario proprio delle stimmate).
Poi, con la fitta natura che circonda il santuario e l'ambiente montano mi sono trovato più a mio agio!

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Lo splendido viale d'ingresso verso il cuore del santuario:
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Ed anche qui ampi panorami verso le valli sottostanti in direzione sud
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Camaldoli, in provincia di Arezzo, è situato all'interno del parco nazionale delle foreste Casentinesi, ed è composto dal monastero, a 840 metri d'altezza e dall'eremo, situato a circa 1.100 metri d'altitudine. LA particolarità del luogo di Camaldoli è proprio la natura che qui domina nel verde delle sue immense foreste di abetini e faggete. Sono rimasto affascinato dalla strada che parte dal monastero e sali direttamente verso l'eremo: interamente all'interno della foresta percorre in pochi chilometri un ambiente unico e speciale, con un percorso molto ripido ( penso con pendenze anche fino al 20%) che in estate, col caldo asfissiante di quest'anno, è come entrare in un'oasi di fresco gratificante. La strada è talmente ripida che d'inverno è chiusa per cui vale la pena farci una visita nella stagione più calda. L'eremo si trova in una zona isolata e poco frequentata. Io purtroppo, non sapendolo, sono arrivato quando era appena entrata una comitiva per la visita guidata. Avrei dovuto aspettare mezz'ora ma avendo un lungo itinerario da percorrere ho rinunciato. Nello scendere a valle, sono rimasto sorpreso nell'incrociare, lungo la tortuosa strada provinciale, due carabinieri della forestale a cavallo che perlustravano la zona che qui è molto preziosa, per via della sua bellezza e vastità della foresta, da preservare da possibili incendi o da incauti bracconieri.
Anche se siamo sugli Appennini, questo angolo di montagna non ha nulla da invidiare alle più maestose foreste alpine ed il mio suggerimento di farci una gita è sicuramente motivato dal grado di soddisfazione che qui raggiunge livelli molto alti 😀


Questo è l'interno del monastero di valle
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Qua siamo alla base di partenza della strada che sale diretta verso l'eremo
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Questo è un tratto di strada meno impegnativo ma ugualmente affascinante
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LA maestosità della foresta
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L'eremo di Camaldoli verso la vetta della montagna
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:PPINK
 
No, più a sud ma non di molto 😉 E' un santuario poco conosciuto ma in una posizione spettacolare con un panorama vastissimo.
 
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