Io l’ho fatto nel 2000, ma non tutto: sono partito da Vizzavona dove ero arrivato in treno da Ajaccio, e poi ho proseguito verso nord-ovest fino a Calenzana (in verità io sono arrivato a piedi fino a Calvi, ma volendo quest’ultima aggiunta penso che si possa evitare con autobus o taxi).
In totale quindi avrò fatto un 60% del percorso, e mi pare di averci messo una settimana, sicuramente in un paio di occasioni “fondendo” due tappe.
Eravamo in quattro, e ci eravamo ovviamente portati appresso le tende, e anche stoviglie, fornelletti e pure qualche scatoletta.
Mai avuto problemi a trovare posto per la tenda a fine tappa; qualche volta chi era con me, per sua maggiore comodità è riuscito pure a rimediare una branda in rifugio.
Lavarsi e lavare i vestiti: è passato tanto tempo, ma ricordo che qualche volta ‘na doccia me la so’ pure fatta….
Mangiare: dicevo che ci eravamo portati appresso qualche cibaria e il fornelletto, ma ricordo chiarissimamente che ogni giorno compravamo pane, saucisson, e ‘na forma de fromage: alla fine questa dieta mi era, lo confesso, venuta a noia.
Acqua: oltre che a fine tappa, ci sono lungo il percorso dei punti acqua, debitamente segnati sulle cartine, dove potersi rifornire.
Sul trekking, che dire? È forse il più famoso trekking d’Europa… la sua bellezza è pari alla sua fama.
Consiglio di chiudere il GR20, se lo si fa da SE a NO, con qualche giorno in campeggio sulla bella spiaggia di Calvi, dove si può fare seguire alle fatiche dei monti un meritato svacco totale