Dolomiti Superski. Impianti di risalita, costi quintuplicati in bolletta

Sei sicuro?

L’inverno 2021-2022 è il sesto più secco degli ultimi 63 anni​

Anche l’inverno nel suo insieme, come già accennato, è stato mediamente mite e siccitoso, con un’anomalia termica di +0.8°C e un deficit pluviometrico pari a -32% (equivalente a quasi 16 miliardi di metri cubi di acqua in meno): lo scarto dal valore medio della temperatura si pone al 11° posto fra i più elevati, mentre il dato relativo alle precipitazioni fa di questa stagione invernale la 6° più asciutta della serie storica.

ANOMALIE STAGIONALI – INVERNO 2021-2022
TEMPERATURA (°C)PRECIPITAZIONI
ITALIA+0.8-32%
Nordovest+1.4-62%
Nordest+1.1-30%
Centro+0.7-19%
Sud+0.6-18%
Sicilia-0.2-37%
Sardegna+0.2-61%
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1981-2010. Dati Meteo Expert
Come riscontrato nell’analisi del mese di febbraio, le regioni con le temperature più anomale sono state quelle settentrionali (+1.4°C al Nord-Ovest e +1.1°C al Nord-Est) e le zone più siccitose sono state quelle occidentali (-62% al Nord-Ovest e -61% in Sardegna).


Dura accettare i dati, in confronto alle proprie percezioni.
Perchè le anomalie sono calcolate rispetto al trentennio 1981-2010 e non con il trentennio 1991-2020?
Secondo te quel +1,1 del Nordest resisterebbe?
 
Che ne so, scrivigli.

Ma ogni dato di anomalia al momento è ancora calcolato su quel periodo 1981-2010
Probabilmente è un dataset più pulito è controllato…

Si l’anomalia ci sarebbe uguale comunque, ne sono convintissimo.

Poi se vuoi aver ragione te la posso anche dare: è stato un anno freddo.

Ma la realtà è che non è così.
 
Perchè le anomalie sono calcolate rispetto al trentennio 1981-2010 e non con il trentennio 1991-2020?
Secondo te quel +1,1 del Nordest resisterebbe?
Tutte le variazioni climatiche devono essere valutate sul lungo periodo, altrimenti non sono apprezzabili. Siccome il cambiamento è progressivo, è giusto lasciare uno spazio temporale tra i periodi a confronto, altrimenti non emerge la differenza.

Dal momento che la tendenza è quella del surriscaldamento e della siccità, il 2021 probabilmente è stato simile al 2019 (dico un anno a caso), mentre la differenza si percepisce maggiormente confrontando i dati sul lungo periodo.
 
Forse si fa un po' di confusione tra l'effetto del "freddo" e il secco.
Il freddo sarebbe solo riferito alle temp assolute, che non mi pare siano state particolarmente fredde in tutti i mesi invernali, e soprattutto sono state contrastate da "botte" di caldo notevoli: sia a dicembre, gennaio e febbraio abbiamo avuto episodi con t° che rasentavano i 20° fino a quote medie. Invece il secco e l'assenza di precipitazioni rilevanti con i fronti caldi, che molto probabilmente avrebbero potuto esser piovose, hanno garantito una migliore tenuta e qualità della neve artificiale presente sulla maggior parte delle piste aperte, il manto si deteriora maggiormente con temp anche poco sopra lo zero e alta umidità, venti umidi, nuvole scaccianeve, mentre gli sbalzi termici con cielo sereno e rigelo notturno dovrebbero essere meglio tollerati e la neve comunque piu compatta.
Probabilmente in un anno con poche precipitazioni (veramente pochi episodi di neve nel 2022) e clima secco c'è stata miglior sciabilità che in un anno magari con più precipitazioni e clima più umido, a parità di temperature, più o meno.
Il fatto che si sia potuto sciare non vuol dire che il cambiamento meteo non sia in atto e soprattutto che una stagione cosi arida non porti danni quasi irreparabili all'ecosistema montano, assai delicato, oltre che a tutti gli ambienti condizionati dalla scarsità di acqua proveniente dalle montagne.
 
Tutte le variazioni climatiche devono essere valutate sul lungo periodo, altrimenti non sono apprezzabili. Siccome il cambiamento è progressivo, è giusto lasciare uno spazio temporale tra i periodi a confronto, altrimenti non emerge la differenza.

Dal momento che la tendenza è quella del surriscaldamento e della siccità, il 2021 probabilmente è stato simile al 2019 (dico un anno a caso), mentre la differenza si percepisce maggiormente confrontando i dati sul lungo periodo.
Si ma mi è stato detto che avevo delle sensazioni fallaci.
Io non posso avere delle sensazioni che riguardano un periodo che si ferma a 10 anni fa.
Le mie sensazioni non possono che riguardare un confronto con il passato più prossimo.

Io ho percepito un clima secco e freddo al punto da mantenere in ottime condizioni per quasi tutta la stagione la poca neve che è caduta., sulle Dolomiti , e questo non può essere facilmente smentito.
 

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Di ritorno dalla Val di Fassa, anche quest'anno abbiamo fatto il PanoramaPass 3gg su 6gg con una bella sorpresa:
-Estate 2021 €59 -Estate 2022 €68
...se tanto mi dà tanto, al prossimo inverno si dovra fare i conti per bene :unsure:
 
I costi delle bollette sono diventati assurdi. Siamo passati da 15 centesimi al kwh degli anni scorsi ai 56 centesimi di adesso. A questo costo diversi impianti fanno meglio a restare chiusi il prossimo inverno perché non ci pagano neanche la corrente.
 
della serie si si vuole andare a sciare si deve pagare... e pensare che si entra in Italia anche senza documenti...
 
I costi delle bollette sono diventati assurdi. Siamo passati da 15 centesimi al kwh degli anni scorsi ai 56 centesimi di adesso. A questo costo diversi impianti fanno meglio a restare chiusi il prossimo inverno perché non ci pagano neanche la corrente.

E probabilmente aumenterà ancora.....

Siamo passati dai 50/70 euro a MWh ai 520/530 euro a MWh di adesso.....
Ben dieci volte di più.

Banalmente, a giugno 2022 eravamo sui 250 Euro MWh.... è raddoppiato in due mesi.
 
siamo sicuro che i costi della bolletta del "cittadino qualunque", o la piccola impresa padana siano gli stessi che si pagano in trentino e che paghino gli operatori del DDS?
Teoricamente la maggior parte della corrente in TAA viene da idroelettrico, prodotto in loco per cui dei costi gas, delle guerre e capperi vari potrebbero fregarsene altamente e comunque in linea teorica non avrebbero incidenza, ma nel frattempo la piu grande siccità del secolo mette in difficoltà anche questo aspetto, giusto per completare il triplete "covid+guerra+siccità.
In pratica gli operatori energetici potrebbero applicare rincari applicando tariffe di mercato, in pratica applicando lauti guadagni sulla cessione di energia da fonte idroelettrica che non dovrebbe avere avuto particolari incrementi di costo reale...
 
Aggiungi pure che molti paesi hanno il teleriscaldamento alimentato dalle centrali a biomassa (cippato).
 
siamo sicuro che i costi della bolletta del "cittadino qualunque", o la piccola impresa padana siano gli stessi che si pagano in trentino e che paghino gli operatori del DDS?
Penso il prezzo dell energia sia creato in base al PUN e questo non è molto diverso per tutto il nord Italia.
Mi sembra le zone siano queste.
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Il costo dell'energia dovrebbe essere uguale per tutti, anche per gli impianti.
Ovvero basate sul PUN.

Comunque, per l'inverno le previsioni oscillano tra i 550 e i 650 MWh.

Il gas, invece, potrebbe arrivare ai 400 Euro/MWh.
Due anni fa era sui 10/12 Euro/MWh...forse anche meno.
Attualmente siamo sui 240 Euro/MWh.

Sono aumenti che fanno paura, tanta paura.

Credo che aggiorneranno anche i listini degli skipass.
Quando hanno fatto i prezzi (giugno), evidentemente non si aspettavano un rimbalzo così forte dell'energia elettrica che è avvenuto in luglio/agosto.
In effetti, il DSS aveva scritto nel listino "salvo variazioni", o una cosa del genere....
Anche gli alberghi aumenteranno parecchio, non oso immaginare i costi per riscaldare grosse strutture ricettive.
 
Ultima modifica:
prima che per le attività “leisure” non oso immaginare aziende e fabbriche cosa faranno. Secondo me in Europa le hanno sbagliate tutte e stanno accelerando per andare a sbattere.
Però “chi sono io per giudicare” cit. (per me resta ancora il rischio che le attività leisure non aprano e vi siano razionamenti, 😀Alberto2 mi ha già redarguito per troppo pessimismo e lo ringrazio, spero di sbagliarmi).
 
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