Il mio pensiero di curva .....

Quindi anche tu sei della teoria di Gianpa (e mi corregga anche lui se sbaglio) che per vincolarsi bene e subito è importante che la spalla copra bene l'esterno una volta portatosi avanti e dopo avere iniziato a mettere sugli spigoli gli sci tramite l'inclinazione dei piedi e delle tibie (che devono snche spingere sul linguettone). Il tutto tenendo scarico il nuovo interno. Dico bene?
Il punto è che non sono due teorie che si escludono a vicenda. Basta guardare qualche istruttore o atleti per rendersene conto. Ci sono tanti fattori da prendere in considerazione: tipo di curva, livello dello sciatore, condizioni di neve, pendenza, sci che si hanno ai piedi, etc…
L’importante è avere delle basi solide: quindi corretta ripartizione dei carichi, centralità, etc.
 
Sciando tanto tanti anni e tenendo le lamine in ordine. Non c'è una ricetta, è un fatto di sensibilità e confidenza col terreno.
E fiducia e SCIOLTEZZA. Se non ti fidi e sei di gesso (perché non ti fidi) sei fottuto. E un pensiero all’anca interna che sale
 
Per quanto riguarda le spalle avevo capito male io, pensavo intendessi una contro rotazione del busto. Che ti fa entrare d’anca scaricando l’esterno.
La pressione dipende come la fai, per incidere sul duro basta avere i carichi ripartiti correttamente e usare la pronazione e supinazione dei piedi.
certo bisogna saperla fare la pressione del piede. Occorre dare la giusta angolazione alla lamina sul terreno, pronare il piede esterno, supinare l'interno ed esercitare sui piedi una forza ulteriore ( (ovviamente molto maggiore sull'esterno) usando i muscoli adduttori della gamba esterna e gli abduttori della gamba interna come spiega bene Malfatto. Questa pressione del piede aggiunta ai carichi ripartiti correttamente....produce più taglio e più incisione della neve.
 
Il punto è che non sono due teorie che si escludono a vicenda. Basta guardare qualche istruttore o atleti per rendersene conto. Ci sono tanti fattori da prendere in considerazione: tipo di curva, livello dello sciatore, condizioni di neve, pendenza, sci che si hanno ai piedi, etc…
L’importante è avere delle basi solide: quindi corretta ripartizione dei carichi, centralità, etc.
Scusate mi sono spiegato male. Non penso che quello che dice Gianpa sia una teoria bensì una spiegazione su come affrontare la prima parte di curva correttamente, con l'obiettivo di incidere bene sulla neve.
 
Quindi anche tu sei della teoria di Gianpa (e mi corregga anche lui se sbaglio) che per vincolarsi bene e subito è importante che la spalla copra bene l'esterno una volta portatosi avanti e dopo avere iniziato a mettere sugli spigoli gli sci tramite l'inclinazione dei piedi e delle tibie (che devono snche spingere sul linguettone). Il tutto tenendo scarico il nuovo interno. Dico bene?
Si ma non in maniera talebana nel senso di pende dalla pendenza e dagli attriti cioè dal tipo di neve. Se parliamo di piste medio facili durante un bel medio tirato sugli spigoli puoi prenderti qualche licenza poetica in piu' , puoi fare comunque una bella sciata un po' piu' appeso ma sempre ben appoggiato, tanto riesci comunque a deformare lo sci per cui se sotto sei solido divertiti e basta, se pero' vuoi sciare sul difficile e magari anche un po' stretto devi nel 90% dei casi coprire bene pena non riuscirai a deformare lo sci e ti partiranno le code in derapata. Su piste difficili ripide con nevi dure (poco attrito) devi coprire molto di piu' e dico molto così da poter deformare lo sci esterno come se fossi su una pista piu' facile. Sul ripido un buon lavoro di piedi/caviglie/gambe ti permette di scendere sciolto veloce ma in pieno controllo dell'arco a patto di avere la parte alta del corpo ferma, solida, e che non cade verso monte.
Un'altra cosa adattate la sciata e il vs stile alla pista che state facendo e alle difficoltà che si presentano. Non sciate pensando che ci sia una commissione d'esame ad ogni pista che vi guarda, trovate il vostro stile, divertirsi è la prima chiave per passare ad un livello successivo.
 
Si ma non in maniera talebana nel senso di pende dalla pendenza e dagli attriti cioè dal tipo di neve. Se parliamo di piste medio facili durante un bel medio tirato sugli spigoli puoi prenderti qualche licenza poetica in piu' , puoi fare comunque una bella sciata un po' piu' appeso ma sempre ben appoggiato, tanto riesci comunque a deformare lo sci per cui se sotto sei solido divertiti e basta, se pero' vuoi sciare sul difficile e magari anche un po' stretto devi nel 90% dei casi coprire bene pena non riuscirai a deformare lo sci e ti partiranno le code in derapata. Su piste difficili ripide con nevi dure (poco attrito) devi coprire molto di piu' e dico molto così da poter deformare lo sci esterno come se fossi su una pista piu' facile. Sul ripido un buon lavoro di piedi/caviglie/gambe ti permette di scendere sciolto veloce ma in pieno controllo dell'arco a patto di avere la parte alta del corpo ferma, solida, e che non cade verso monte.
Un'altra cosa adattate la sciata e il vs stile alla pista che state facendo e alle difficoltà che si presentano. Non sciate pensando che ci sia una commissione d'esame ad ogni pista che vi guarda, trovate il vostro stile, divertirsi è la prima chiave per passare ad un livello successivo.
Che bella spiegazione. Grazie. Grazie anche a tutti per la pazienza e x i suggerimenti.
 
Top