Bel report e posti splendidi, viene proprio la voglia di visitarli...
Tra l'altro questi sentieri devono essere un bel godimento anche in mtb...sono effettivamente ciclabili come sembra dalle foto o troppo ripidi?
Bel report e posti splendidi, viene proprio la voglia di visitarli...
Tra l'altro questi sentieri devono essere un bel godimento anche in mtb...sono effettivamente ciclabili come sembra dalle foto o troppo ripidi?
Perché si scia, ovviamente
Prendi pure l'atlante, scoprirai cose interessanti, non ultimo l'andamento dei confini provinciali tra GE/AL/PV/PC/PR, che spesso e volentieri sembrano non avere alcuna motivazione razionale
Poi nel piacentino c'è una stortura idrografica interessante, ma è per palati fini... chissà se la trovi
La c segnala la pronuncia tradizionale in uso a Roma, analoga a "facioli" (fagioli) o "monticiano" (abitante del rione Monti)
Le ragioni fonetico-etimologiche sono le stesse
In cima. Quel lontano panettoncino in ultimo piano sulla sinistra ha tutta l’aria d’essere il Subasio ( :think: )
Sui Sibillini, sopra 1800, la mtb sui sentieri è vietata in moltissime zone.
Il Vettore in particolare e quasi tutto interdetto. A mio parere il Vettore non è una grande perdita, sono sentieri dove le bici sgommano tirando giù ghiaia, e i dischi fischiano, con conseguente terrore per i pedoni. I sentieri dei Sibillini sono deserti e desolati quasi ovunque, questo è invece strapieno di gente, andare a fare MTB proprio lì, come avveniva prima dei divieti, sarebbe proprio andare a cercarsi la lite con l’escursionista…
Da Forca di Presta alla cima del Vettore sono circa 5 km e 940 m di dislivello, quindi quasi il 20% di pendenza media. Al netto dei divieti, non mi pare banale farsela tutta in bici
.
Avrei scommesso fossero i Monti Martani (oggetto di un mio WLF dello scorso anno).
Invece ho ricontrollato e c'hai preso in pieno, complimenti..
confini provinciali tra GE/AL/PV/PC/PR
Altrimenti come farebbero a chiamarlo "le Maldive di Milano"?non sapevo proprio che la Lombardia per pochi chilometri arrivasse a toccare la Trebbia!
La "stortura idrografica" non l'ho individuata
grandissima ricchezza d'acque del Nera (che "vale" due terzi del Tevere): il fiume, sempre gonfio d'acqua anche in estate, è alimentato costantemente e copiosamente dagli acquiferi sotto il Velino, il Terminillo, i Sibillini.
il povero Chiavenna costituisce un caso particolare. Infatti riceve 2 affluenti (Chero e Riglio) che per bacino imbrifero, lunghezza e portata, lo superano decisamente. Riglio e soprattutto Chero formano vallate preappenniniche tutt'altro che trascurabili, mentre il Chiavenna nel tratto collinare è praticamente un fosso, nonchè sensibilmente più corto degli altri 2. Partendo dal presupposto* che il fiume più importante porta il suo nome fino alla foce, in Po dovrebbe finirci il Chero, o tutt'al più il Riglio, ma sicuramente non il** Chiavenna. È un fenomeno curioso, perchè non si può pensare che gli antichi non sapessero dove nasce, non stiamo parlando di un fiume di 1000 km di cui si ignorava (o si sbagliava) la sorgente, ma di torrentelli che vedi a occhio nudo da dove scendono.
* non sempre vero, vedi la storia del Po che dovrebbe chiamarsi Tanaro
** in piacentino però diventa "la" Ciavëna
Ma si dice il Nera o la Nera? Che odiosi questi fiumi che finiscono in -a...
Ecco, io il Nera lo conoscevo solo di nome, e forse l'ho attraversato una volta in vita mia. Non sapevo di questa abbondanza e regolarità di regime, quindi vi sono risorgive dalla portata costante tutto l'anno?
Sì, assolutamente. Le più famose sono le sorgenti del Peschiera (20 mc/s !), che alimentano il fiume Velino (che poi si getterà nel(la) Nera dopo le cascate delle Marmore). Due terzi della portata del Peschiera però vengono captati alla sorgente e portati direttamente a Roma.
Nello stesso territorio di Leonessa la tenuta di Santogna è ancora di proprietà del Comune dell’Aquila
https://www.google.com/amp/s/www.il...poltrona-per-tre-laquila-apre-allaccordo/amp/
Ora non saprei fino a che punto ma la più grande sorgente che rifornisce Roma è morfologicamente in Abruzzo, o no?
Controdomanda: si dice il Trebbia o la Trebbia?
Un po’ come il monte per picnic domenicali sopra il mio paese d’origine, noi lo chiamiamo con un accento, tutti quelli di fuori (tranne i romani originari di qui ) con un altro.
Se mi capita li correggo
Sul Nera devo dire che non l’ho mai sentito declinare al femminile, tantomeno dagli abitanti della Valnerina che al di là delle questioni semantiche e grammaticali ritengo siano i detentori della “proprietà” della declinazione di genere.