Premesso che mi frega una cippa dello sci agonistico e poco di più, ormai, dello sci su pista, il Piemonte e la Vialattea in particolare dovrebbero smetterla di guardare a questi grandi eventi.
Perché non hanno più sponsor importanti, perché hanno perso innumerevoli treni, perché ci sono quasi 40 anni di distanza tra i comprensori sciistici del torinese e la buona parte del resto del mondo.
E 40 anni non li recuperi più. Anche ad ingozzarti di canederli fino a scoppiare. Non è più possibile. Non sono più tempi di investimenti nel settore neve salvo non possano poggiare su basi già solide (e anche con quella premessa potrebbero rivelarsi a perdere sin dal medio termine).
Se proprio vogliono inseguire il richiamo agonistico possono, con umiltà, pensare a singole competizioni del circuito di CdM: e già sarebbe un successo da leccarsi… le orecchie!
Per concludere, che dire? In mancanza dei canederli che si strafochino di ghinefle (personalmente mi piacciono almeno quanto i più conosciuti cugini… siamo li, le pietanze montane sono figlie delle Alpi e quindi abbastanza simili) e cerchino di fare bene quel che possono, compatibilmente con i tempi magri (prima o poi creperà anche Brasso)
Concordo in pieno con Merlino: i mei conterranei quando gli fa comodo si presentano come Vialattea per propagandare gli inesistenti 400 km di piste (e come nome e logo non sarebbe neppure male, anzi, direi piuttosto figo) dall’altra per partecipare ad un evento si presenta la sola Sestriere…. Ultimamente (due o tre anni) è saltata fuori l’Unione dei Comuni OLIMPICI[emoji849] mecojoni! Parliamo di un qualcosa capitato ere geologiche fa! Intanto non abbiamo neppure più lo stagionale[emoji1787]
Ròba da mat