Ti ringrazio della risposta, ma non sei obbligato a rispondere se sei stanco di parlarne. Il nostro sport sta morendo e non mi pare normale che si debba chiudere qui il discorso, ci si puo sentire stanchi e stressati, ma qualcuno deve portare avanti la questione se non vogliamo darla vinta a chi odia lo sci. Non si tratta di complotti (siamo troppo abituati a usare superficialmente questo termine che lo vediamo addosso a tutti quelli che aprono riflessioni) ma credo di una ideologia ipocrita di puerile ecologismo che vede nello sci uno sport devastante, sono coloro che prendono il capro espiatorio che rappresenti l'icone del consumismo, i petulanti demenziali della decrescita felice. Le situazioni che creano assembramento non si creano anche nelle località balneari? Certo che si, ma quelle sono vacanze "proletarie". D'altra parte io trovo anche una certa coerenza nel tentativo di rendere elitarie attività che fino a ieri erano appannaggio di tutti: le auto ad esempio: con l'elettrico l'auto di basso costo sparirà e il veicolo personale diventerà un lusso per soli ricchi, cosi lo sci: si taglia la massa e lo si rende possibile solo ai ricchi. Possono essere visioni contrastanti, ma fanno parte di una logica che ancora stentiamo a vedere nella sua interezza
la prima differenza è che le vacanze proletarie-marittime avvengono in un periodo stagionale meno favorevole al covid che come ben sai da bravo virus influenzale predilige la stagione fredda,motivo percui il grado di rischio è valutato diversamente a fronte di un rallentamento naturale del virus (la stagione invernale viene ritenuta quella più pericolosa e da disciplinare in modo più stringente rispetto a quella estiva)
Secondo aspetto dato che la partenza del virus è fissata convenzionalmente alla partenza dell'autunno nella consecutio temporis la stagione estiva viene dopo chiusure che dall'autunno arrivano fino a primavera inoltrata percui a suddette chiusure segue la riapertura estiva per dare respiro alla popolazione
Terzo aspetto gli sciatori sono una parte di popolazione esigua mentre i marittimi sono la stragrande maggioranza e quindi la massa più numerosa ha più riguardo.
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Forse mi sono spiegato male.
Non è un nord CONTRO SUD ma semplicemente una diversa visione-media tra popolo del nord e del sud.
In svizzera i dirigenti politici saranno sportivi o almeno sapranno cosa è lo sci. Per questo lo sci è stata una priorità.
In italia i dirigenti poilitici, tranne mosche bianche, lo sci lo hanno visto forse in televisione nei film con de sica. Per loro la priorità è no fermare gli stadi ed i centri commerciali.
Se al governo ci fossero stati 16 persone sparse tra VDA, Sestriere, TAA, Belluno, Abruzzo e Friuli tenere aperto e funzionale lo sci sarebbe stata una priorità, mentre non avrebbero battuto ciglia a chiudere stadi e centri commerciali.
Si capisce anche questa confidenza hanno con la scuola avendola tenuta chiusa.
Al governo abbiamo democraticamente mandato gente che ha interessi della popolazione gialla non di quella blu. Con Conte era così.
La Democrazia che va accettata sia nel 2018 che, e soprattutto, nelle prossime elezioni.
posto che alla fine si sono fermati anche gli stadi e che i centri commerciali sono localizzati soprattutto dove l'elettorato di riferimento non è quello giallo..percui non si può dire rientrino nella visione degli uomini del sud dato che le autorizzazioni all'apertura sono comunali in genere..percui vien da dire l'opposto..confrontiamo il dati di pil..sci 10-12 miliardi di euro annuo ,il pil dei centri commerciali è di 140 miliardi di cui il grosso non generato a sud.. ecco dire che la priorità di mantenere aperti i centri commerciali è visione da uomini del sud è un falso..è una priorità economica ed occupazionale di tutti e visti i dati soprattutto del nord
Alcuni numeri chiave per capire in modo quasi intuitivo l'importanza socio-economica dei centri commerciali in Italia:
- quasi 30 miliardi di euro il valore complessivo del gettito fiscale (quanto producono i centri commerciali a favore dell’Erario)
- 587.000 (il 29,6% dell’occupazione nel settore commercio) gli addetti che costituiscono la forza lavoro diretta (i totali salgono a 783.000se includiamo occupazione indiretta e indotto)
- il fatturato diretto 71,6 miliardi che arriva a quasi 140 miliardi di euro sommando l’impatto indiretto e l’indotto
Lo sci tra occupazioni diretta ed indotto arriva 120000 persone per un fatturato dieci volte minore,parliamo di rapporti pil/occupati nei due settori che differiscono di diversi ordini di grandezze,percui per il grande commercio si è scelta la non chiusura,per lo sci la chiusura preventiva e lo strumento seppur tardivo del ristoro
https://www.confcommercio.it/-/il-c...mento-discount-e-media-e-grande-distribuzione
Tab. 1 - Densità della superficie di vendita per tipologia distributiva - 2011
(mq. x 100 abitanti)
| totale | di piccolo dettaglio+ambulante | di gd (*) |
Piemonte | 90,9 | 49,7 | 41,2 |
Valle d'Aosta | 132,0 | 66,0 | 65,9 |
Lombardia | 83,7 | 39,1 | 44,5 |
Liguria | 83,7 | 55,5 | 28,2 |
Veneto | 93,0 | 45,8 | 47,2 |
Trentino Alto Adige | 92,8 | 49,0 | 43,9 |
Friuli Venezia Giulia | 100,1 | 43,3 | 56,8 |
Emilia-Romagna | 83,6 | 46,1 | 37,6 |
Toscana | 87,4 | 54,3 | 33,1 |
Umbria | 114,5 | 61,0 | 53,6 |
Marche | 98,3 | 56,3 | 42,0 |
Lazio | 74,4 | 52,2 | 22,2 |
Abruzzo | 99,3 | 63,1 | 36,3 |
Molise | 89,7 | 67,2 | 22,6 |
Campania | 87,6 | 69,6 | 18,1 |
Puglia | 95,3 | 67,6 | 27,8 |
Basilicata | 89,9 | 68,5 | 21,4 |
Calabria | 99,8 | 73,1 | 26,7 |
Sicilia | 80,5 | 56,4 | 24,1 |
Sardegna | 106,9 | 69,0 | 37,9 |
Nord-ovest | 86,0 | 43,9 | 42,1 |
Nord-est | 90,2 | 45,9 | 44,3 |
Centro | 84,6 | 54,1 | 30,6 |
Sud | 91,0 | 65,8 | 25,2 |
Italia | 88,3 | 53,8 | 34,4 |
(*) comprende minimercati, supermercati, iper, grandi magazzini, grandi superfici specializzate.
Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati dell'Osservatorio Nazionale del Commercio.
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Poi va aggiunto altri paesi che hanno sacrificato lo sci con la chiusura totale (francia,germania) o consentendo solo l'accesso e non sempre alla popolazione locale (austria,slovenia) non hanno direi nessuna visione politicamente da uomini del sud