WolfBerg
Well-known member
https://www.montagna.tv/178265/rete-radio-montana-siglato-accordo-con-cnsas-puglia/
per me la notizia è scoprire che esiste il cnsas Puglia
per me la notizia è scoprire che esiste il cnsas Puglia
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QUALUNQUE CHIAMATA DI EMERGENZA SULLA RETE LIBERA SI PUO' FARE SU QUALUNQUE CANALE. E CHI ASCOLTA E' TENUTO A RACCOGLIERLA.Comunque anche se non sei iscritto, se hai bisogno di aiuto , la chiamata sul canale 8-16 la puoi fare, identificativo a parte.
Non è il caso di urlare. Mi pare di aver detto la stessa cosa . Il canale 8.16 è dedicato a ciò. Quindi, se devo fare una chiamata d'emergenza, per prima cosa, provo a farla li , iscritto o menoQUALUNQUE CHIAMATA DI EMERGENZA SULLA RETE LIBERA SI PUO' FARE SU QUALUNQUE CANALE. E CHI ASCOLTA E' TENUTO A RACCOGLIERLA.
Una domanda: da più di un anno, chi pratica Volo Libero in Dolomiti (quindi province di BL, BZ, TN), ha tra gli obblighi di tenere una PMR sintonizzata sull'8-16. Si veda questo link della Federazione Italiana Volo Libero:... anche perché meglio trovare qualcuno sull'8-16, che molto probabilmente sa perché siamo lì e quali potrebbero essere le problematiche, rispetto ad un canale qualsiasi dove potrebbe rispondere un operaio che sta lavorando e pensa che sia uno scherzo, oppure ti rispondono due ragazzini con una pernacchia.
La RRM è un bacino di utenti che sono su un canale specifico per scopi ben precisi.
Tornando al discorso del perché iscriversi, faccio copia/incolla di un nostro post:
Identificativi Radio: perché è preferibile iscriversi?
In vari commenti su Facebook e su YouTube, molti si domandano perché iscriversi, anziché utilizzare il CANALE 8-16 senza aver aderito alla RRM. Cercheremo di spiegarvi il perché in poche righe.
1) Anche se i nostri non sono nominativi radio riconosciuti dalla Legge, essi permettono di risalire ai dati anagrafici della persona che ha richiesto aiuto; tramite delle procedure riservate, gli enti che hanno accesso al nostro database potranno verificare se a chiedere soccorso è il reale assegnatario dell'identificativo utilizzato, e quindi valutare se la richiesta di aiuto sia veritiera o uno scherzo.
2) Si evita quindi di fornire via radio, su frequenza pubblica, dati personali e sensibili, che potrebbero poi essere riutilizzati da malintenzionati.
3) Oltre ai dati anagrafici, l'identificativo permette di risalire all'eventuale percorso seguito dal malcapitato (se pubblicato), ma soprattutto reperire i numeri di parenti o amici che conoscono allergie, malattie e abitudini del richiedente soccorso.
4) Iscriversi significa ottenere l'accesso a RERAMONET, portale che permette di pubblicare le proprie attività... Pubblicando le attività, i soccorritori che avessero bisogno di qualcuno in zona che facesse da "ponte umano", potranno contattarti telefonicamente e richiederti, ad esempio, di tentare il contatto radio con una persona che non riescono a rintracciare.
5) Infine, esso permette di farsi riconoscere dagli altri utenti come persona che sicuramente è su quel canale radio per finalità ben precise, cosa che, in una situazione di emergenza, migliorerà lo stato d'animo della persona in difficoltà, che saprà che il corrispondente che ha risposto alla richiesta di aiuto è consapevole di quello che deve fare.
L'iscrizione è gratuita e lo sarà per sempre. Vi aspettiamo!
Certo che ne siamo a conoscenza! C'era stata infatti una sinergia tra noi e la commissione Sicurezza della FIVL. Inoltre stiamo lavorando (intendo come Gruppo di Lavoro della RRM) per un protocollo col Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di Trento.Una domanda: da più di un anno, chi pratica Volo Libero in Dolomiti (quindi province di BL, BZ, TN), ha tra gli obblighi di tenere una PMR sintonizzata sull'8-16. Si veda questo link della Federazione Italiana Volo Libero:
Regole per il volo sulle Dolomiti da settembre 2020 - Fivl
Quest'anno per volare nell'area trentina delle Dolomiti serve:www.fivl.it
ReteRadioMontana è a conoscenza di questo fatto? Com'è organizzata per gestire eventuali comunicazioni d'emergenza di sportivi di qualsiasi nazionalità che frequentano l'area? Chi pratica parapendio non è che pensa di iscriversi su RRM per comunicare un itinerario, e non può provvedere al "Lascia detto dove vai""; si gira dove portano le correnti, fatto salvo il punto di decollo e l'atterraggio pianificato.
Durante il volo si consiglia una seconda PMR per tenersi in contatto con amici tramite altro canale.
Faccio un esempio: decollo dalla stazione a monte di Col Rodella in Val di Fassa (TN), atterraggio previsto a Campitello. La giornata favorevole permette di toccare la vetta della Marmolada, per poi riprendere il volo in direzione di Arabba (BL), piuttosto che del Gruppo del Sella, Santa Cristina in Val Gardena (BZ). Nell'eventualità di un inconveniente di volo, ad esempio un atterraggio imprevisto lungo il tragitto, dovuto a situazione meteo mutata, in una zona dove non vi è copertura telefonica, come ci si aspetta comportarsi il pilota (straniero?) nei confronti di membri della RRM in ascolto? E viceversa, come dovrebbero operare i membri di RRM a seguito di una comunicazione sul canale 8-16 da parte del pilota che prova a mettersi in contatto con i soccorsi in ascolto sulla frequenza d'emergenza?
In linea di massima, quei 5 punti a favore dell'iscrizione sopra elencati sarebbero tutti legittimi. Però mi chiedo, se io da membro RRM rilancio un appello da parte un tizio qualsiasi che sento, chiamo l'Aiut Alpin per il soccorso, esce l'elicottero ma non trova il pilota perché lui, incolume, si sposta quanto basta e riesce a chiamare gli amici per farsi recuperare, senza più comunicare con me della risoluzione della sua situazione di emergenza. Potrei forse io, in quanto attore della chiamata di soccorso, essere ritenuto responsabile ed imputabile per gli eventuali costi associati alla chiamata? Non è una situazione così infrequente...
Soccorsi in montagna, chi paga per l’elicottero? Fino a 140 euro al minuto per chi procura un allarme ingiustificato
TRENTO. Uno dei casi più eclatanti aveva coinvolto una coppia di alpinisti spagnoli che, dopo essere stata soccorsa una prima volta, aveva rifiutato per ben due volte l’intervento dell’elisoccorso nonostante si trovassero in difficoltà durante l’ascesa della via Cassin sulle Tre Cime di...www.ildolomiti.it
Attendo curioso la risposta.
Grazie della risposta e del chiarimento. Non avendo visto tra gli accordi con il CNSAS di Veneto e Trentino e il BRD Südtirol-CNSAS, mi son sorti i dubbi che ho esposto.Certo che ne siamo a conoscenza! C'era stata infatti una sinergia tra noi e la commissione Sicurezza della FIVL. Inoltre stiamo lavorando (intendo come Gruppo di Lavoro della RRM per un protocollo col Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di Trento).
No, provvedo a chiamare i soccorsi... cosa già fatta tra l'altro una ventina d'anni fa, in fuoripista sullo Sciliar.Se tu cammini lungo un sentiero e una persona non si muove e afferma di non essere in grado di allertare il 112, tu che fai? Non lo chiami tu per paura che poi sei tu a dover pagare eventuali spese?
Il principio è un po' lo stesso... Ma posso capire l'eventuale ansia.
Ecco, in caso sia io l'infortunato, identificarmi come utente RRM non è affatto un problema, anzi è un incentivo ad aderire e partecipare attivamente.Se qualcuno poi riesce a recuperarti, proverai tu stesso a chiamare il 112 e a dire "è tutto ok. avevo chiamato io prima via radio, ma ho risolto. ECHO 1234 mi aveva risposto ed è stato lui a chiamare il 112, mentre io sono ECHO 5678.". È giusto un esempio, ma lo stesso può capitare quando tu stesso chiami il 112, poi risolvi, ma dove ti trovi non hai campo per informare il 112 che hai risolto.
Per quanto riguarda il sistema "Lascia detto dove vai", ti assicuro che abbiamo molti iscritti che fanno volo libero. Semplicemente indicheranno come punto di partenza il punto di decollo. Possono farlo anche il giorno prima, indicando data/ora e il predetto punto selezionandolo su mappa. Operazione che richiede meno di un minuto.