Beato te che hai queste convinzioni. Cerca nel web chi erano i due alpinisti che sono stati travolti da un valanga sul Gran Zebrù a fine settembre/ottobre. La patacca non garantisce nulla, ma proprio nulla. Frequento la montagna da decadi e ho la fortuna di conoscerne molte di guide, e alcune mi chiamano per scalare o sciare nel loro tempo libero, preparazione alta, si certo ma quasi tutti hanno i loro scheletri nell'armadio... Quindi fidarsi è bene, tanto più quanto meno esperto sei, ma parlare di garanzie non è proprio il caso.
Tornando in argomento, il concetto intollerabile di "vai a fare scialpinismo solo con la guida" è che crea un precedente di garantismo in nome della sicurezza che potrebbe estendersi a domino in molte altre attività percepite come "rischiose" dalla maggioranza.
Ma stiamo scherzando? Cioè io posso fare scialpinismo, sci fuoripista, tuffi, nuoto, correre in montagna, down hill, kite o wind surf, solo se pago un esperto? In nome della sicurezza? Quindi le uniche cose che posso fare senza accompagnatore sono pagare le tasse e intrupparmi nei centri commerciali?
Ma stiamo scherzando?
La giustificazione "siccome c'è COVID e il soccorso alpino/sistema sanitario/forze dell'ordine costano e hanno altro da fare, allora ti proibisco di andare a metterti in situazioni di rischio", regge perchè la maggior parte della popolazione, che evidentemente non pratica scialpinismo, accetta l'ordinanza perchè non tocca il proprio giardino e non riflette sulle possibili ripercussioni. E forse questo è addirittura più pericoloso dell'ordinanza stessa...
Però forse sto levando gli scudi in anticipo e gli intenti del legislatore erano di concedere maggior libertà di movimento... mah forse era meglio se continuava a vietare e basta. In veneto si dice "pezo el tacon del sbrego".
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