nickampinter
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E che palle che siete..cmq tornando al topic io credo che riapriranno dopo la befana ( periodo tipicamente con poca gente) per decidere poi cosa fare a febbraio
Se la Germania, che ha numeri di un ordine di grandezza migliori dei nostri, e che ha mantenuto un efficiente sistema sanitario sul territorio, con una spesa sanitaria pro capite doppia di quella italiana, decide di chiudere, che caspita continuiamo noi a lamentarci? Per i piagnistei contro il gov italiano e Conde brutto a cattivo, rivolgersi altrove.Vacanze sugli sci
Merkel appoggia la proposta di Giuseppe Conte di congelare le vacanze sulle nevi fino al 10 gennaio. I viaggi in generale "se non necessari, dovranno essere evitati, anche all'estero e tra l'altro in riferimento alla stagione sciistica". Il governo si impegna a trovare soluzioni coordinate al livello europeo. E intanto gli alberghi restano vietati in tutto il Paese ai turisti.
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Non ci fanno andare a sciare ma vogliono riaprire le scuole... andiamo bene!
Pullman e treni pieni zeppi di persone...
Ragazzi (asintomatici) che si mescolano e poi tornano a casa mandando i genitori in intensiva e i nonni al creatore!
https://www.repubblica.it/esteri/20...ro-275842812/?ref=RHTP-BH-I274746038-P7-S5-T1
Se la Germania, che ha numeri di un ordine di grandezza migliori dei nostri, e che ha mantenuto un efficiente sistema sanitario sul territorio, con una spesa sanitaria pro capite doppia di quella italiana, decide di chiudere, che caspita continuiamo noi a lamentarci? Per i piagnistei contro il gov italiano e Conde brutto a cattivo, rivolgersi altrove.
scio (meglio di come cammino) da quando ho 3 anni. Ho fatto sci club dai 12 ai 16 anni (poi la scuola ahime, mi ha imposto uno stop). Ora ne ho più di 40. Pratico telemark in fuori pista. Scio circa 30 giorni a stagione. Faccio sci alpinismo.
Questo per dire che per me lo sci è una parte essenziale della vita.
Detto questo mi chiedo come si faccia a paragonare l'importanza di riaprire le scuole e garantire la formazione dei ragazzi, con un'attività ludica (non parlo delle ragioni degli operatori economici che sono legittime e vanno tutelate), per degli appassionati.
Siamo veramente diventati così egoisti, come società, da non capire quali sono le priorità di una comunità e da posporle ai nostri desideri personali?
Spero di riuscire a mettere gli sci ai piedi il prima possibile, ma questo verrà sempre in secondo piano alla tutela degli altri dal punto di vista della salute.
Hai ragione, ma, credo, che il senso di quell' intervento non fosse " egoistico " ma che volesse intendere che la riapertura delle scuole è probabilmente più rischiosa di quella degli impianti sciistici, se ben ricordo ho letto che le scuole movimentano 8 milioni di persone, che escono di casa, prendono i mezzi pubblici o gli scuolabus, si accalcano all' ingresso delle scuole ed all' uscita e cosi via. Sembra quindi un controsenso aprire le scuole e non consentire di sciare, così come lo è riaprire i centri commerciali, i negozi ed altre attività, l' ho già scritto, la mia paura è che le concessioni che faranno a dicembre faranno riaumentare i contagi provocando l' annunciata terza ondata.
Negare la realtà non trasforma la realtà. La Germania che chiude gli impianti si porta appresso Francia e Italia, senza permettere ai propri cittadini di andare a sciare altrove. A quel punto l’Austria e la Svizzera possono pure continuare a tenere aperto, solo per il turismo interno o al massimo forse solo per qualche ricco oligarca dell’est.la germania che chiude gli impianti scistici è come se la VDA, TAA e Piemonte chiudessero le spiagge in estate. perdita di PIL pari a zero.
scio (meglio di come cammino) da quando ho 3 anni. Ho fatto sci club dai 12 ai 16 anni (poi la scuola ahime, mi ha imposto uno stop). Ora ne ho più di 40. Pratico telemark in fuori pista. Scio circa 30 giorni a stagione. Faccio sci alpinismo.
Questo per dire che per me lo sci è una parte essenziale della vita.
Detto questo mi chiedo come si faccia a paragonare l'importanza di riaprire le scuole e garantire la formazione dei ragazzi, con un'attività ludica (non parlo delle ragioni degli operatori economici che sono legittime e vanno tutelate), per degli appassionati.
Siamo veramente diventati così egoisti, come società, da non capire quali sono le priorità di una comunità e da posporle ai nostri desideri personali?
Spero di riuscire a mettere gli sci ai piedi il prima possibile, ma questo verrà sempre in secondo piano alla tutela degli altri dal punto di vista della salute.
Capisco quello che dici, ma non non trovo che sia un controsenso (non intendevo dare dell'egoista a nessuno, vedevo un ragionamento egoista)
Come Stato posso accettare un rischio, che può portare a n. contagi, se questo serve in prospettiva alla società per la formazione dei giovani.
Non accetterei invece alcun rischio, e quindi 0 contagi, per consentire lo svago della gente (salvo il ragionamento sull'economia della montagna, che deve essere gestita).
Purtroppo fino a quando, dal punto di vista sanitario, non vedremo la luce in fondo al tunnel sarà sempre un altalena di aperture e chiusure e quindi credo sia non solo legittimo, ma necessario, dare delle priorità (tra queste non rientrano i centri commerciali, preferirei tutelare, se possibile i negozi di vicinato).