Groomers

Per me, la grande differenza è nella mentalità. Avendo sciato in USA e Canada con locals di livello posso confermare che l'approccio medio è molto diverso. Molto più aperto, flessibile, vario.
Anche tra professionisti del settore. Visto dal vero cose impressionati sia in freeride che suprattutto tra le gobbe. Specialemtne per quest'ultime, francamente mai visto nulla del genere qui da noi (competizioni a parte).
O forse è anche il mood generale (relax) di chi sta sulla west coast (ho sciato solo tra BC, Oregon, WA).

Ovviamente la mia esperienza non vuole essere "campionaria" dello sci del nord America, ma una semlice testimonianza.

se volete un ulteriore testimonianza della mentalità americana dello sci (qui sarebbe da mettere un asterisco bello grosso sulla Shiffrin) dall'agonismo al freeride, ascoltate il podcast di blister con Travis Ganong (ottavo quest'anno a Bormio, quindi mica bambo). La mentalità è quasi imbarazzante quanto è semplice, in poche parole: lo sci è una cosa sola. Che siano moguls o discesa libera per loro è la stessa roba. Questo si traduce in sci club e scuole sci che sono costruite su questo, non sul rompere le scatole ad atleti e clienti con sempre le stesse cose ripetute a pappagallo.

Vi racconto anche di una cosa a cui ho assistito io. Quando due anni fa avevano annullato la seconda prova della libera sulla Stelvio perchè aveva nevicato tutta la notte, quel giorno giravano per le piste e non gli americani i canadesi e pochi europei con sci larghi a divertirsi!

Sinceramente penso che anche in Italia sta lentamente prendendo piede questo cambio di paradigma e ci stiamo avvicinando agli americani (anche se noi ahimè stiamo prima passando dalla moda:"metto gli sci larghi perchè fa figo adesso" e stesso discorso lo scialpinismo)

(invece su Marcus ,mi pareva fosse un articolo di Powder, dove raccontavano che un suo compare di "scampagnate" in pista e specialmente fuori pista a tentare backflip era un certo Ted Ligety!)
 
se volete un ulteriore testimonianza della mentalità americana dello sci (qui sarebbe da mettere un asterisco bello grosso sulla Shiffrin) dall'agonismo al freeride, ascoltate il podcast di blister con Travis Ganong (ottavo quest'anno a Bormio, quindi mica bambo). La mentalità è quasi imbarazzante quanto è semplice, in poche parole: lo sci è una cosa sola. Che siano moguls o discesa libera per loro è la stessa roba. Questo si traduce in sci club e scuole sci che sono costruite su questo, non sul rompere le scatole ad atleti e clienti con sempre le stesse cose ripetute a pappagallo.

Vi racconto anche di una cosa a cui ho assistito io. Quando due anni fa avevano annullato la seconda prova della libera sulla Stelvio perchè aveva nevicato tutta la notte, quel giorno giravano per le piste e non gli americani i canadesi e pochi europei con sci larghi a divertirsi!

Sinceramente penso che anche in Italia sta lentamente prendendo piede questo cambio di paradigma e ci stiamo avvicinando agli americani (anche se noi ahimè stiamo prima passando dalla moda:"metto gli sci larghi perchè fa figo adesso" e stesso discorso lo scialpinismo)

(invece su Marcus ,mi pareva fosse un articolo di Powder, dove raccontavano che un suo compare di "scampagnate" in pista e specialmente fuori pista a tentare backflip era un certo Ted Ligety!)
verissimo in Europa si sta lentamente arrivando all'america,in francia secondo me ci sono già,però come in tutte le cose bisogna cambiare le persone.Negli sci club è vero si sta facendo molta più fresca molti meno pali,però ancora deve arrivare il giorno in cui un cliente chiederà al maestro di fare un boschetto o le gobbe.
Anche negli sci la mentalità è completamente diversa,gli allmountain non sono nati per essere 70% pista e 30% fresca ,ma il contrario difatti in america dove sono nati gli all mountain si vendono praticamente solo i 70% fresca e 30% pista.

Per quanto riguarda il rapporto con lo sport a mio parere anche se siamo il popolo dei "caciaroni" prendiamo lo sport a livello agonistico forse troppo seriamente e la didattica altrettanto , voglio dire quando vediamo gli istruttori delle altre nazioni dimostrare gli archi ogni uno scia praticamente come gli pare ,mentre noi siamo perfettamente inquadrati in un canone e tutti dico tutti dal neo maestro all'istruttore nazionale sciano allo stesso modo (con le dovute distinzioni ,ma il senso lo avete capito).
Personalmente lo sciare allo stesso modo è giusto per una questione di continuità(oltre che per mie evidenti fisime ) ovvero che alla fine ovunque vai il maestro davanti ti scia uguale. Per quanto riguarda gli esercizi è vero sono sempre quelli ,ma d'altronde anche gli errori. Però posso dire una cosa che come all'estero anche i Italia se chiedessero al maestro di portarli in fresca o tra le gobbe quello sarebbe il maestro più felice delle alpi ,perchè mi dovete trovare un maestro o aspirante tale che tra le gobbe di una pista distrutta o in fresca non si diverta come un matto( a me se mi date una pista che in cima è perfetta quasi barrata e sotto un disastro io sarei lo sciatore più felice del mondo),ma chi ti segue o meglio chi si fida a seguirti?Ripeto non sono tanto i maestri da cambiare quanto i clienti ,anche perchè di moduli in cui si fa fresca con gli sci da archi ce ne sono e ne ho visti quindi i maestri italiani sono capacissimi ,ma chi glielo chiede?
 
Andrea, scusa ma secondo me hai le idee un po'confuse HIHIHI

i miei figli hanno imparato a sciare prendendo alcune lezioni private in Francia

il primo giorno hanno fatto su e giù per il campo scuola, poi a fine lezione sono saliti col telemix e hanno fatto una pista facile con qualche escursione "fuori pista" attorno ai cannoni ai lati della pista

la seconda lezione, in chiusura li ha portati in un piccolo boschetto per provare l'ebbrezza di scendere tra gli alberi e così via

è il maestro che deve proporre un metodo, mica è l'allievo che chiede che moduli fare...

e comunque a sauze d'oulx in Italia, a parte la scuola freesauze che sono specializzati proprio in quello, maestri coi bimbetti nei sottoseggiovia facili ne vedi a frotte... è il maestro che deve proporre a parere mio
 
Andrea, scusa ma secondo me hai le idee un po'confuse HIHIHI

i miei figli hanno imparato a sciare prendendo alcune lezioni private in Francia

il primo giorno hanno fatto su e giù per il campo scuola, poi a fine lezione sono saliti col telemix e hanno fatto una pista facile con qualche escursione "fuori pista" attorno ai cannoni ai lati della pista

la seconda lezione, in chiusura li ha portati in un piccolo boschetto per provare l'ebbrezza di scendere tra gli alberi e così via

è il maestro che deve proporre un metodo, mica è l'allievo che chiede che moduli fare...

e comunque a sauze d'oulx in Italia, a parte la scuola freesauze che sono specializzati proprio in quello, maestri coi bimbetti nei sottoseggiovia facili ne vedi a frotte... è il maestro che deve proporre a parere mio
Si ma con i bambini è ovvio che sia il maestro a decidere ,ma con l'adulto è un poco diverso ,almeno credo,sbaglio?
 

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Andrea, scusa ma secondo me hai le idee un po'confuse HIHIHI

i miei figli hanno imparato a sciare prendendo alcune lezioni private in Francia

il primo giorno hanno fatto su e giù per il campo scuola, poi a fine lezione sono saliti col telemix e hanno fatto una pista facile con qualche escursione "fuori pista" attorno ai cannoni ai lati della pista

la seconda lezione, in chiusura li ha portati in un piccolo boschetto per provare l'ebbrezza di scendere tra gli alberi e così via

è il maestro che deve proporre un metodo, mica è l'allievo che chiede che moduli fare...

e comunque a sauze d'oulx in Italia, a parte la scuola freesauze che sono specializzati proprio in quello, maestri coi bimbetti nei sottoseggiovia facili ne vedi a frotte... è il maestro che deve proporre a parere mio

Ti correggo, perchè ci tengo molto.
Freeskisauze.
Le anime sono due degli Eydallins...
Simone, istruttore, atleta di vertical e Marco, freestyler e guida alpina.

A riprova che ha ragione Ganong, lo sci è tutto.
(e qui, aggiungo una mia cosa... e lo sci è solo una delle tante cose che si fanno in montagna)
 
Devo essere sincero: non capisco l'idiosincrasia se non addirittura il disprezzo che alle volte viene fuori verso il mondo agonistico e la scuola italiana. Probabilmente deriva da una non completa conoscenza o da messaggi arrivati solo parzialmente o da esperienze, queste si, fatte con professionisti (maestri, allenatori, etc.) poco comunicativi.
Sapeste quante volte abbiamo portato in fuoripista i ragazzini dello sciclub invece di tracciare, quante volte gli facevamo mettere gli sci da sl per portarli in fresca (si, con gli sl FIS, avete capito bene, perché per fare i boschetti è meglio uno sci corto e maneggevole e a farlo galleggiare ci pensa chi ci sta sopra), quante altre volte abbiamo dovuto, invece, depistare i genitori sul fatto che non si facevano pali per portarli, invece, a fare sensibilitÃ*.
Quante altre volte noi adulti stessi, maestri, allenatori, masteroni e quant'altro ci siamo ritrovati a fare grandi sciate in fuoripista, gobbe, insomma dovunque, per il solo gusto di divertirci, e non potete nemmeno immaginare come il ventenne appena diventato maestro riuscisse a scendere in un metro e più di fresca con un gs fis da 190.
Abbiamo un modo diverso di sciare, come faceva notare andreaski, gli americani a cui piacciono un casino le gobbe ,così come i francesi, fanno il cortoraggio in assorbimento, noi no, lo facciamo in maniera leggermente diversa, ma non è che siamo degli impediti e loro i fenomeni.
Certo, tra i miei amici c'è chi ha fatto gare anche ad alto livello (qualche apparizione in cdm, o ha fatto CE oppure cdm di freestyle) e la cosa che li accomuna è solo una: la gioia di potersi fare una sciata in qualsiasi condizione, farsi due curve come si deve liberi da pensieri. Ma chi ha fatto freestyle ha dovuto, questo si, andare in Francia a specializzarsi.
I maestri non vanno in fresca?
Bene, Courmayeur anni 90. Dopo una bella nevicata, eravamo in due ad aver prenotato una lezione individuale, dove credete che abbiamo sciato? In tutti i boschetti, al punto che quasi quasi era il maestro a volerci prenotare per la nevicata successiva:D
E quei ragazzi del video arrivano dall'agonismo, ne hanno fatto tanto, sono ottimi sciatori ma sempre agonismo hanno fatto. Te ne accorgi da come passano vicino ai cartelli con scritto "slow".
Gli sci senza piastra? Ma se nel mio piccolo quando mi allenavo facevo ogni tanto i pali con il Bandit, ma di che vogliamo parlare?
Baci e abbracci, vado a operare un'urgenza, a dopo
 
PAROLE SACROSANTE

Aggiungo una piccolissima cosa : se il maestro non ti porta in fresca ci sono infiniti motivi primo fra tutti che il maestro di sci nasce per correggerti in pista quindi se non gli dici i tuoi obbiettivi lui di default ti corregge e ti fa fare gli esercizi,anche perchè di errori se ne faranno sempre maestri e istruttori compresi,quindi ti corregge lì,se invece gli spieghi che vuoi aprire i tuoi orizzonti allora cambia programma e si butta in fresca finalmente divertendosi(non pensate che far fare esercizi sia così divertente,parola di amici maestri),perchè qua si parla tanto della bravura e comprensione del maestro,ma se non gli spiegano i propri obbiettivi non è che legge la mente.

Poi tra la fresca e un gigante con le vasche di mezzo metro non trovo sta grande differenza HIHIHI(se non che nel secondo se cadi è duro e ti sfrantumi e nel primo se gira male becchi una valanga)
 
Ultima modifica:
Io vedo due approcci al proprio miglioramento, ma il primo é largamente preponderante. Io ho il secondo invece.

Il primo é " faccio curvette e pian piano provo ad allargare cercando di fare curve piú veloci fino a quando capisco che non riesco ad andare più forte e non riesco piú a condurre".

Il secondo é"faccio curvoni e pian piano provo a stringere fino a quando capisco che non riesco a fare curve condotte piú strette senza derapare pesantemente".

Ovviamente bisogna saper controllarsi e non rischiare.

Gli amici amanti dello stile perfetto dei maestri mi dicono "non curvi", cosa che contesto. Peró mi diverto molto. E scio meglio e mi diverto molto di piú con i k2 pinnacle 95 che con gli stockli da slalom
 
concordo e aggiungo, ho lavorato parecchio a fianco di maestri di diversa formazione, e da fotografo hai quello sguardo dall’esterno, magari meno didattico e piú focalizzato sul gesto e lo stile...
secondo me chi viene dall’ambiente agonistico é portato a sciare e insegnare in modo piú focalizzato sul gesto, la precisione, e sopratutto l’efficienza della sciata, al contrario chi da ragazzino mentre altri facevano pali saltava in park e girava in fresca, e magari ha faticato di piú a passare la selezione, scia in modo diverso e approccia l’insegnamento in modo piú ludico, poi ci sono le rare vie di mezzo, quelli che andavano forte nei comitati ma saltavano due gare perché erano arrivati lunghi su un kicker, un po’ stile caston... per me, sono i maestri migliori...
e in italia Marco Eydallin é uno di questi
 
È divertente che alla base del video c’è il desiderio di convincere chi guarda che “anche sciare su piste battute è divertente” [emoji23]

Proprio un altro mondo di concezione dello sci.

Infatti quello che in Italia si chiama “la pratica dello sci” e “la scuola italiana” loro la definiscono roba da “ski racers”... insomma una minoranza invasata di competitività.
 
Devo essere sincero: non capisco l'idiosincrasia se non addirittura il disprezzo che alle volte viene fuori verso il mondo agonistico e la scuola italiana. Probabilmente deriva da una non completa conoscenza o da messaggi arrivati solo parzialmente o da esperienze, queste si, fatte con professionisti (maestri, allenatori, etc.) poco comunicativi.
Sapeste quante volte abbiamo portato in fuoripista i ragazzini dello sciclub invece di tracciare, quante volte gli facevamo mettere gli sci da sl per portarli in fresca (si, con gli sl FIS, avete capito bene, perché per fare i boschetti è meglio uno sci corto e maneggevole e a farlo galleggiare ci pensa chi ci sta sopra), quante altre volte abbiamo dovuto, invece, depistare i genitori sul fatto che non si facevano pali per portarli, invece, a fare sensibilitÃ*.
Quante altre volte noi adulti stessi, maestri, allenatori, masteroni e quant'altro ci siamo ritrovati a fare grandi sciate in fuoripista, gobbe, insomma dovunque, per il solo gusto di divertirci, e non potete nemmeno immaginare come il ventenne appena diventato maestro riuscisse a scendere in un metro e più di fresca con un gs fis da 190.
Abbiamo un modo diverso di sciare, come faceva notare andreaski, gli americani a cui piacciono un casino le gobbe ,così come i francesi, fanno il cortoraggio in assorbimento, noi no, lo facciamo in maniera leggermente diversa, ma non è che siamo degli impediti e loro i fenomeni.
Certo, tra i miei amici c'è chi ha fatto gare anche ad alto livello (qualche apparizione in cdm, o ha fatto CE oppure cdm di freestyle) e la cosa che li accomuna è solo una: la gioia di potersi fare una sciata in qualsiasi condizione, farsi due curve come si deve liberi da pensieri. Ma chi ha fatto freestyle ha dovuto, questo si, andare in Francia a specializzarsi.
I maestri non vanno in fresca?
Bene, Courmayeur anni 90. Dopo una bella nevicata, eravamo in due ad aver prenotato una lezione individuale, dove credete che abbiamo sciato? In tutti i boschetti, al punto che quasi quasi era il maestro a volerci prenotare per la nevicata successiva:D
E quei ragazzi del video arrivano dall'agonismo, ne hanno fatto tanto, sono ottimi sciatori ma sempre agonismo hanno fatto. Te ne accorgi da come passano vicino ai cartelli con scritto "slow".
Gli sci senza piastra? Ma se nel mio piccolo quando mi allenavo facevo ogni tanto i pali con il Bandit, ma di che vogliamo parlare?
Baci e abbracci, vado a operare un'urgenza, a dopo

ma questa escusatio non petita? HIHIHI
 
ma questa escusatio non petita? HIHIHI

Bhe in realtà Giò rispondeva al fatto che con questo post si è pian piano deviati alla critica ,sempre più ricorrente ,sul fatto del race oriented della visione italiana dello sci ,che per quanto possa essere sbagliato o contorto è la base che tutti anche il ragazzo del video ha percorso.
Poi è vero che chi viene dall'agonismo è più fissato con la forma ed esecuzione ,ma anche in freestyle se non fai il trick perfetto non prendi il punto e credo che lì siano decisamente più maniaci, noi basta che ci mettiamo il meno possibile loro debbono curare tutto.
Poi alla fine quando nelle discussioni sui materiali si arriva al race non race lo stesso accade qui.
tanto come io sostengo che con lo sci da archi ci si può far tutto c'è chi dice lo stesso del fat ,anche se mi maca la nazione che si presenta all'interski con un 105 a dimostrareHIHIHI


Poi è excusatio :TTTT
 
Bhe in realtà Giò rispondeva al fatto che con questo post si è pian piano deviati alla critica ,sempre più ricorrente ,sul fatto del race oriented della visione italiana dello sci ,che per quanto possa essere sbagliato o contorto è la base che tutti anche il ragazzo del video ha percorso.
Poi è vero che chi viene dall'agonismo è più fissato con la forma ed esecuzione ,ma anche in freestyle se non fai il trick perfetto non prendi il punto e credo che lì siano decisamente più maniaci, noi basta che ci mettiamo il meno possibile loro debbono curare tutto.
Poi alla fine quando nelle discussioni sui materiali si arriva al race non race lo stesso accade qui.
tanto come io sostengo che con lo sci da archi ci si può far tutto c'è chi dice lo stesso del fat ,anche se mi maca la nazione che si presenta all'interski con un 105 a dimostrareHIHIHI


Poi è excusatio :TTTT

Sai cos’è? È che siete simpatici finché non cominciate a fare gli scienziati sui forum con quel aria da “nonni” dello sci. La pernacchia parte spontanea.
[emoji14]
 
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