"Se è porno tolgo" [cit]
7 anni fa, in questo periodo (settimana più settimana meno) arrivavo al Rifugio Gnifetti con la reflex nuova di pacco e mi accorgevo in quel momento di aver dimenticato la batteria sul comodino: questa volta me la sono ricordata!
E meno male, perché un Monte Rosa in queste condizioni esclusivamente per noi penso sia irripetibile (aggettivo, /ir·ri·pe·tì·bi·le/, destinato a non ripetersi, unico, inimitabile, eccezionale, straordinario). Eh già, perché pernottare al Rifugio Gnifetti (unico aperto al momento) in 5 cristiani (di cui 2 rifugisti) ed essere l'unica cordata a mettere piede (pardon sci e splitboard) su Punta Gnifetti (con la neve che vedrete in foto) non può che essere irripetibile.
La stagione si era concluso l'8 marzo, inutile sottolineare il perché. Tornati ad una pseudo normalità, non c'era neanche tutta questa grande voglia di tornare a sciare, complice anche una primavera piuttosto secca. Ma come ormai spesso accade, dalla primavera si passa direttamente ad un inizio d'autunno: giugno che sa più di un tardo ottobre con nevicate intense fino a bassa quota. La chat di whatsapp è calda come una teiera e la scimmia ha preso l'aspetto di un orango tango nella stagione degli accoppiamenti. E' talmente grossa che venerdì scorso parte l'ignoranza e si decide per andare a fare la Ovest del Castore da Saint Jacques con piani bellici degni del miglior stratega: "zaini da 30kg, avvicinamento in MTB ai piani di Verra, locale invernale del Guide d'Ayas, saliamo come Kilian e scendiamo come Heitz, yeeeee, spacchiamo tutto, carichi abbestia!!!", insomma, deliri di onnipotenza di questo genere, che si sarebbero trasformati sicuro in una Caporetto.
Poi per fortuna torna un po' di saggezza: si fa un giro di chiamate e scopriamo che il Rifugio Gnifetti è aperto e quindi la meta viene presto deviata ad un più classico Capanna Regina Margherita. Con un altro giro di chiamate, scopriamo anche che si può togliere un po' di dislivello sfruttando il servizio taxi Jeep che ti porta fino al Gabiet. Infine, il meteo ci fa propendere per un domenica/lunedì: su lunedì c'è qualche incertezza di peggioramento nel primo pomeriggio ma il meteo dovrebbe reggere.
Sarebbe dovuta esserci anche la fanciulla del gruppo ma purtroppo lunedì era bloccata per motivi lavorativi: penso non ci rivolgerà la parola per qualche giorno ancora
Godetevi lo spettacolo!
Giorno 1
Thomas carico come un mulo, in tutti i sensi
Il biglietto da visita è interessante: Giordani ricoperta di zucchero a velo
Thomas e Alex: i muli da soma
Si sale per il sentiero estivo 6A, incrociando qualche chiazza di neve ogni tanto
A 2800 circa, cambio di assetto: la neve ora è continua
Monterosa Freeride Paradise (versante di Gressoney)
Si sale battendo traccia, pure su ottima neve
Aquile
Ghiacciao del Lys e i due Rifugi Gnifetti e Mantova
La vista dal bagno del rifugio (Ghiacciaio del Lys)
Parete sud ovest della Piramide Vincent
Pano...
La quiete "dopo" la tempesta
Lago al termine del ghiacciaio del Lys
Tramonto esclusivo sul Monte Bianco
Ghiacciaio del Lys
Luci...
La Pianura Padana
Distanziamento sociale rispettato
Giorno 2
Le città dormono ancora all'alba
Si comincia la lunga salita in quota
Alba esclusiva sul Monte Bianco
Fatica...
Questo è uno di quelli piccoli...
Piramide Vincent
Balmanhorn e Corno Nero
Lyskamm
Zucchero a velo tutto per noi...
Al Colle del Lys
Punta Parrot
Non hanno bisogno di presentazioni...
Palazzi di ghiaccio
L'aerea Cresta Signal dalla terrazza della capanna Margherita
Rigorosamente distanziati
Al rientro al Colle del Lys
Alex e Thomas con la cresta che sale al Lyskamm
Non è stata solo salita...
Abbiamo tolto gli sci all'Horeste Hutte, 2600m, non aggiungo altro.