(Sperando) Dove RI-APRIRETE la stagione 2019/2020?

In Veneto da stasera sarà permesso per ordinanza regionale reggiungere le seconde case.
Quindi sì, se hai casa a Cortina potrei andarci.

No, non è esattamente corretto. L’ordinanza che entrerà in vigore dalle 6 di domani dice che ci si può recare presso le proprie abitazioni , baite, barche per effettuare l’ordinaria manutenzione e per effettuare i periodici controlli. Perciò se ti dovessero beccare per 3 giorni consecutivi in casa o spieghi che ti è entrato un branco di cinghiali in casa o ti becchi la sanzione. Ovviamente una volta nella seconda casa è vietato svolgere le attività fisiche consentite nel comune di residenza. Della serie Se ti brancano a fare scialpinismo ....son dolori. Ma avete letto le ordinanze?
 
No, non è esattamente corretto. L’ordinanza che entrerà in vigore dalle 6 di domani dice che ci si può recare presso le proprie abitazioni , baite, barche per effettuare l’ordinaria manutenzione e per effettuare i periodici controlli. Perciò se ti dovessero beccare per 3 giorni consecutivi in casa o spieghi che ti è entrato un branco di cinghiali in casa o ti becchi la sanzione. Ovviamente una volta nella seconda casa è vietato svolgere le attività fisiche consentite nel comune di residenza. Della serie Se ti brancano a fare scialpinismo ....son dolori. Ma avete letto le ordinanze?
Confermo,qua in Liguria puoi andare nelle seconde case solo ed esclusivamente per fare manutenzione e la sera obbligo di rientro nella propria abitazione
 
O

Io quando sento alcune esternazioni mi arrabbio e non poco. L’altro ieri era il 25 Aprile, festa della liberazione. Per quella liberazione ragazzi e ragazze di 18 anni ed anche più giovani hanno combattuto, sofferto, lasciato per mesi i loro amori ed i loro affetti.... sono morti. Mio nonno era in Calabria e con la disfatta dell’esercito come tanti si trovò solo, non era più un sottufficiale e non era nemmeno un civile e a 24 anni si fece carico dei suoi ragazzi ed in 18 mesi riuscirono a ritornare alle loro abitazioni in Lombardia chi a Varese, chi a Como. Sua moglie non seppe nulla di lui per quasi due anni. Era vivo? Era morto? ...E noi? Noi dopo 60 giorni chi più chi meno chiusi in casa che cosa facciamo? Ci lamentiamo perché non possiamo uscire? Abbiamo dispense piene , abbiamo la televisione, internet , i social, i giochi, ci alleniamo come non mai in casa ( attrezzi ginnici e pesi spariti da tutti i siti on line ) . Ma siamo seri? Forse più che lamentarci dovremmo farci un analisi di coscienza! Siamo stati abituati ad avere tutto , ad Essere perché abbiamo, ad Essere perché seguiamo mode e modelli sbagliati e così abbiamo educato i nostri figli.In una situazione così se avessimo più personale nella Protezione Civile, nelle Associazioni di Volontariato più persone disposte ad aiutare più che ad essere aiutati potremmo fare molto di più. Non sapete cosa fare? Chiamate il vostro Comune, fatevi dare il nome dell’Assessore al Volontariato e fatevi spiegare cosa potreste fare. Io nel mio piccolo l’ho fatto e lo sto facendo . I nostri ragazzi si vedono via web ogni sacrosanto giorno se vogliono, interagiscono con altri ( non è la stessa cosa ma meglio poco che niente) . Suvvia non è nulla, è solo un momento difficile e se tutti noi impariamo a fare la propria parte, rispettare le regole e non pretendere, passerà più in fretta.

mi sono sempre chiesto cosa ci fosse dietro queste storie di persone rientrate dopo due anni dalla fine della guerra.

fatico già a capire la difficoltà di non rientrare, ma indubbiamente si doveva lavorare a lungo per comprarsi il biglietto del treno per un viaggio lungo. ma 2 anni di risparmi per un biglietto del treno?

e in due anni, neanche qualche risparmio per scrivere (o far scrivere dal parroco se si era analfabeti) una lettera per la moglie?
 
Confermo,qua in Liguria puoi andare nelle seconde case solo ed esclusivamente per fare manutenzione e la sera obbligo di rientro nella propria abitazione

Ho perso i contatti, ma se facessi leggere una cosa del genere ai miei vecchi compagni di studi germanici, penso che riderebbero....


Fino a capire in realtà è proprio così.....


Ma se posso andare a casa mia a tinteggiare le finestre e a montare il gazebo, non posso dormirci? Che sono, un carcerato?

Sono follie.
 

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mi sono sempre chiesto cosa ci fosse dietro queste storie di persone rientrate dopo due anni dalla fine della guerra.

fatico già a capire la difficoltà di non rientrare, ma indubbiamente si doveva lavorare a lungo per comprarsi il biglietto del treno per un viaggio lungo. ma 2 anni di risparmi per un biglietto del treno?

e in due anni, neanche qualche risparmio per scrivere (o far scrivere dal parroco se si era analfabeti) una lettera per la moglie?

in tanti rientrarono a piedi, lavoricchiando lungo la strada per sopravvivere, considera anche che il sud venne liberato diversi mesi prima del nord e d hanno dovuto quindi aspettare, non era come fare i pendolari.
 
mi sono sempre chiesto cosa ci fosse dietro queste storie di persone rientrate dopo due anni dalla fine della guerra.

fatico già a capire la difficoltà di non rientrare, ma indubbiamente si doveva lavorare a lungo per comprarsi il biglietto del treno per un viaggio lungo. ma 2 anni di risparmi per un biglietto del treno?

e in due anni, neanche qualche risparmio per scrivere (o far scrivere dal parroco se si era analfabeti) una lettera per la moglie?

Quanti anni hai? Perché si fa fatica a capire se è una battuta di basso lignaggio oppure veramente una mancanza di cultura storica e sociale del nostro recente passato. Comunque per informazione il nonno aveva fatto le professionali, sapeva leggere e scrivere correttamente in tre lingue: italiano, francese, inglese e parlava un pochino il tedesco appreso nelle buche lungo il fronte africano. Se avevi fatto le elementari non potevi fare il corso per sottufficiale.

in tanti rientrarono a piedi, lavoricchiando lungo la strada per sopravvivere, considera anche che il sud venne liberato diversi mesi prima del nord e d hanno dovuto quindi aspettare, non era come fare i pendolari.

Esattamente, a piedi dalla Calabria alla Lombardia con un drappello di uomini che erano stati sotto di lui al fronte. Dalla Calabria, su per andare verso la Puglia attraverso la Basilicata, poi Abruzzi e Molise, Marche dove dovettero fermarsi 6 mesi cercando di sopravvivere lavoricchiando e non facendosi prendere dai tedeschi sennò li avrebbero deportati, poi sempre nelle retrovie dell’avanzata alleata...18 mesi d’inferno . Nonno partì per l’Africa che era 175 cm per 70 kg, tornò che ne pesava 48 ...mio zio che non l’aveva mai visto era confuso, mio padre lo riconobbe appena...nonna lo raccontava spesso. Quella generazione vide lo scempio della Guerra di Grecia e di Albania, la Guerra sul fronte Russo e sul Fronte Africano; nonno le fece tutte e tre.
 
Quanti anni hai? Perché si fa fatica a capire se è una battuta di basso lignaggio oppure veramente una mancanza di cultura storica e sociale del nostro recente passato.

Testata l'ha fatta ben fuori dal vaso, quindi. Che t'aspetti da uno che ama sciare in Francia?

Tornando a tuo nonno, seriamente… Devo dedurre quindi che non partecipò alla resistenza come partigiano "arruolato"?

Se ho ragione, temo che passò il dopo-guerra cornuto e mazziato. "Fascista" in quanto eroe di El Alamein, ma non abbastanza voltagabbana da rifarsi una verginità come partigiano… Come invece fecero a migliaia in quegli anni, tra cui i bei (successivamente) nomi della cultura e della società civile - nomi recentemente elencati da Vespa, Bruno.
 
mi sono sempre chiesto cosa ci fosse dietro queste storie di persone rientrate dopo due anni dalla fine della guerra.

fatico già a capire la difficoltà di non rientrare, ma indubbiamente si doveva lavorare a lungo per comprarsi il biglietto del treno per un viaggio lungo. ma 2 anni di risparmi per un biglietto del treno?

e in due anni, neanche qualche risparmio per scrivere (o far scrivere dal parroco se si era analfabeti) una lettera per la moglie?

Mio nonno torno` nel 47,prigioniero degli Inglesi in Etiopia,prima imprigionato in kenia e successivamente spedito in sud africa a lavorare...erano in 70 mila.

:PPINK
 
Testata l'ha fatta ben fuori dal vaso, quindi. Che t'aspetti da uno che ama sciare in Francia?

Tornando a tuo nonno, seriamente… Devo dedurre quindi che non partecipò alla resistenza come partigiano "arruolato"?

Se ho ragione, temo che passò il dopo-guerra cornuto e mazziato. "Fascista" in quanto eroe di El Alamein, ma non abbastanza voltagabbana da rifarsi una verginità come partigiano… Come invece fecero a migliaia in quegli anni, tra cui i bei (successivamente) nomi della cultura e della società civile - nomi recentemente elencati da Vespa, Bruno.

No, nonno non aderì mai alla lotta partigiana, dovette partire lui ostile al fascio in quanto puramente monarchico e quando giurò come sottufficiale rispettò quel giuramento sino in fondo, si fece carico di tutti gli uomini che erano sotto di lui e tutti quanti li riportò alle loro abitazioni, non combatté ad El Alamein. E nonno poteva in quanto sottufficiale specializzato se avesse voluto aderire al rinato Esercito Italiano che combatté a fianco degli alleati. In quel periodo le unità ancora operative che avevano mantenuto i ranghi furono inglobate nell’ECI o fatte prigioniere. Ma furono anche quei tantissimi i soldati, ufficiali, sottufficiali che facevano parte di unità crollate in Africa e riportati in Italia per andare a ricostituire delle nuove unità che non fecero in tempo ad essere inglobati. Questi andarono allo sbando, soprattutto la truppa; i sottufficiali , tantissimi, si fecero carico di quei ragazzi e riuscirono a portarli verso le loro zone, gli ufficiali entrarono nelle “truppe partigiane” o si misero in viaggio per cercare dì unirsi all’ECI.
 
No, nonno non aderì mai alla lotta partigiana, dovette partire lui ostile al fascio in quanto puramente monarchico e quando giurò come sottufficiale rispettò quel giuramento sino in fondo, si fece carico di tutti gli uomini che erano sotto di lui e tutti quanti li riportò alle loro abitazioni, non combatté ad El Alamein. E nonno poteva in quanto sottufficiale specializzato se avesse voluto aderire al rinato Esercito Italiano che combatté a fianco degli alleati. In quel periodo le unità ancora operative che avevano mantenuto i ranghi furono inglobate nell’ECI o fatte prigioniere. Ma furono anche quei tantissimi i soldati, ufficiali, sottufficiali che facevano parte di unità crollate in Africa e riportati in Italia per andare a ricostituire delle nuove unità che non fecero in tempo ad essere inglobati. Questi andarono allo sbando, soprattutto la truppa; i sottufficiali , tantissimi, si fecero carico di quei ragazzi e riuscirono a portarli verso le loro zone, gli ufficiali entrarono nelle “truppe partigiane” o si misero in viaggio per cercare dì unirsi all’ECI.

Onore al merito - uno dei pochi non-voltagabbana quindi… Certo come monarchico ebbe l'addizionale delusione del referendum (truccato?) a cui probabilmente non potè partecipare, vista la situazione sua e della truppa che guidava.

Purtroppo i Savoja, che cmq vantano una lunghissima e non del tutto ingloriosa storia, diedero il peggio di sé da quando ebbero l'orribile IMHO idea di creare un Italia lunga e stretta, in contrasto con Cavour, D'Azeglio, Cattaneo (fuori dai giochi) ed altri - malaugurata storia.
 
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