Bambini Sicuri Sugli Impianti

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Io da genitore ho, già da piccolissimi, inculcato il concetto che in seggiovia si può morire. Se cadi, muori. Lo sò che è un concetto drastico e un po' "cattivo", ma tutte le varie indicazioni successive sortiscono l'effetto desiderato, e non suonano come una regola data da un adulto alla quale, prima o poi, possiamo trasgredire. E non è neanche una balla o un' esagerazione.
Quindi tutto il "stare composti, reggersi alla sbarra, non voltarsi e non fare i deficienti" suonavano come regole di sopravvivenza. E per non morire bastava semplicemente seguirle.
Poi vedo troppa troppa gente, bambini e adulti, che la seggiovia la usano come fosse un sedile d'autobus. Ovvio che prima o poi qualcuno voli giù.
Sono comunque favorevole a implementare la sicurezza, l'imprevisto può sempre succedere, meglio un impianto più sicuro che sicuro e basta.
Anche se, sotto sotto, credo anche che man mano aumenti la sicurezza aumenti anche la disinvoltura della gente. Forse per certe persone sarebbe meglio avere le seggiovie all'americana, senza sbarra, forse sarebbe l'unico modo per attivare il concetto dell'attenzione a quello che si sta facendo nel loro cervello.
 
@acronimo hai parlato di impianti poco sicuri. Talmente poco sicuri che nemmeno te e i tuoi amici volete salirvi.

Siccome le parole, vivaddio, hanno ancora un significato, ti invito a spiegare cosa le renda poco sicure. Perché siamo sul filo della diffamazione con certe uscite.

Poi la sparata sui bulloni dell'auto... No guarda, non vale per l'auto né vale per un impianto a fune.

Le parole hanno significato, sempre, hai ragione, ma gli interlocutori sono sempre almeno due ... uno parla o scrive e l'altro ascolta o legge .... in un malinteso chi ha ragione?

Perdonami, forse mi sono spiegato male - innanzitutto quella sull'auto non è una sparata ma un esempio necessità di efficacia ed efficienza di progetti e di processi produttivi, sistemi di verifica e controlli sulla qualità e sicurezza dei prodotti che vengono distribuiti all'utenza o per l'utenza che ne farà l'uso, si spera migliore - credo che la stessa cosa debba accadere con gli impianti di risalita.
Visto che sei di Vipiteno probabilmente conoscerai un grosso (sono sostanzialmente in due in tutto il mondo) costruttore di impianti, con probabilità ne farai anche parte, quindi saprai benissimo che la sicurezza di un impianto non si ferma alla fune ma a tutti quei dispositivi di bordo e non che assicurano o sono atti a prevenire qualsiasi "avvenimento accidentale" che non sia il solo portare una persona da un punto A ad un punto B ma che lo garantisca in tutta sicurezza.
Premetto che non conosco la normativa e che la mia discussione voleva solo sensibilizzare e non accusare tutti quei gestori di impianti con quelle seggiovie dove l'utente è anche un bimbo/a di 3/4/5 anni e più che rischiano con un movimento maldestro di scivolare sotto la sbarra; dal mio punto di vista è un impianto non sicuro. Quello di San Domenico addirittura, sotto la sbarra, ci potrebbe passare un adulto di media statura (impianti obsoleti degli anni '70); di certo saranno impianti dove qualche ente preposto avrà rilasciato delle autorizzazioni e se autorizzati comprendo che possano lavorare - come scrivevo prima si dovrebbe verificare la normativa e capirne l'applicazione. Io sto solo constatando.
Basterebbe sensibilizzare o normare in tal senso i gestori a predisporre quei presidi, quello della foto di Testataecassa è significativo, per migliorare la sicurezza. In AltoAdige quasi tutti gli impianti ne sono dotati.

Non possiamo sempre e solo guardare a noi stessi, io faccio questo così mio figlio fa quest'altro o viceversa; usiamo uno spirito più comunitario, non tutti i genitori sono uguali e poi ci sono i bambini delle scuole sci dove spesso salgono anche da soli magari in una seggiovia a 4/6 posti con solo un adulto .... senza genitori.

Perdonami ancora se mi sono spiegato male precedentemente.
 
IMHO, l'ennesimo tassello che porterà alla fine dello sci per eccesso di responsabilità civile e penale del gestore.
Cominciamo dalle reti protettive perchè se vado a 100km/h ho "diritto" ad essere protetto e rimbalzato, uscendone possibilmente incolume, neanche una distorsione, altrimenti il gestore va in grane con risarcimenti miliardari.
Continuiamo con il "diritto" di violare le disposizioni regolamentari e di legge che non permettono discesa o risalita a pista chiusa. Se per caso mi schianto contro il mezzo battipista, è colpa del povero gattista e per esteso della società impiantistica, perché dovevano transennare l'area.
E infine terminiamo con le seggiovie perché - diamine - come sopra si era detto, ai nostri tempi te ne stavi duro e attaccato alla barra, oggi invece
è la prosecuzione della sessione di frizzi, lazzi e cachinni.
Per quest'ultimo caso, si potrebbe risolvere parzialmente imponendo il limite di altezza a 1:60 cm, e festa finita.
 
Per fortuna ti é venuto il dubbio di star spiegando anatomia ad un chirurgo ma comunque non sei riuscito a trattenerti..

Riassumo cosí:
Gli impianti sono soggetti a manutenzioni, ispezioni e revisioni periodiche e a collaudo annuale.

I rapporti di prova sono vidimati dal direttore di esercizio che, obbligatoriamente, deve essere un ingegnere (basta un perito solo per le sciovie).

In sede di collaudo l'ente "istituzionale" di controllo, l'USTIF in Italia, l'Ufficio Provinciale impianti a fune in Alto Adige, in Trentino e in Val d'Aosta, verificano i report delle ispezioni/manutenzioni/revisioni, verificano le condizioni dell'impianto e rilasciano (o ritirano) il permesso di operare come trasporto pubblico.

Gli impianti aperti al pubblico sono conformi e sicuri. NON CI SI SCAPPA.

L'ente di sorveglianza ha l'autoritá di revocare il permesso (e far chiudere l'impianto) in ogni momento. Ma non solo di quell'impianto specifico, ma di tutti gli impianti che condividono un componente/una scelta progettuale nel territorio europeo.

Quindi é un po' ingenuo immaginare che sia possibile continuare a operare dopo un incidente "caduta" se la stessa fosse conseguenza di un impianto non a norma.

Hai giustamente corretto con svariati "secondo me" un intervento che suonava come una constatazione assoluta.

Qualcuno si stará chiedendo: c'é un vuoto normativo forse?

Io ho una mia opinione, che deriva dalla mia esperienza. Secondo me, no.

E nell'ottica della protezione dei passeggeri, considerando anche la severitá dell'ambiente in cui operano, gli impianti a fune son molto piú sicuri di aerei/treni/tram/bus... Senza contare l'auto, ignobilmente MOLTO piú pericolsa, su cui fate montare quotidianamente i pargoli.


Solo uno spunto: una linea gialla tracciata a terra é l'unica protezione dal venir arrotati da un merci che viaggia a 70km/h


*
 
in Francia molti comprensori hanno montato questi che offrono a parer mio una buona protezione, e per gli adulti non sono assolutamente scomodi: nemmeno te ne accorgi!

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In francia ci vado spesso, e so perchè li mettono.
In italia, è VIETATO che bambini piccoli prendano la seggiovia da soli:
- Il trasporto sulle seggiole di bambini non accompagnati è consentito solo nel caso che questi abbiano altezza non inferiore a 1,25 m. I bambini di altezza inferiore a 1,25 m, per poter viaggiare non accompagnati sulla seggiovia, debbono dimostrare di aver compiuto gli 8 anni di età.
In Francia questo limite non c'è, e infatti capita di vedere anche 6 bambini tutti insieme sulla seggiovia, e di norma le seggiovie hanno la chiusura e apertura automatica della sbarra.
Da li questi aggeggi, che sono utili per bambini di media statura, ma non servirebbero a nulla per bambini più piccoli, inoltre per gli adulti sono molto scomodi, meno di quello che nella tua foto si vede a destra, ma comunque scomodi

Ribadisco il mio pensiero, se un bambino cade e muore dalla seggiovia, la colpa è dei suoi genitori e di nessun'altro
 

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Non mi è venuto il dubbio, ne ero certo letta la tua risposta.

Innanzitutto grazie per l'approfondimento tecnico/giuridico rimane di fatto un problema, il come affrontare o meglio eliminare la caduta quando i dispositivi ci sono ma non sono adottati da tutti gli impianti. Poi si potrà discutere dell'efficacia dei dispositivi tant'è che sui nuovi impianti ci sono mentre su quelli vecchi no ovvero montiamoli su tutti e fine trasmissioni.
Poi siamo su un forum, esprimo sempre la mia visione corretta o meno senza alcuna intenzione volontaria di offendere, denigrare, screditare o qualsivoglia forma diffamatoria.
Quei Sex Toys ai quali ti riferisci li montano anche in Italia e lo sai benissimo - Racines giusto per rimanere in zona.

Quello che mi fa specie è che spesso si cerchi il quasi giustificare un evento tragico con " era/è tutto a posto", sono sicuro che gli impianti siano controllati, collaudati e certificati ma qualcuno è caduto e fare accademia a posteriori non serve ... purtroppo si cerca subito il colpevole perchè fa notizia e molto dopo la soluzione; questa è una mia considerazione generale.
Non so se sei chirurgo, anatomopatologo o cosa certo sai cos'è un impianto di risalita .... con la tua conoscenza potresti cercare e proporre una soluzione.

Migliorare è fare sicurezza, sicurezza è migliorare.

Comunque sia pensavo che questa discussione prendesse un'altra piega, non certo quella del "diamo addosso ai gestori o produttori di impianti di risalita" o difendiamo tutti i gestori, argomento che non mi interessa e come non mi interessa il comportamento dei genitori o dell'educazione impartita (sarebbe come discutere del sesso degli angeli) ma mi sarebbe piaciuto, come qualcuno ha fatto, trovare/evidenziare soluzioni già adottate e sensibilizzare chiunque per l'adozione di tali presidi.
Altro discorso sarebbe se i presidi ci fossero e l'utente non li utilizzasse ... ma questa è veramente un'altra storia.
 
Il fatto è che la sicurezza totale non esiste e mai esisterà, la seggiovia ha una sbarra, dei poggiapiedi e un sedile, basta sedercisi sopra e alzarsi quando finisce, puoi mettere anche le cinture di sicurezza a 4 punti, ma se poi uno non le allaccia siamo punto e a capo!
 
Il fatto è che la sicurezza totale non esiste e mai esisterà, la seggiovia ha una sbarra, dei poggiapiedi e un sedile, basta sedercisi sopra e alzarsi quando finisce, puoi mettere anche le cinture di sicurezza a 4 punti, ma se poi uno non le allaccia siamo punto e a capo!

Concordo, la sicurezza totale non esiste (avendogli messo le cinture poi non utilizzate è un altro discorso, il presidio c'è e se accade qualcosa sono .... tuoi). La sicurezza è innanzitutto dentro di noi con il nostro comportamento ad esclusione di elementi esterni ed estranei incidenti e dell'imponderabile; su alcuni di questi elementi ci si può e ci si deve lavorare ..... sull'imponderabile non sarebbe tale se ci si facesse fronte.
Quello che mi preoccupa non è il nuovo, gli impianti di nuova concezione ma quelli obsoleti che trovi quasi ovunque, poi è tutto comprensibile ma è giustificabile?
 
il come affrontare o meglio eliminare la caduta quando i dispositivi ci sono ma non sono adottati da tutti gli impianti. Poi si potrà discutere dell'efficacia dei dispositivi tant'è che sui nuovi impianti ci sono mentre su quelli vecchi no ovvero montiamoli su tutti e fine trasmissioni.
Quei Sex Toys ai quali ti riferisci li montano anche in Italia e lo sai benissimo - Racines giusto per rimanere in zona.

1) non tutti i nuovi impianti li montano perché di fatto NON sono obbligatori da normativa. I clienti decidono se li vogliono o meno. La soluzione tecnica preferita resta comunque il poggiasci individuale. Perché i skistop, i triangolini e i sex toys danno illusoria sicurezza (al genitore, che abbassa la guardia) ma NON sono sicuri al 100%.

2) a Racines son montati SOLO sulla Rinneralm. Solo sulla 6 posti "a sinistra" della cabinovia di arroccamento. Chiaramente non potevi non trattenerti da spiegarmi la localitá dove vado a sciare tutte le settimane.

3) la caduta NON É ELIMINABILE. Non esiste nessun presidio, nessun sistema di contenimento a prova di caduta al 100%. Quello che deve fare il progettista é verificare che non vi sia pericolo di caduta accidentale.
Esempio 1: son distratto, frenata di emergenza, vado giú perché non c'é la barra. Sistema errato. Mettere barra.
Esempio 2: mi infilo con la spalla e la testa sotto la barra che devo regolarmi gli scarponi, frenata e vado giú. Sistema corretto, non ero seduto composto.
Esempio 3: alzo la barra e volontariamente mi lancio di sotto. Sistema corretto, non ho rispettato le disposizioni di viaggio.

Tanto per intenderci: a casa vostra avete i parapetti dei terrazzi a 1.10m. Puó un bimbo di 6 anni issarsi, sporgersi e andare di sotto? Si. Perché non chiedete che i parapetti siano alti 2m allora?

Prima lavoravo nel settore giostre.
Una montagna russa, un roller coaster, ha un sistema di contenimento corretto, secondo normativa, quando il passeggero, sotto l'effetto delle accelerazioni indotte dal movimento della vettura, anche senza partecipazione attiva (senza tenersi), non puó esser sbalzato via (e non viene ferito, ma questo é abbastanza ovvio).
NON SE É IMPOSSIBILE EVADERE. Altrimenti dovremmo ingabbiare i passeggeri.
Perché É POSSIBILE EVADERE anche dal sedile con maniglione "over-the-shoulder" progettato per trattenere le persone a testa in giú.

Figuriamoci se é possibile trattenere un bambino che non voglia star composto!
 
Tecnicismi?
Quali tecnicismi???
Ho cercato di esser il piú chiaro possibile, cosa non ti é chiaro?

Kidstop/triangolini/altri dispositivi simili a sex toys NON SONO OBBLIGATORI e NON VENGON SISTEMATICAMENTE INSTALLATI SUI NUOVI IMPIANTI.

Ed é inutile che mi scrivi in privato "niente di personale" contro di me o contro i gestori/costruttori.

Il solo fatto di lasciare intendere che la "causa", la responsabilitá degli incidenti sia legata ad una errata/vetusta progettazione, che il gestore avrebbe potuto impedirlo installando questo o quello, che gli impianti vecchi siano non sicuri, é abbastanza pesante.

Bisognerebbe rifletterci un attimino sul senso delle parole.

Poi oh, ad un certo punto, siete liberi di premiare coi vostri skipass chi asseconda i vostri preconcetti sul tema, ovvero chi installa questo o quell'altro dispositivo.

L'esperienza dei gestori é che siano maggioranza quelli che li evitano.
 
Riassumendo, acronimo voleva solo dire che sarebbe bello se tutte le seggiovie avessero il kidstop perché così sarebbe più tranquillo quando va in seggiovia con le figlie. Peccato che abbia usato parole del tutto fuori luogo, arrivando a scrivere che una seggiovia senza kidstop "non è sicura", il che è ovviamente errato come ha ben spiegato Matteo, sia da un punto di vista giuridico che da un punto di vista di buon senso. (Il paragone con le auto ovviamente non sta né in cielo né in terra e non fatemi spiegare perché).
 
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