Spalancato lo sportello dell'auto ho scoperto che la superficie del parcheggio era completamente ricoperta da uno strato di ghiaccio vivo e di conseguenza l`operazione di vestizione scarponi compresi è stata quanta mai complicata per non parlare di quali estreme problematiche abbia dovuto affrontare per raggiungere la stazione di partenza della funivia deambulando su quella lastra scintillante.
Report criptico.
A capirti è dura.
Sarà il viaggio in panda che ti rinco...
Belle foto però gironata top
Durante le vacanze di Natale c'erano anche parecchi inglesi
.
Cari skifosi,vicini e lontani,(bannati e non),dopo aver seguito x mesi anzi anni le infinite polemiche nella sezione dedicata,ho incautamente deciso di toccare con lamina lo sterminato parco giochi della val Susa.
La giornata ha avuto inizio nel peggiore dei modi,una nebbia fitta e persistente ha impedito alla mia supercar di raggiungere Chivasso ovest in un tempo ragionevole con la naturale conseguenza di dovermi ciucciare una buona mezz'ora di odiosi rallentamenti in tangenziale.
Come se non bastasse a rallentare il tratto in salita verso Pragelato ci si è messa un'auto con targa E.I. e all'arrivo nel parcheggio di Pattemouche l'orologio segnava desolatamente le ore 9.
Spalancato lo sportello dell'auto ho scoperto che la superficie del parcheggio era completamente ricoperta da uno strato di ghiaccio vivo e di conseguenza l`operazione di vestizione scarponi compresi è stata quanta mai complicata per non parlare di quali estreme problematiche abbia dovuto affrontare per raggiungere la stazione di partenza della funivia deambulando su quella lastra scintillante.
Alle 16,30 si riparte per quella landa tetra e desolata che di nome fa Padania,nel frattempo l'operosa Torino decide di farmi un ulteriore sgarbo e di intasare di nuovo la tangenziale,come se non bastasse da Trino fino a casa un muro di nebbia renderà gli ultimi 80 km un vero e proprio girone dantesco.