Esistono gli sci destri e sinistri???

Continuo a non capirne i benefici però. Curvando i carichi si spostano da uno spigolo all'altro. Il movimento della curva a sx è speculare a quello di dx e viceversa. Allora gli sci normali lavorano tutti male?

Ma nemmeno per idea!
Quando curvi a sinistra, tanto per fare un esempio, solleciti moltissimo la lamina interna dello sci destro, e praticamente zero quella esterna (sempre del destro).
Quando poi curvi a destra, lo sci destro sarà già di per se poco sollecitato, ma la lamina che lavora è quella esterna, comunque abbastanza basso impatto.
Morale, lo sci destro tenderà a consumare abbastanza rapidamente la lamina interna, molto meno quella esterna.
Lo stesso vale per lo sci sinistro, mutatis mutandis.
Questa cosa può applicarsi anche alla struttura (laddove si sollecita una lamina, anche la struttura dello sci è sollecitata a sua volta), il che giustifica gli studi in materia e il fatto che alcune case, negli anni, abbiano voluto proporre sci asimmetrici, con esatta definizione di destro e sinistro...
Morale, gli sci normali non lavorano male ma standard, senza tenere in considerazione queste asimmetrie di carico.
Però, gli sci normali (senza verso dx/sx) sono appunto facilmente intercambiabili e dunque soggetti ad una usura più uniforme (vedi anche post di Gianpa più sopra)
 
per quanto mi riguarda io ho segnato i miei legni con le mie iniziali e durante la giornata cerco di scambiare destro e sinistro proprio per usare le lamine allo stesso modo altrimenti rischierei di usurare di più le lamine da un lato solo
 
Ma nemmeno per idea!
Quando curvi a sinistra, tanto per fare un esempio, solleciti moltissimo la lamina interna dello sci destro, e praticamente zero quella esterna (sempre del destro).
Quando poi curvi a destra, lo sci destro sarà già di per se poco sollecitato, ma la lamina che lavora è quella esterna, comunque abbastanza basso impatto.
Morale, lo sci destro tenderà a consumare abbastanza rapidamente la lamina interna, molto meno quella esterna.
Lo stesso vale per lo sci sinistro, mutatis mutandis.
Questa cosa può applicarsi anche alla struttura (laddove si sollecita una lamina, anche la struttura dello sci è sollecitata a sua volta), il che giustifica gli studi in materia e il fatto che alcune case, negli anni, abbiano voluto proporre sci asimmetrici, con esatta definizione di destro e sinistro...
Morale, gli sci normali non lavorano male ma standard, senza tenere in considerazione queste asimmetrie di carico.
Però, gli sci normali (senza verso dx/sx) sono appunto facilmente intercambiabili e dunque soggetti ad una usura più uniforme (vedi anche post di Gianpa più sopra)


Guarda che È speculare, la specularità è data dal limite che tende a infinito del tuo n. Di curve, distribuite statisticamente il 50% a dx il 50 sx e il fatto che scambi spesso gli sci, se tieni uno sci 5 anni vedrai che la curva sull’attrezzatura è speculare
 
Le curve son speculari ma per lo stesso sci, se non lo inverto mai, il lavoro con le due lamine è diverso perché una sta sulla neve quando è esterno e l'altra quando lo sci è interno, quindi dovrebbero lavorare (in funzione del carico che gli diamo) in modo molto diverso
 
Guarda che È speculare, la specularità è data dal limite che tende a infinito del tuo n. Di curve, distribuite statisticamente il 50% a dx il 50 sx e il fatto che scambi spesso gli sci, se tieni uno sci 5 anni vedrai che la curva sull’attrezzatura è speculare

Come ha spiegato Michele qui sopra, le due curve sollecitano le aste in maniera diversa.
Certo che invertendo gli sci piuttosto spesso, non vi sarà differenza di usura/consumo tra i due, per i motivi che elenchi tu.
Ma non invertendo (che è poi l'assunto di base del 3d), la diversità è abbastanza evidente, e sulle lamine si avverte.
 

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Ah beh di sicuro giusto sugli sci che hanno un verso la cosa cambia, ma a livello di usura attrezzi.

A livello di gesto, la curva è speculare, pertanto gli sci devono lavorare un modo speculare, se poi andiamo nel micro è chiaro che una lamina sarà più usurata di un’altra, ma devi ragionare specularmente:

La lamina dx dello sci dx sarà usurata uguale alla lamina sx dello sci sinistro.


Battutaccia: Sei ingegnere? 😅
 
aspetto di vedere gli sci differenziati sx e dx in coppa del mondo...

non devi aspettare...
la prima cosa che fa uno skiman a sci nuovo é determinare il destro e il sinistro, da li comincia a lavorarci, soprattutto in sl e gs, la lavorazione di fianco e lamina é diversa, specie per quanto riguarda punta e coda.
lo sci con geometria asimmetrica é stato usato in wc a inizio secolo, poi passato in disuso man mano che si sono aperti i raggi minimi di curvatura, in teoria da regolamento basta attenersi al raggio minimo fino al gs, in slalom manco lo indicano... e non mi stupirei quindi se qualche atleta usasse uno sci con geometria asimmetrica anche oggi.

per chi vuole dettagli, da padg 10 a pag 20 c’é il regolamento sui materiali:
https://assets.fis-ski.com/image/up...or_Alpine_Competition_Equipment_July_2019.pdf
 
Curiosa questa cosa, più che altro perché non e avevo mai sentito parlare. Anzi, quasi quasi la prossima diretta di coppa su eurosport gli pongo la domanda
 
Ah beh di sicuro giusto sugli sci che hanno un verso la cosa cambia, ma a livello di usura attrezzi.

A livello di gesto, la curva è speculare, pertanto gli sci devono lavorare un modo speculare, se poi andiamo nel micro è chiaro che una lamina sarà più usurata di un’altra, ma devi ragionare specularmente:

La lamina dx dello sci dx sarà usurata uguale alla lamina sx dello sci sinistro.


Battutaccia: Sei ingegnere? 😅

No, tutt'altro, giuro solennemente!
:D
 
Per fortuna!! :TTTTHIHIHI

Comunque hai ovviamente ragione, però penso che si intendesse la specularità di una curva dal pdv del gesto e dell'attrezzo "globale" passami il termine... io almeno l'ho inteso così.
Chiaro che come dici tu l'attrezzo avendo 2 lati "sciabili", il discorso cambia eccome in termini di usura!


Penso però anche ad una cosa... in linea teorica, se è vero che per distribuzione carichi cambierebbe l'usura della lamina, è anche vero che la lamina più lunga (quella interna dello sci esterno), che dovrebbe subire il carico più alto, per via appunto della sua lunghezza maggiore potrebbe subire forze di attrito più distribuite e quindi meno intense sul materiale... quindi differenze di usure un pelo più trascurabili.
o no?

Mi frigge il cervello per la miseria

Comprate sci non AMPHIBIO e scambiateli spesso HIHIHI
 
Ultima modifica:
Per fortuna!! :TTTTHIHIHI

Comunque hai ovviamente ragione, però penso che si intendesse la specularità di una curva dal pdv del gesto e dell'attrezzo "globale" passami il termine... io almeno l'ho inteso così.
Chiaro che come dici tu l'attrezzo avendo 2 lati "sciabili", il discorso cambia eccome in termini di usura!


Penso però anche ad una cosa... in linea teorica, se è vero che per distribuzione carichi cambierebbe l'usura della lamina, è anche vero che la lamina più lunga (quella interna dello sci esterno), che dovrebbe subire il carico più alto, per via appunto della sua lunghezza maggiore potrebbe subire forze di attrito più distribuite e quindi meno intense sul materiale... quindi differenze di usure un pelo più trascurabili.
o no?

Mi frigge il cervello per la miseria

Comprate sci non AMPHIBIO e scambiateli spesso HIHIHI

No aspetta, per usura qui (e di norma in generale quando si parla di manutenzione sci) non si intende un consumo SOSTANZIALE, ma solo la perdita del filo della lamina, cioé la minor affilatura dovuta all'attrito dello spigolo della lamina sulla neve durante le sciate.
E' una maniera di sintetizzare, comune e riconosciuta.
Il consumo vero e proprio di materiale (o meglio la differenza di consumo di materiale) tra lamina destra e sinistra dello stesso sci, anche di sci che uno volutamente non scambi tra dx e sx, penso sia davvero infinitesimale e non misurabile (millesimi di mm o giù di lì)...
 
Mah appunto, non è che sciando la lamina si consuma di più all'interno che all'esterno, o che sulle lamine interne passi la lima più spesso che sulle esterne
 
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