Come prevedevo, non ci siamo, anzi tutto torna: nessuno sa nulla. Zero, nessuna competenza , qualche pensiero (inutile e fuorviante) su economia, sul fatto che si tratterebbe di soltanto di mantenersi equidistanti dagli eccessi e di avere una dieta equilibrata (******ata), che i miei nonni hanno mangiato carne e sono vissuti 90 anni, che le proteine della carne sono indispensabili, che abbiamo avuto Mozart, Beethoven e Einstein grazie al contributo della fettina di culo di maiale.
Siete, per dirla in modalità fraterna ed amichevole alla Sgarbi, delle capre, capre senza alcuna cognizione di causa. Tutti, nessuno escluso. E non è una questione di cultura, ceto sociale, capacità economiche.
Sapete (alcuni molto) tanto di alcune cose, ma nulla della questione più importante: cosa dovremmo mangiare e perché.
(Posizione la vostra, in condivisione con studiosi, medici, primari, scienziati, ingegneri, avvocati, etc etc etc, tutti caproni come voi).
Qualche nozione per chi desidera sapere.
Per informarvi sin da subito: la nostra storia non ha inizio 300.000 mila anni fa, prima di questo spazio temporale era già successo qualcosa.
Settanta milioni di anni fa, 70 milioni (!) si diffusero i mammiferi sulla Terra (ricordo che noi uomini apparteniamo alla specie). Eravamo simili a dei grossi topi.
Da quel momento avvenne la più geniale invenzione della natura nel contesto della storia evolutiva biologica (noi esistiamo grazie a questo episodio): le piante ebbero “l’idea”, per non farsi danneggiare ed essere mangiate dagli animali e subire danni irreparabili alla loro struttura vitale, di appendere il cibo per gli animali stessi, fuori dalla loro struttura, appendendo un “contenitore di carboidrati” sui rami, un frutto.
Nascono in questo modo, come chiaramente insegna la paleobotanica, 70 milioni di anni fa , le spermatofite angiosperme dicotileoni a frutto polposo.
Aspetto importantissimo: il tutto nasce in strettissima coevoluzione coi primati che se ne cibavano.
Cioè, e questo è un punto fondamentale che dovete stamparvi e mettere in evidenza sui vostri frigoriferi pieni di cibo marcio: i primati nascono grazie alla frutta.
Da questo momento la loro struttura si modifica: per arrampicarsi sugli alberi e raggiungere il frutto i primati stanno sempre più in posizione semi-eretta. Dagli appoggi branchiomorfi alle mani con il pollice opponibile è una rivoluzione prensile ed esiste tutt’ora.
L’uomo e la frutta hanno effettuato la più formidabile coevoluzione, strutturale e biochimica.
Ora facciamo un salto nel tempo: 7 milioni di anni fa.
Kenya , Rift Valley.
Gli ominidi abitavano queste terre che si trovavano a livello del mare ma che per effetto del sollevamento orogenetico furono letteralmente sollevati dopo qualche centinaia di migliaia di anni per ritrovarsi in una grande vallata verde a 800 mt, la Rift Valley appunto.
In condizioni di clima e temperatura diverse, gli alberi si trasformarono da medio fusto a basso fusto. Per questo fatto gli ominidi scesero dalle piante. I piedi prensili si trasformano in piedi da locomozione terricola (migliaia di anni), una volta a terra l’ominide si trasforma (stimolato dalle piante basse) ed acquisisce la posizione eretta.
Posseggo ed ho letto gli studi di Alan Walker, scienziato: “ogni dente esaminato a partire dai fossili di ominidi di 7 milioni di anni fa, presenta le striature tipiche dei mangiatori di frutta”.
L’uomo visse in quella sorta di paradiso per 5 milioni di anni. Tutti gli studi di paleobotanica, paleo antropologia, paleoecosistemica e relativi studi incrociati comparativi, indicano per l’uomo di quel lunghissimo periodo, un’età in cui viveva in perfettissima salute, in armonia.
Non esistono fossili di quel periodo, di armi o qualsiasi oggetto da caccia o cattura animali, ne resti di prede uccise e divorate.
Come ci ritroviamo allora nel 2019 afflitti da migliaia di malattie?
Il crollo della vita media?
La Distruzione dell’ecosistema?
Segue. (Se ne avrò voglia)