non val la pena di litigare per un osso

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Comunque, dati e studi all mano, il potere d'acquisto della classe media è calato molto.

Un impiegato che nel 1999 prendeva 2,5 milioni di lire probabilmente viveva meglio di un suo collega che nel 2019 prende 1600 euro.

Poi val la pena ricordare nel nostro orticello (lo sci) che 15 anni fa un DSS costava 30 euro, come un giornaliero a Madonna di Campiglio. Ossia meno della metà di oggi.
E una stazione di dimensioni medio piccole vendeva giornalieri a meno di 20 euro spesso e volentieri.

Da allora ad oggi, non c'è stata né un'inflazione né una crescita economica tale da giustificare questi aumenti (anzi, il contrario).

questi aumenti sono giustificati da tutt'altro, mandare avanti una qualsiasi attività ha un costo base molto piu elevato di una volta
ad esempio da gennaio le stazioni sciistiche dovrebbero dotarsi del registratore di cassa telematico (se non sbaglio), quindi smaltire quelli che hanno e sostituirli con i nuovi appena acquistati, operazione che farà sicuramente aumentare lo skipass il prossimo anno

però effettivamente c'è disparità tra rapporto vecchi e nuovi stipendi, e il rapporto tra vecchi e nuovi prezzi dei beni/servizi tipo skipass
 
Non c'entra niente con l'oggetto della discussione. E comunque i bambini in africa sembrano molto più sorridenti dei bambini occidentali.


In generale chi in Italia è in vera miseria ha molta più dignità dei braccini corti oggetto della discussione.

C'entra invece, ci sono i braccini corti ma c'è anche un sacco di gente che per poter andare a sciare deve controllare i costi.
 
questi aumenti sono giustificati da tutt'altro, mandare avanti una qualsiasi attività ha un costo base molto piu elevato di una volta
ad esempio da gennaio le stazioni sciistiche dovrebbero dotarsi del registratore di cassa telematico (se non sbaglio), quindi smaltire quelli che hanno e sostituirli con i nuovi appena acquistati, operazione che farà sicuramente aumentare lo skipass il prossimo anno

però effettivamente c'è disparità tra rapporto vecchi e nuovi stipendi, e il rapporto tra vecchi e nuovi prezzi dei beni/servizi tipo skipass
Sarà sicuramente così. Ma in 15 anni le stazioni più grandi hanno più che raddoppiato il costo dello skipass. Non contesto un aumento del 20% pur in un contesto di deflazione, ma un aumento che in molti (troppi) casi è di oltre il 100%.
 
Sarà sicuramente così. Ma in 15 anni le stazioni più grandi hanno più che raddoppiato il costo dello skipass. Non contesto un aumento del 20% pur in un contesto di deflazione, ma un aumento che in molti (troppi) casi è di oltre il 100%.

concordo, infatti ho scritto che c'è disparità tra rapporto vecchi/nuovi stipendi e vecchi/nuovi prezzi skipass
 
Da allora ad oggi, non c'è stata né un'inflazione né una crescita economica tale da giustificare questi aumenti (anzi, il contrario).
Semplicemente il "mondo" è diventato più piccolo.
Una volta le stazioni sciistiche vivevano della gente che vi andava e tale gente erano persone geograficamente vicine. Quindi le località italiane erano frequentate da italiani ed i prezzi erano tarati sulla clientela italiana.

Adesso il mondo è piccolo. Un hotel che fa camere a 300€ a notte vive perchè ha clientela che da tutto il mondo lo frequenta. Se fosse tarato sulla clientela italiana le camere sarebbero a 25 € a notte.Comunque per chi non ha paparino e rendite di posizione la situazione del reddito da lavoro in Italia è imbarazzante. Il potere d'acquisto del reddito da lavoro è quasi annullato eppure la classe politica lascia parlare e decidere ittici e ladri.
 

.

Il potere d'acquisto del reddito da lavoro è quasi annullato eppure la classe politica lascia parlare e decidere ittici e ladri.

Chi vive del suo lavoro in Iitalia è a rischio povertà. Se lo dici però vieni tacciato di invidia sociale, come capita qui su SF.
 
La situazione dei redditi da lavoro è imbarazzante sopratutto nei netti in busta paga.... i lordi azienda sono spesso agghiaccianti... i credo che se non esistesse il sostituto d’imposta in Italia ripiomberemmo subito negli anni di piombo... c’è un grosso problema sotto questo aspetto... una gran parte della popolazione non si rende minimamente conto di quanto lo stato gli fotta alla fonte.... questo è anche un freno immenso alla creazione di nuovi posti di lavoro... comunque sul comparto turistico ha ragione Fabio.. il mondo è molto più piccolo...
 
Anche l'innevamento "programmato" , come si dice oggi, avrà un peso sullo skipass....che ne pensate ? Una volta la neve c'era, oppure non si sciava
 
Ricordo una settimana bianca a Andalo durante le vacanze di Natale 2002/2003. Neve naturale non ce n'era, e a differenza di oggi dove si riesce ad aprire il 100% del demanio sciabile utilizzando solamente neve programmata, c'erano alcune piste chiuse.
Ma si sciava su gran parte delle piste.

Credo che anche Campiglio nel 2000 potesse garantire un buon numero di piste coi cannoni. Perfino la poverissima Foppolo poteva innevare Quarta Baita e Montebello già alla fine degli anni 90. La neve artificiale di allora era di qualità imbarazzante, ma questo è un altro discorso.

Sicuramente da allora la copertura con neve artificiale è aumentata, e la qualità degli impianti pure. Ma credo che da solo non basti a giustificare gli aumenti a cui abbiamo assistito.
 
Anche l'innevamento "programmato" , come si dice oggi, avrà un peso sullo skipass....che ne pensate ? Una volta la neve c'era, oppure non si sciava

Corrente... gas.. gasolio... i vari decreti sacrosanti sulla sicurezza... sull’inquinamento... mille altre pastoie burocratiche... gli impianti.. i gatti... tutto ha pesi sempre maggiori... in parte ci avranno anche mangiato.. in parte anche no... adesso non so cosa costasse un bel gatto con verricello negli anni 90.... ma attualmente mi sa che costa una bomba.. il costo dei macchinari nel mio campo ha raggiunto cifre epiche...

- - - Updated - - -

la qualità degli impianti pure. Ma credo che da solo non basti a giustificare gli aumenti a cui abbiamo assistito.

Ho visto un paio di preventivi per nuovi impianti e sono rimasto sotto choc... non so se in rapporto sia paragonabile si vecchi.. ma certo le cifre in gioco sono mostruose... milioni come caramelle... 😱😱
 
Chi vive del suo lavoro in Iitalia è a rischio povertà. Se lo dici però vieni tacciato di invidia sociale, come capita qui su SF.
Perchè invidia sociale? :shock: è oggettivo che un reddito da lavoro in italia non possa più permettere di concludere nulla e sia a malapena pari alle spese correnti più imprevisti.
Un paese con un lordo medio di 20 k€ annui (quello che spende una famiglia di Bavaresi in Val Gardena sotto Natale per capirci) non può affermare che lavorare possa servire a qualcosa. Mangi e paghi le spese ma non puoi programmare nulla. Ovviamente i "working poor" (così si chiama il fenomeno) non sono in piazza a bologna a gridare slogan che nemmeno comprendono perchè al mattino devono andare a lavorare per, appunto, 4 soldi.
Non è invidia sociale è un ciclo perverso che si è creato e che si sta alimentando con forza. Le nuove generazioni hanno una grinta da bradipo ed una rabbia interiore da Ghandi. Hanno subito il lavaggio del cervello e sono contenti se lo stipendio/salario è sufficiente a coprire le spese correnti. Beati loro.
 
Fabio non puoi prendertela troppo con il bradipismo delle sardine. Chi ha rabbia e fame vera e non si accontenta di quel poco che può avere jn Italia è emigrato da un pezzo, impoverendo l'Italia. Quando pago le tasse in Svizzera il mio intero corpo diventa un enorme dito medio rivolto all'Italia.


Un economia non può sopravvivere con uno stato che costa il 50% del Pil e pretende di rimanere uguale a se stesso mentre il paese e l'economia vanno a rotoli.


I redditi medi non crescono da 30 anni ma a monte (stipendio lordo vs stipendio netto) a valle (Iva, balzelli, accise, tasse sui risparmi etc) e a mare ( quel bene di consumo che riesci a comprarti con quello che ti rimane in mano genera un reddito nel venditore su cui pagherà altre tasse) quello che si prende lo stato da un economia sempre più mediocre è impressionante.

Votate chi vi pare ma diffidate di tutti i politici che per non tagliare lo stato sono disposti a fare debiti oppure vi dicono che questo stato va migliorato. Va tagliato, e poi se ne sono capaci va migliorato.

- - - Updated - - -

Chi vive del suo lavoro in Iitalia è a rischio povertà. Se lo dici però vieni tacciato di invidia sociale, come capita qui su SF.

Lo dici e hai ragione. Però devi anche proporre soluzioni. E spesso le soluzioni proposte sono solo 'redistribuzione' e così scattano le accuse di invidia sociale. Di solito da persone che alfrettanto non hanno soluzioni e pensano solo a tutelare la loro roba. Comunque la redistribizione non è una soluzione, la soluzione si chiama produttività e per aumentarla servono investimenti copiosi attratti da bassa tassazione, e cervelli che rimangono attratti da alti stipendi.
 
Fabio non puoi prendertela troppo con il bradipismo delle sardine. Chi ha rabbia e fame vera e non si accontenta di quel poco che può avere jn Italia è emigrato da un pezzo, impoverendo l'Italia. Quando pago le tasse in Svizzera il mio intero corpo diventa un enorme dito medio rivolto all'Italia.

Attenzione che non tutti hanno la possibilità/capacità/titoli per emigrare. Paradossalmente l'emigrazione italiana degli ultimi anni è, in buona parte, quella dei figli delle classi - in senso lato - benestanti: persone con qualifiche e istruzione universitaria che hanno anche un retroterra di stabilità economica per tentare l'esperimento. Poi c'è una massa di camerieri, baristi, pizzaioli come accadeva a inizio '900 che vanno a ricoprire le storiche mansioni della nostra emigrazione, e noi non parliamo di questo immagino. Insomma non si può assolutizzare.
 
Attenzione che non tutti hanno la possibilità/capacità/titoli per emigrare. Paradossalmente l'emigrazione italiana degli ultimi anni è, in buona parte, quella dei figli delle classi - in senso lato - benestanti: persone con qualifiche e istruzione universitaria che hanno anche un retroterra di stabilità economica per tentare l'esperimento. Poi c'è una massa di camerieri, baristi, pizzaioli come accadeva a inizio '900 che vanno a ricoprire le storiche mansioni della nostra emigrazione, e noi non parliamo di questo immagino. Insomma non si può assolutizzare.

emigra chi non ha un titolo di studio adeguato e esperienza adeguata ai lavori proposti qui in italia, ovvero, un sacco di emigrazione è dovuto a percorsi di studio inutili per l'attuale periodo storico italiano

- - - Updated - - -

Perchè invidia sociale? :shock: è oggettivo che un reddito da lavoro in italia non possa più permettere di concludere nulla e sia a malapena pari alle spese correnti più imprevisti.
Un paese con un lordo medio di 20 k€ annui (quello che spende una famiglia di Bavaresi in Val Gardena sotto Natale per capirci) non può affermare che lavorare possa servire a qualcosa. Mangi e paghi le spese ma non puoi programmare nulla. Ovviamente i "working poor" (così si chiama il fenomeno) non sono in piazza a bologna a gridare slogan che nemmeno comprendono perchè al mattino devono andare a lavorare per, appunto, 4 soldi.
Non è invidia sociale è un ciclo perverso che si è creato e che si sta alimentando con forza. Le nuove generazioni hanno una grinta da bradipo ed una rabbia interiore da Ghandi. Hanno subito il lavaggio del cervello e sono contenti se lo stipendio/salario è sufficiente a coprire le spese correnti. Beati loro.

sono/siamo nati in un periodo abbastanza benestante e quindi sono/siamo dei bradipi

ora sono già pochi ad aver esperienze lavorative a 25-30 anni, e quei pochi che hanno esperienze appena prendono 1300-1500 al mese stanno contenti e non pensano che potrebbero tentare di avviare un'attività e puntare a guadagnare qualcosa in piu
 
Attenzione che non tutti hanno la possibilità/capacità/titoli per emigrare. Paradossalmente l'emigrazione italiana degli ultimi anni è, in buona parte, quella dei figli delle classi - in senso lato - benestanti: persone con qualifiche e istruzione universitaria che hanno anche un retroterra di stabilità economica per tentare l'esperimento. Poi c'è una massa di camerieri, baristi, pizzaioli come accadeva a inizio '900 che vanno a ricoprire le storiche mansioni della nostra emigrazione, e noi non parliamo di questo immagino. Insomma non si può assolutizzare.


Chi rimane è spesso benestante, e può permettersi di non lavorare o lavorare male e sottopagato, o semplicemente sulla bilancia pesa di più rimanere in zona famiglia e amici. Chi ha fame (in senso vero e proprio o in senso metaforico di chi non si accontenta) emigra. E si va dal lavapiatti allo scienziato nucleare.


Io ho studiato finanza e quello che offre l'Italia ai giovani di questo settore è semplicemente ridicolo.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top