Aggiungiamo anche un altro "dettaglio":
Un professionista quando si va a comprare un paio di scarponi ti dedica qualche ora di tempo, si fa raccontare come scii, misura i piedi e ne fa provare diverse paia, di diverse marche.
Poi suggerisce una conclusione che è quasi sempre quelle una o due paia che meglio si adattano al piede.
Dopo aver scelto quale scarpone, comincia a lavorare per ottimizzarlo al piede del cliente, regola il canting sulla base delle sue gambe, inserisce spessori e tutto il resto.
E se invece uno si presenta uno sconosciuto con uno scarpone già scelto e comprato altrove, cosa dovrebbe fare?
Prima di mettere le mani sullo scarpone non dovrebbe spendere del tempo per cercare di capire se quello scarpone è giusto per quel piede e quella sciata?
Al cliente farebbe piacere di vedersi rimisurare il piede? Di sentirsi chiedere come scia?
E se poi non fosse lo scarpone giusto?
Il negoziante dovrebbe dire al cliente che ha fatto un acquisto sbagliato?
Per evitare, meglio scegliere di mettere le mani solo su scarponi che lui ha consigliato dopo aver conosciuto un po' il cliente e misurato e il suo piede.
P.S. Lasciando perdere i decenni precedenti, negli ultimi trenta anni non ho mai trovato negozianti che vendevano scarponi solo perchè li avevano negli scaffali. Ho sempre trovato negozianti che li hanno ottimizzati per i miei piedi o che mi hanno indirizzato nel laboratorio dove farlo. E ho comprato scarponi a Mantova, Agordo, S. Cassiano, Corvara, Soelden, St. Anton.
P.P.S. Uno dei negozianti citati, che è anche famoso per il suo "caratterino", invece ha avuto il tempo e la disponibilità per proporre e adattare gli scarponi di mia moglie, reduce da una frattura alla caviglia l' anno prima: e lei è stata contentissima della scelta fatta (l' estate prossima gli mando la figlia, reduce da piatto tibiale, due crociati e legamento calcaneo-fibulare ... se la accontenta, lo lo faccio "santo subito!").