Shift, scarpone unico, e rastrelliera estesa

@Talebano.

Da quello che leggo in giro, i blizzard e gli Stormrider dovrebbero essere di concezione piuttosto simile; sarei curioso di provarli, anche perché si trovano più facilmente scontati degli Stöckli (che qui in Svizzera hanno tra l'altro prezzi di listino abbastanza allineati alle altre marche).

Poi comunque, al di là del doppio titanal e della geometria, la diversa struttura cambia parecchio il comportamento dello sci. Quando ho preso lo Stormrider 95 ho cercato il modello di due anni prima (trovato poi scontato). Avevo provato il successivo (con gli inserti in carbonio sulla spatola) che era identico come geometria, ma più morbido: facilissimo da intraversare al punto da invogliare al ravanaggio, ma un po' loffio nella risposta elastica...

In ottica scialpinistica uno sci più facile ha il suo perché; per freeride trovo più soddisfacente uno sci che di rende quello che gli dai.

Al momento un Navis Freebird viene via per poco su internet. Misura 179 che per uno sci orientato anche alla salita mi andrebbe bene. La tentazione è forte, ma mi servirebbe comunque un secondo Shift anche per lo Stormrider...

@A.D.V.

Per quanto riguarda la Gentianes-Tortin con gobbe ghiacciate, la soluzione è l'Highway, subito a sinistra dello sperone roccioso sotto la funivia, per poi proseguire nelle due piccole "combes" stile "quarter-pipe" dopo l'incrocio con l'itinerario che scende dal Mont Gelé. C'è sempre un minimo di trasporto eolico che accumula e liscia tutto. :D

Per quanto riguarda i traversi, la rigidità laterale dello scarpone è sicuramente importante se devi dosare la presa di spigolo per perdere quota nel traverso; poi bisogna vedere anche la rigidità torsionale di spatola e coda...

Sul resto sono sostanzialmente d'accordo. Per quello che interessa a me, non ha molto senso ridurre il peso sacrificando il comportamento in discesa. Poi comunque 700D+ li ho fatti con 13kg di attrezzatura e scarponi reiss... non è il massimo, ma si fanno. Con uno scarpone freeride e uno shift sarebbe tutto grasso che cola. Una buona mobilità del gambetto e una suola decente sono sicuramente più importanti: già nei tratti sci in spalla per andare a farsi una banane uno scarpone da pista non è il massimo con certe condizioni di neve.

Detto questo, sarei davvero curioso di testare i limiti in discesa di scarponi sui 2.5-2.6kg/paio.

Poi c'è il discorso durata, che secondo me è una delle variabili da considerare. Gli scarponi leggeri non sono pensati per i dislivelli in discesa che si finisce per fare con gli impianti.


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Piuttosto criptico, direi. :D
 
bravo hai capito cosa volevo dire....il discorso "durata" non è per niente marginale, ganci e scafo prendono delle pacche mostruose in certe giornate di freeride.

argh non menzionarmi l'highway, non risvegliare certi ricordi che chissà se e quando tornerò a verbier (casomai ti scrivo un PM chè se frequenti certi luoghi potresti salutarmi qualche amico/ex collega)...

seguirò il 3d con interesse.



Talebano aveva problemi con i post (non gli partivano), penso la cosa persista visto l'ultimo messaggio in codice
 
@Talebano.

Da quello che leggo in giro, i blizzard e gli Stormrider dovrebbero essere di concezione piuttosto simile; sarei curioso di provarli, anche perché si trovano più facilmente scontati degli Stöckli (che qui in Svizzera hanno tra l'altro prezzi di listino abbastanza allineati alle altre marche).

Poi comunque, al di là del doppio titanal e della geometria, la diversa struttura cambia parecchio il comportamento dello sci. Quando ho preso lo Stormrider 95 ho cercato il modello di due anni prima (trovato poi scontato). Avevo provato il successivo (con gli inserti in carbonio sulla spatola) che era identico come geometria, ma più morbido: facilissimo da intraversare al punto da invogliare al ravanaggio, ma un po' loffio nella risposta elastica...

In ottica scialpinistica uno sci più facile ha il suo perché; per freeride trovo più soddisfacente uno sci che di rende quello che gli dai.

Al momento un Navis Freebird viene via per poco su internet. Misura 179 che per uno sci orientato anche alla salita mi andrebbe bene. La tentazione è forte, ma mi servirebbe comunque un secondo Shift anche per lo Stormrider...

@A.D.V.

Per quanto riguarda la Gentianes-Tortin con gobbe ghiacciate, la soluzione è l'Highway, subito a sinistra dello sperone roccioso sotto la funivia, per poi proseguire nelle due piccole "combes" stile "quarter-pipe" dopo l'incrocio con l'itinerario che scende dal Mont Gelé. C'è sempre un minimo di trasporto eolico che accumula e liscia tutto. :D

Per quanto riguarda i traversi, la rigidità laterale dello scarpone è sicuramente importante se devi dosare la presa di spigolo per perdere quota nel traverso; poi bisogna vedere anche la rigidità torsionale di spatola e coda...

Sul resto sono sostanzialmente d'accordo. Per quello che interessa a me, non ha molto senso ridurre il peso sacrificando il comportamento in discesa. Poi comunque 700D+ li ho fatti con 13kg di attrezzatura e scarponi reiss... non è il massimo, ma si fanno. Con uno scarpone freeride e uno shift sarebbe tutto grasso che cola. Una buona mobilità del gambetto e una suola decente sono sicuramente più importanti: già nei tratti sci in spalla per andare a farsi una banane uno scarpone da pista non è il massimo con certe condizioni di neve.

Detto questo, sarei davvero curioso di testare i limiti in discesa di scarponi sui 2.5-2.6kg/paio.

Poi c'è il discorso durata, che secondo me è una delle variabili da considerare. Gli scarponi leggeri non sono pensati per i dislivelli in discesa che si finisce per fare con gli impianti.




Piuttosto criptico, direi. :D


Non so perchè, ma mi visualizza solo pagina 1 e pagina 3 del topic... il messaggio era di prova x cercare di capire come cosa razzo fare...
 
Spinto dall'umore da inizio stagione (domani apre Verbier e mi toccherà salire a risvegliare qualche muscoletto dimenticato) ho fatto un giro in negozio qui a Losanna.

Secondo il "bootfitter" Tecnica è effettivamente la scelta indicata per il mio piede (largo anteriormente, ma non posteriormente) e ho provato prima Cochise (26.5), poi ZeroG (25.5).

Al di là della misura, l'impressione di calzata è molto diversa. Rispetto al mio Mach1 LV (last dichiarato 98), il Cochise (last 99) è nettamente più largo. Calzata davvero troppo imprecisa per quello che cerco (soprattutto per uno scarpone dopotutto piuttosto massiccio, e quindi con una vocazione più discesistica). Qualche perplessità sul contatto dei ganci, che sembra limitato (rischio usura o rottura?). Poi magari con un paio di discese si svirgola un po' tutto e si mette a posto. In posizione camminata, a ganci chiusi, la sensazione è di una mobilità comunque limitata, soprattutto in arretramento.

Lo ZeroG di una misura in meno è molto più fasciante (anche secondo il bootfitter a parità di misura è più stretto del Cochise che non è un "vero" 99), anche se ho fatto un pelo fatica in entrata, pur non avendo il collo del piede particolarmente alto. Il tallone sembra meno fermo verticalmente, ma potrebbe essere la diversa scarpetta senza il restringimento sopra il tallone. La differenza in walk mode tra i due modelli è abissale. Dita leggermente (e inutilmente) troppo strette; sicuramente da pensare a una modifica per una scarpa del genere in ottica tour, ma magari già migliorabile anche con semplice termoformatura.

Qualcuno ha opinioini sulla solidità dei due sistemi di camminata?

Alla fine ci siamo aggiornati alla settimana prossima perché il Cochise 25.5 non lo aveva e lo farà arrivare.

Conclusioni. Sicuramente devo orientarmi su un 25.5. Anche per il Mach 1 sapevo che il 26.5 non era la misura giusta (o meglio, lo era per una scarpa da usare così come esce dalla scatola e allora ero di fretta....), ma questa prova a secco mi ha convinto che valga la pena prendere il 25.5 e modificarlo dove da fastidio (il Cochise 26.5 è davvero una ciabatta per i miei gusti).

Per quanto riguarda il modello da prendere, mi orienterò sul Cochise se il 25.5 sarà abbastanza fasciante. Altrimenti potrei andare sullo ZeroG, avendo sempre il Mach1 di riserva.

Vedremo dai. Intanto vado a spatolare la sciolina che mi aspetta dal maggio scorso...
 
Ultima modifica:
già il fatto che riesci a parlare e lavorare con un bootfitter ti mette sulla buona strada...

poi per quanto mi riguarda il fit è sovrano e molto spesso va di pari passo con le sensazioni sul campo....e come mi è sempre stato insegnato su una scarpa/scafo un po' strettina in alcuni punti si può sempre lavorare con profitto, ma una scarpa troppo lasca non la si restringe per nulla e volan solo bestemmie..

immagino il tuo bootfitter abbia misurato lo shell fit nei vari modelli provati quindi di sicuro saprà consigliarti bene
 
Piede scalzo senza scarpetta, poi indossato con scarpetta, etc. Shell fit... non so cosa intendi.

Mah, alla fine in queste cose bisogna decidere se fidarsi o meno. È comunque il negozio più specializzato a Losanna... poi potrei cercare anche altrove.

Tra l'altro, domani sono a Verbier, hai consigli su un negozio dove potrei farmi un giro se decido di smettere di sciare prima (improbabile) o saltare il primo apero della stagione (idem)?

Comunque, so che posso entrare in un 25.5 con pochi ritocchi, quindi i rischi, usando modelli simili a Diablo/Mach sono limitati.

Trovare un buon bootfitter non è scontato (questo sembra aver voglia di lavorare la scarpa e già dalla prima visita due settimane fa sembrava interessato).

Quando ho preso i Mach1 (in un negozio a Varese) ero obbligato ad acquistare per problemi al metatarso, e fidandomi poco avevo preso un Mach1 26.5 (avevo già un Tecnica 130) a cui avevo fatto leggermente fresare la destra in corrispondenza del metatarso, e mettere due solette termoformabili.
 
Piede scalzo senza scarpetta, poi indossato con scarpetta, etc. Shell fit... non so cosa intendi.

Mah, alla fine in queste cose bisogna decidere se fidarsi o meno. È comunque il negozio più specializzato a Losanna... poi potrei cercare anche altrove.

Tra l'altro, domani sono a Verbier, hai consigli su un negozio dove potrei farmi un giro se decido di smettere di sciare prima (improbabile) o saltare il primo apero della stagione (idem)?

Comunque, so che posso entrare in un 25.5 con pochi ritocchi, quindi i rischi, usando modelli simili a Diablo/Mach sono limitati.

Trovare un buon bootfitter non è scontato (questo sembra aver voglia di lavorare la scarpa e già dalla prima visita due settimane fa sembrava interessato).

Quando ho preso i Mach1 (in un negozio a Varese) ero obbligato ad acquistare per problemi al metatarso, e fidandomi poco avevo preso un Mach1 26.5 (avevo già un Tecnica 130) a cui avevo fatto leggermente fresare la destra in corrispondenza del metatarso, e mettere due solette termoformabili.


è lui lo shell fit, ci hai preso. entri dentro e misuri lo spazio tra tallone e parete dello scafo


son tutti buoni i negozi...io lavoravo da mountain air, là i due fitter sono anja e nick: anja è un tesoro di donna e ne sa. Gli altri nei dintorni (tipo surefoot) non li conosco quindi mi astengo dal commentare: per farti un giro penso vada bene tutto.
 
Shell fit è appunto il provare lo scafo senza la scarpetta- Il primo step verso un lavoro serio.

Due consigli x l'ovest:

- Italia: Formigliana, negozio Rossiglion, Lange, Dynastar. Jerry è il riferimento x tanti atleti di coppa. Un vero maestro del fitting.

- Francia: Chamonix. Sole, ma o ci andate adesso oppure in stagione armatevi di santa pazienta e un buon budget visto che di norma tiene solo lo scafo dello scarpone e butta via le scarpette originali x utilizzarne di specifiche.
Un altro genio del boot fitting, ma x un paio di scarponi, capace che spendi 1.000 Euro.
 
Spinto dall'umore da inizio stagione (domani apre Verbier e mi toccherà salire a risvegliare qualche muscoletto dimenticato) ho fatto un giro in negozio qui a Losanna.

Secondo il "bootfitter" Tecnica è effettivamente la scelta indicata per il mio piede (largo anteriormente, ma non posteriormente) e ho provato prima Cochise (26.5), poi ZeroG (25.5).

Vorrei comprarli anche io (Zero G 130). Li ho calzati un paio di volte, con impressioni contrastanti. Forse non si adattano benissimo al mio piede.
Dovrebbero essere molto diversi come scarponi, Zero G molto più leggero di Cochise, che non ho nemmeno preso in considerazione proprio per il discorso del peso.
Ci farai sapere...
 
Secondo Me ti prendi gli Zero G per pellate e Freeride con pelli.. E ti tieni lo scarpone da Pista per sciare in pista e le giornate Freeride con gli impianti.

Io ho i DPS Walier 112 con lo Shift, se ci sono giornate con metri di polvere e si gira a 1000 con gli impianti uso I miei Dalbello Scorpion SF, diversamente quando tutto è tritato e magari anche un po' assestato, vado alla ricerca di zone più "intime" oltre gli impianti ed uso il vecchio Maestrale RS che non è impeccabile ma cmq i DPS sono sci piuttosto leggeri e se la neve è bella si sciano senza problemi anche con gli Scarpa.
 
è lui lo shell fit, ci hai preso. entri dentro e misuri lo spazio tra tallone e parete dello scafo


son tutti buoni i negozi...io lavoravo da mountain air, là i due fitter sono anja e nick: anja è un tesoro di donna e ne sa. Gli altri nei dintorni (tipo surefoot) non li conosco quindi mi astengo dal commentare: per farti un giro penso vada bene tutto.

Shell fit è appunto il provare lo scafo senza la scarpetta- Il primo step verso un lavoro serio.

Due consigli x l'ovest:

- Italia: Formigliana, negozio Rossiglion, Lange, Dynastar. Jerry è il riferimento x tanti atleti di coppa. Un vero maestro del fitting.

- Francia: Chamonix. Sole, ma o ci andate adesso oppure in stagione armatevi di santa pazienta e un buon budget visto che di norma tiene solo lo scafo dello scarpone e butta via le scarpette originali x utilizzarne di specifiche.
Un altro genio del boot fitting, ma x un paio di scarponi, capace che spendi 1.000 Euro.

Grazie per i consigli.

Di Sole a Chamonix ho sentito parlare bene molte volte, ma non ci sono mai stato.

Al momento sono andato a Yosemite qui a Losanna, negozio esclusivamente montagna e freeride (niente pista), che è un punto di riferimento qui in città. La persona con cui sono in contatto sembra avere abbastanza esperienza e soprattutto voglia di fare.

L'unico neo è che mi sembra di aver capito che gli aggiustamenti successivi non sono compresi. Strano, perché almeno qualche settimana dovrebbero dartela per provarli e correggere i problemi di cui non ti puoi accorgere in negozio. Prezzi svizzeri... -10% sul prezzo di listino, più soletta.

Anche se alla fine andrò probabilmente lì, una puntata a Mountain Air mi piacerebbe farla per rendermi conto di servizio e prezzi. Se A.D.V. dice che lavorano bene, mi sembra l'unica alternativa sensata in zona. Magari li contatto prima per email.

Come scarpa, resto orientato verso il Cochise, anche come scarpa tuttofare e tuttigiorni, anche perché andando a lavorare con il bootfitter ho ben chiare le sensazioni che voglio ricercare per una scarpa più orientata alla discesa. Se poi il fit non mi da problemi in salita, ricercherò lo stesso anche sulla prossima scarpa più leggera.

Dopo la prima sciata di sabato scorso con i Mach l'impressione è che la scarpetta sia davvero finita. Potrebbe valer la pena pensare a una scarpetta a iniezione? Avete idea dei prezzi?

Vorrei comprarli anche io (Zero G 130). Li ho calzati un paio di volte, con impressioni contrastanti. Forse non si adattano benissimo al mio piede.
Dovrebbero essere molto diversi come scarponi, Zero G molto più leggero di Cochise, che non ho nemmeno preso in considerazione proprio per il discorso del peso.
Ci farai sapere...

Oltre al peso, la calzata e la camminata sono molto diverse.
 
Ultima modifica:
Mi aggiungo a questa discussione, perché sto cercando uno scarpone tutto fare 85%pista 10%fuori 5%pellate mai superiori 500m, uso Nordica Dobermann e GPX, e avevo Lange, quindi più o meno credo che dovrò orientarmi su quelle due Marche. Il primo dei tanti dubbi e che Nordica ha un Last 100, mentre Lange prendendo le versioni low volume hanno un Last 97. Inoltre il flex è paragonabile? O usando scarponi pista con flex 120 devo salire per avere le stesse sensazioni? Ma poi quanto cambiano in prestazioni su pista battuta? Per quanto riguarda la suola credo che basti e avanzi quella che montano di serie.

Ciao
 
Grazie per i consigli.

Di Sole a Chamonix ho sentito parlare bene molte volte, ma non ci sono mai stato.

Al momento sono andato a Yosemite qui a Losanna, negozio esclusivamente montagna e freeride (niente pista), che è un punto di riferimento qui in città. La persona con cui sono in contatto sembra avere abbastanza esperienza e soprattutto voglia di fare.

L'unico neo è che mi sembra di aver capito che gli aggiustamenti successivi non sono compresi. Strano, perché almeno qualche settimana dovrebbero dartela per provarli e correggere i problemi di cui non ti puoi accorgere in negozio. Prezzi svizzeri... -10% sul prezzo di listino, più soletta.

Anche se alla fine andrò probabilmente lì, una puntata a Mountain Air mi piacerebbe farla per rendermi conto di servizio e prezzi. Se A.D.V. dice che lavorano bene, mi sembra l'unica alternativa sensata in zona. Magari li contatto prima per email. (Tra l'altro so che sono partner di ESS; ero in contatto con loro e con Adrenalin due anni fa quando mi era venuta l'idea di lavorare un po' come maestro, ma poi ho lasciato perdere per motivi vari, ma soprattutto per le condizioni e altri impegni).

Come scarpa, resto orientato verso il Cochise, anche come scarpa tuttofare e tuttigiorni, anche perché andando a lavorare con il bootfitter ho ben chiare le sensazioni che voglio ricercare per una scarpa più orientata alla discesa. Se poi il fit non mi da problemi in salita, ricercherò lo stesso anche su la prossima scarpa più leggera.

Dopo la prima sciata di sabato scorso con i Mach l'impressione è che la scarpetta è davvero finita. Potrebbe valer la pena pensare a una scarpetta a iniezione? Avete idea dei prezzi?



Oltre al peso, la calzata e la camminata sono molto diverse.


prima che sembri che faccia pubblicità occulta (non è affatto vero ma non si sa mai) mi permetto solo di dirti che da MA hai sia le intuition che le zipfit. In ogni caso anja e nick non hanno problemi a lavorare su uno scafo comprato altrove, in quello son molto più trasparenti di altri posti.


Il lange ce l'ho io (versione 100 mm).
L'ho sciato ieri, 1100 disl., polvere tracciata...non ho feedback ancora, magari più avanti...per il resto ci son tanti 3d sull'argomento
 
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