Condannata in secondo grado scuola di sci

Non sono entrato nel dettaglio dell'articolo, ma non ne farei una questione di colore delle piste, ma di responsabilità che uno si assume facendo un determinato mestiere.

Voglio ben sperare che per tutto il periodo di una lezione un maestro sia responsabile dei propri allievi ovunque essi si trovino (nel senso delle piste),
poi magari siamo passati dai tempi in cui ti saresti beccato una racchettata in testa dal maestro e qualche ceffone a casa, a tempi in cui per un ginocchio spellato ti presenti con uno stuolo di avvocati
 
responsabile si, ma se cadi e ti fai male non è che ti deve prendere al volo...

mia figlia facendo lezioni di snowboard si è rotta un braccio, ma non mi è neanche passato per la testa di andare per avvocati e denunciare la scuola...
 
non vedo nulla di strano in questa sentenza, se uno si dichiara principiante per una qualsiasi attività senza voler far lo "sborrone", il professionista/maestro che lo segue, deve fargli fare attività del tipo ed in luoghi per principianti

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responsabile si, ma se cadi e ti fai male non è che ti deve prendere al volo...

mia figlia facendo lezioni di snowboard si è rotta un braccio, ma non mi è neanche passato per la testa di andare per avvocati e denunciare la scuola...

i tempi son cambiati, qualche anno fa avremmo rischiato anche l'altro braccio arrivati a casaHIHIHI
 
responsabile si, ma se cadi e ti fai male non è che ti deve prendere al volo...

mia figlia facendo lezioni di snowboard si è rotta un braccio, ma non mi è neanche passato per la testa di andare per avvocati e denunciare la scuola...

Facciamo parte di un'altra generazione, onestamente mi sarei comportato alla stessa maniere

però non potrei darti torto se avessi sporto denuncia nel caso in cui tua faglia non doveva essere li; voglio dire nel momento in cui un maestro porta un allievo su una pista, si assume il rischio che l'alunno possa cadere (e quindi farsi male) se non adeguatamente pronto.
 

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Ragazzi noi adesso stiamo discutendo di sci, ma sta cosa è il sintomo di come sta degenerando la società in maniera estremamente grave: ormai per ogni cavolata parte la denucia, e ci sono stuoli di avvocati ed antiinfortunistiche pronti ad aizzare contro.

Vi siete mai domandati come mai chirurgo ed anestesista siano figure ormai difficili da trovare?
 
E poi la generazione dei cinquantenni se la prende con le nuove generazioni per ogni problema del mondo...quanta pena
Ti potrei dire da cinquantenne che non è così, non mi crederesti ....Ma se hai studiato un pochino forse conoscerai Socrate e Platone....ebbene le stesse frasi che sentì dire sulla gioventù e sull’anzianità sono le stesse da più di duemila anni. Scusate l’OT
 
Hai ragione, solo che mi sembrava una pista facile.

Incredibile che uno sia rimasto invalido per il resto della vita, scendendo per la ochsenweide. . .

per una rottura del piatto tibiale si resta invalidi?

a sto punto le scuole sci d'ora in poi solo piste blu...

tra l'altro l'articolo faziosissimo perché presenta le rosse come il terzo grado di difficoltà dopo verdi e blu, quando in Italia liste verdi non pervenute

non conosco il comprensorio in questione, ma ad esempio in vialattea sono praticamente tutte piste rosse, le blu sono stradette di collegamento

ci sono anche le rosse toste, ma molte sono fattibili il primo giorno di sci

io ho iniziato a sciare a sauze d'oulx dove piste blu praticamente non ci sono e come milioni di altri principianti non sono inorridito

peraltro un mio amico oro avanzato se non meglio è caduto e si è rotto pure lui il piatto tibiale senza fare cose strane, è che alle volte la sfiga è in agguato

la dinamica descritta, caduto per evitare un'altra persona, tipica dei principianti che non hanno pieno controllo, ma anche di quelli bravi se ti piomba davanti uno, poteva avvenire anche al campo scuola
 
Tecnicamente si resta permanentemente invalidi, sì.
Tra il 5 e il 10%, a occhio.
"Invalidità permanente" non vuol dire necessariamente sedia a rotelle: significa che quel piatto tibiale non sarà più quello di prima.
 
Credo che senza le carte in mano non si possa esprimere un giudizio ponderato.
Cmq presumo che sia il maestro, sia la scuola abbiano copertura assicurativa.

A latere, ma solo come discorso e senza voler urtare la suscettibilità di nessuno, riporto la lamentazione di un amico sciatore vecchio quanto me (ma molto più bravo) il quale asserisce che, ai suoi tempi, la scuola sci prevedeva giorni e giorni di "scaletta", di lavoro sui fondamentali, racchettate sul piatto e spazzaneve, mentre oggi (a suo dire, io non ho esperienza nel merito) i maestri portano subito gli allievi in pista perché gli allievi stessi pretendono ciò, non parendogli di aver speso bene i propri soldi se non scendono subito a sci paralleli
Sarebbe dunque, a suo dire, una pressione commerciale dello stesso pubblico a creare troppa fretta nell'insegnamento e in sostanza una marea di gente che scia senza saper sciare.

Probabilmente i maestri qui sul forum avranno esperienza e pareri diversi, ma ripeto, sto solo portando una riflessione, non un giudizio.
Però una cosa che mi diceva l'amico mi faceva riflettere.
"Lo sciatore vero lo vedi da come fa lo spazzaneve, che nessuno sa fare più. Invece gli interventi di emergenza si fanno a spazzaneve, i barellati vengono portati giù a spazzaneve, quando aiuti qualcuno a rialzarsi ti metti a spazzaneve. Oggi si vergognano di farlo. Ma sarebbero capaci di portare giù un ferito a spazzaneve?".
Non mi pare privo di senso.
 
Tenete presente l'inesperienza dichiarata dell'allievo portato da un professionista su una pista dichiarata per sciatori capaci.

Non capisco cosa ci vedete di strano in questa denuncia, anzi forse è il fatto che qui mediamente conosciamo i rischi dello sci.

È come se io che non mi sono mai lanciato col paracadute, volessi fare un corso, e alla seconda lezione, dopo aver specificato per bene che sono principiante, mi fanno lanciare da solo, dicendomi di andare tranquillo non è pericoloso...poi magari mi schianto
 
il recupero del passato è una azione nobile, ma il rimpianto incondizionato del passato spesso è legato a demenza senile dei vecchi borbottoni

ok non strafare, ma giorni e giorni di scaletta sono il miglior modo per fare odiare lo sci HIHIHI

imparare a fare scaletta è una cosa, ma a un bambino basta mezz'ora, visto coi miei occhi dai miei figli. farlo per giorni e giorni è una sonora kazzate a parere mio

e siccome l'obiettivo non è sciare a spazzaneve, ma a sci dritti, mi pare più sensata la pratica di insegnamento attuale dove a spazzaneve ci passi due giorni e poi puoi anche dedicarti a sciare curvando a sci dritti, sempre visto nei miei figli

per poter rispondere al tuo amico, la prima volta che saliamo chiedo in prestito un toboga ai pisteur e organizziamo un rientro di ferito così da vedere se i miei figli sono dei veri sciatori, visto che questo è il nuovo criterio di valutazione... HIHIHI

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Tenete presente l'inesperienza dichiarata dell'allievo portato da un professionista su una pista dichiarata per sciatori capaci.

Non capisco cosa ci vedete di strano in questa denuncia, anzi forse è il fatto che qui mediamente conosciamo i rischi dello sci.

È come se io che non mi sono mai lanciato col paracadute, volessi fare un corso, e alla seconda lezione, dopo aver specificato per bene che sono principiante, mi fanno lanciare da solo, dicendomi di andare tranquillo non è pericoloso...poi magari mi schianto

l'esempio è fuorviante a parere mio, il maestro di sci non gli ha detto fai pure le piste rosse da solo, ma lo stava accompagnando

io vado sulla neve da 30 anni e maestri con principianti totali su piste rosse li ho sempre visti, anche perché in moltissimi comprensori le piste sono tutte rosse

oramai in Italia sembra sempre che i dilettanti sappiano tutto e i professionisti tutti co.glioni

ma un maestro di sci sarà in grado di giudicare se una pista è adatta o meno a prescindere dal colore? sarà in grado di farlo meglio di un allievo?

il fatto che il signore sia caduto e si sia rotto una gamba non vuol assolutamente dire che i maestri di sci siano tutti rin*******iti o pazzi scatenati

perché al di là del rimborso economico, se questa sentenza fosse sensata, allora dovrebbero revocare la licenza al maestro perché è un pazzo furioso, alla scuola perché non ha supervisionato, al collegio dei maestri perché non ha stabilito regole ferree a tutela della sicurezza, e inoltre chiudere il comprensorio per sempre perché non ha vigilato a dovere

è così che oramai siamo ridotti in Italia?
 
La legge dice che il maestro e la scuola sono responsabili del l'incolumità dell'allievo. Sono tenuti a risarcire solo nel caso in cui non riescono a dimostrare che l'infortunio dell'allievo è avvenuto per cause non imputabili alle scelte del maestro.

Si trovano un sacco di sentenze online.
 
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