Selezione Naturale, Darwin rulez

Che:

1) non puoi fermarlo senza un'apposita legge. Quindi metterai lí uno a fare da parafulmine alle frustrazioni dei merenderos
2) chi lo paga? Perché chi lo paga avrá la responsabilitá del servizio, di organizzarlo adeguatamente e di eventuali mancanze
3) le stazioni che non organizzeranno il servizio, a che rischi si esporranno visti i precedenti? Un giudice potrebbe condannare per negligenza il gestore/rifugista per non aver adottato tutte le misure allo stato dell'arte? Vedremo tornelli e addetti fuori da ogni funivia?


É bello parlare quando poi non si deve affrontare in concreto il problema..
 
Non metti l addetto e metti il display, oppure hai la soluzione della informazione in cassa.

Lo paga chi permette ai merenderos di salire lassu

Tra un po mi chiedi un plastico?

Ovviamente dovrebbero far intervenire la legge che regolamenti un po.

Hai paura di perdere il lavoro o dover fare un 2000 di dislivello in più?
 
Se io creo un percorso a pagamento per farti vedere un precipizio, di quelli dove cammini sul vetro, non metto solo un cartello attenzione pericolo caduta
 
Ho scatenato un inferno!!!:D:D
comunque non credo che tornelli, divieti, addetti ai controlli risolvano il problema, troppo difficile da realizzare e troppi luoghi da controllare, sono convinto che il modo migliore per prevenire certi comportamenti sia quello dell'informazione, quei tizi con cui ho discusso, probabilmente, era la prima volta che salivano su un ghiacciaio e sicuramente non avevano la benche' minima nozione di come ci si comporta, magari assieme al biglietto gli potevano consegnare un opuscolo informativo con sopra qualche bella foto di un recupero di qualche sventurato caduto in un crepaccio, magari potrebbero utilizzare i tanti maxi schermi presenti nelle stazioni di partenza per proiettare filmati informativi, sicuramente non sarebbe sufficiente nei confronti di tutti ( gli incoscienti sono incoscienti) ma sicuramente una certa efficacia dovrebbe averla.
Dobbiamo pensare che spesso in questi luoghi ci capitano persone che non hanno alcuna dimestichezza con la montagna, magari e' una comitiva di giapponesi che in una settimana si gira tutta l'Italia ed oggi sono a punta Helbronner, domani a Milano, dopodomani a Firenze utilizzando lo stesso abbigliamento ed avendo gli stessi comportamenti al rifugio Torino come in piazza della Signoria
 
ricordo negli anni 90 che alla settimana bianca a les deux alpes la sera un cui siamo arrivati ci hanno fatto un briefing sul ghiacciaio

onestamente io non sapevo che sotto alla neve ci fosse il pericolo di crepacci in cui sprofondare, anche perché al tempo il ghiacciaio appariva tutto bianco di neve, e lì c'è lo hanno spiegato bene.

ripeto: spiegato, non mostrato un cartello che dice non fare questo... perché probabilmente non avrei capito bene il tutto

magari ero scemo io, così come tutti gli altri del corso, ma nessuno di noi sapeva bene come era fatto un ghiacciaio, e dire che eravamo tutti sciatori

figurati i cittadini, nonnetti, giapponesi e via dicendo che salgono in funivia cosa possono sapere di ghiacciaio

io non dico cosa vada fatto e cosa no, ma discuto sul principio base, perché spesso come in questo thread si legge, si presume che tutti nascano imparati sui pericoli del ghiacciaio, e secondo me non è proprio per nulla così

un cartello aiuta, ma se troppo generico non fa capire. magari delle foto di come è fatto sotto alla neve un ghiacciaio potrebbero aiutare, magari nel depliant che ti danno col biglietto, dove invece di mostrare solo informazioni pubblicitarie potrebbero mettere anche queste informazioni
 

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Ma forse si dovrebbe fare più informazione di base. Cerco di spiegarmi: aver spiegato ai neo-genitori che far dormire un bambino prono lo mette a rischio di morte per soffocamento in culla ha diminuito la mortalità. Aver spiegato che il dolore toracico può essere un infarto ed aver martellato ha permesso (assieme ad altre cose) all’Italia di avere una delle migliori sopravvivenze al mondo (!) post infarto.
La prevenzione e la formazione, anche in un mondo di idioti serve, e, avendo degli ambienti potenzialmente pericolosi a portata di mano, come la montagna, secondo me necessita una migliore diffusione della conoscenza (oggi la montagna in televisione è relegata davvero a un nulla)
 
Sono d'accordo in generale. Credo che il 99% dei casi di questo tipo siano semplicemente ignoranti dei possibili pericoli nascosti sotto la neve di un ghiacciaio. Magari uno vede un lenzuolo bianco uniforme, pianeggiante, invitante e incoscientemente pensa di farci una passeggiata. È appunto ignoranza, e quella la combatti con l'informazione. Già solo se l'addetto alla biglietteria della skyway anzichè spiegarti dell'orto botanico, dell'esposizione di cristalli e del bistrot, aggiungesse anche di non uscire dalla stazione perchè si può morire avrebbe imho un'efficacia maggiore di un cartello di pericolo tipo quello dei pavimenti bagnati.

Però nel caso dei due del video tutto ciò non vale. Lì il pericolo non era nascosto e la voragine era bella aperta. Aggiungo che per me quelli sono andati su apposta per camminare, si sono portati anche i bastoncini, e temo che nessun cartello, recinto, divieto, spiegazione, filo spinato ecc... al mondo gliel'avrebbe impedito
 
I recidivi ci sono, e si spera siamo pochi

invece ad esempio i giapponesi sul piccolo Cervino a rimirare il panorama sono centinaia al giorno, e ahimè molti di questi poi vogliono andare a pestare la neve... dagli torto...
 
che smantellino la skyway HIHIHI

ovviamente la mia battuta era un po provocatoria come la selezione di dawrin...

non so come sia lassu, ma non si può transennare l'uscita, mettendo magari un tornello?

l'ultima volta che sono stato su io (2 estati fà a fare il Dente del Gigante) la situazione era la medesima:

arrivavi in cima alla Skyway e c'erano due possibilità: 1 ascensore per una breve discesa e poi lungo corridoio che ti portava direttamente alla terrazza fuori dal rif. Torino nuovo. 2 passeggiata nei corridoi fino a sbucare sulla gradinata che ti porta direttamente al ghiacciaio. (se volevi andare al rifugio dovevi subito pestare neve e fare quei 70/80/100mt di discesa verso il rifugio)

in ogni caso, una volta raggiunta la terrazza del Rifugio Torino nuovo, c'era una piccola zona delimitata con una corda, che portava fino ad un normale cancello con appeso un cartello che indicava "l'inizio della zona del ghiacciaio".. da percorre con attenzione, attrezzatura bla bla bla.. ma non c'era alcun tipo di controllo ne niente.. aprivi il cancello e via che andare! :MUCCA HIHIHI
 
La cosa corretta è fare informazione. Mettere sulla funivia, alla stazione di partenza, in quella di arrivo, un po' di manifesti in ordine, poi qualche cartello "pericolo di morte" e qualche dato statistico. Infine, qualcuno di competente che istruisce i merenderos.
Da noi in Valle Verzasca, dove negli anni è morta tanta gente che faceva il bagno nel fiume senza avere idea dei pericoli, sono anni che girano volontari che fanno prevenzione e probabilmente alle volte si beccano gli insulti, e a partire dal fondo valle è pieno di cartelloni che segnalano il pericolo. Poi vai in una giornata di agosto e ti meravigli che muoia così poca gente... :PAAU:PAAU
 
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