Orrori in alta quota

Infatti... concordo con te apo.

Sulle Tre Cime passa il confine tra Veneto e Alto Adige, la visuale più famosa delle 3, di ha dal rifugio Locatelli / Sepp Innerkofler.

Di fatto sono più famose le Tre Cime atesine che venete.

Il crimine marketin/toponomastico è chiamare il comprensorio sciistico Tre Cime/Drei Zinnen... ma per la stagione estiva tutto quadra alla perfezione.
 
Beh anche il "fu" comprensorio sciistico Adamello Ski, alle origini di Adamello aveva ben poco, sviluppandosi per la maggior parte nel gruppo del Cevedale, in minor misura in quello della Presanella, e solo le 4 piste di Ponte erano realmente nel gruppo dell'Adamello. Con l'espansione di Temù c'è qualche pista adamellina in più, ma la maggior parte è sempre "di là". Tra l'altro l'Adamello si vede da un solo punto di tutto il demanio sciabile, e da molto lontano.
Ciò non toglie che Ponte di Legno, centro del comprensorio, sia molto più legata alle vicende dell'Adamello che non del Cevedale o della Presanella. Ma la geografia e la storia a volte non vanno d'accordo.
 
E se proprio vogliamo fare i precisioni le cime sono in Veneto.
La cosa è ancora più evidente sulla cartina con le isoipse, ma in uno screenshot da ridimensionare e caricare qui non si distingue una mazza.

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Dall'articolo sembra che le 3 cime siano solo della pusteria, non metà e metà

Lungi dal voler imbarcarmi in sterili masturbationes grillorum agostane, ma l'articolo recita:

Con Alta Pusteria, più che un paesino, si intende il tratto della Valle della Drava e del Rio Sesto in Italia, ma anche la parte della Valle della Drava in Austria: qui, potrete ammirare, quindi, bellissime vallate alpine e paesaggi tra i più belli del mondo, di cui fanno parte le famose Tre Cime di Lavaredo.

Possiamo discutere sul "Lavaredo" dato che parliamo della metà sudtirolese delle 3cime, ma il resto è corretto.

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E se proprio vogliamo fare i precisioni le cime sono in Veneto.

Non ho qui la Tabacco ma che io sappia il confine corre in cresta.
 

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Il confine è tagliato con l'accetta e i colpi di mannaia vanno un po' 'ndo cojo cojo; qui di seguto un estratto di un sito che non può essere tacciato di partigianeria, il Geobrowser della provincia di Bolzano, identico alle isoipse di Google Maps Terrain.

Poi, concludendo, anche .... sticazzi.

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Dal web........
La parete settentrionale, segna esattamente il confine con il territorio di competenza del comune di Dobbiaco. Le Tre Cime di Lavaredo, sono da tempo immemore nel comune di Auronzo di Cadore in provincia di Belluno e dal 1752 il confine corre precisamente lungo la parete nord delle cime; quindi, 3/4 del massiccio, è situato nel comune di Auronzo, ed è quindi in Veneto.
 
Lungi dal voler imbarcarmi in sterili masturbationes grillorum agostane, ma l'articolo recita:

Con Alta Pusteria, più che un paesino, si intende il tratto della Valle della Drava e del Rio Sesto in Italia, ma anche la parte della Valle della Drava in Austria: qui, potrete ammirare, quindi, bellissime vallate alpine e paesaggi tra i più belli del mondo, di cui fanno parte le famose Tre Cime di Lavaredo.

Possiamo discutere sul "Lavaredo" dato che parliamo della metà sudtirolese delle 3cime, ma il resto è corretto.

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Non ho qui la Tabacco ma che io sappia il confine corre in cresta.


Confermo.
La Tabacco mette il confine in cresta che ne definisce lo spartiacque... tutto ciò ha senso anche seguendo la logica di come sono tracciati i confini dei vari territori montani.

Di Gùgol mi fido poco... di Tabacco tanto.

Anche la teutonica Kompass (un nome un programma) opta per confine di cresta

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Stare poi a misurare quanto volume/massa di un monte ricade nel proprio territorio comunale, è la masturbationem grillorum var. venetiorum, versione campanilistica estrema, quando alla discussione non si può portar più niente, la Caporetto del buonsenso!
 
In corrispondenza delle Tre Cime di Lavaredo l'attuale confine tra Veneto e Alto Adige è stato stabilito nel Trattato di Rovereto del 1750 (allora confine tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l'Impero Austro-Ungarico).

Tenete conto del fatto che allora il problema non era relativo ad aspetti turistici e di panorama, ma alla proprietà dei pascoli e dei boschi. Il riferimento visivo usato per dirimere i contenziosi tra gli abitanti di Auronzo e quelli di Dobbiaco è stato quello della parete Nord delle Tre Cime di Lavaredo, mentre la "proprietà" di questa parete all'epoca era abbastanza irrilevante. Fino alla parete Nord si estendevano i pascoli di Dobbiaco, oltre quelli di Auronzo.

Secondo il trattato di Rovereto il confine passa esattamente in corrispondenza della Parete Nord delle Tre Cime, cadendo a piombo verso terra sulla base Nord.

La frase è un po' ambigua. Comunque l'interpretazione più favorevole all'Alto Adige fa ricadere le Tre Cime di Lavaredo per 1/4 nel territorio di Dobbiaco (parete Nord) e per 3/4 in Veneto (le cime e le pareti Sud, Est e Ovest); quella più favorevole al Veneto, invece, ricomprenderebbe le Tre Cime di Lavaredo interamente nel territorio di Auronzo, facendo partire il territorio di Dobbiaco dalla base della parete Nord.

All'epoca era stato apposto anche un cippo di confine, contraddistinto dal numero 12.

Lascio a voi ogni ulteriore valutazione sull'interpretazione della frase del trattato. Quello che però noto è che, effettivamente, gli altoatesini hanno un po' la tendenza a voler far passare le Tre Cime di Lavaredo come una loro proprietà esclusiva.

Inoltre devo dire che in Veneto solo il comune di Auronzo di Cadore utilizza le Tre Cime di Lavaredo a fini promozionali del proprio territorio. Già il paese di Lozzo di Cadore (confinante con Auronzo) si promuove attraverso le Marmarole (che si trovano effettivamente nel proprio territorio comunale), anziché con le più famose Tre Cime di Lavaredo. In Alto Adige, invece, ci sono molti paesi che, pur non centrando nulla con le Tre Cime di Lavaredo, usano la loro immagine per promuoversi (modalità molto efficace, ma anche decettiva). Vedasi, ad esempio, San Candido, Versciaco, il comprensorio del Monte Elmo / Croda Rossa, e sostanzialmente un po' tutti i paesi della Val Pusteria. Quello che mi sono sempre chiesto è se non ritengano le montagne che si trovano nel loro territorio all'altezza delle Tre Cime di Lavaredo.

Inoltre, se da un lato gli altoatesini si lamentano per l'italianizzazione dei loro nomi, dall'altro lato stanno attuando loro stessi una germanizzazione dei nomi italiani delle località loro confinanti al fine di omettere i riferimenti a località venete. In italiano il nome corretto è Tre Cime di Lavaredo, mentre il solo Tre Cime (traduzione di Drei Zinnen) è errato. Stessa cosa con il passo Monte Croce di Comelico (nome italiano corretto), che gli altoatesini chiamano in italiano solo passo Monte Croce (traduzione di Kreuzbergpass).

Infine, segnalo che la parte altoatesina delle Tre Cime di Lavaredo non si trova in Val Pusteria, ma in Val Fiscalina, vallata comunque perpendicolare alla Val Pusteria.
 
Infine, segnalo che le Tre Cime di Lavaredo non si trovano in Val Pusteria, ma in Val Fiscalina, vallata comunque perpendicolare alla Val Pusteria.

Infatti nessuno l'ha scritto: si trovano in quel territorio chiamato genericamente, a fini turistici, Alta Pusteria/Hochpustertal. Le Tre Cime non si trovano in val Fiscalina, comunque.
 
Infatti nessuno l'ha scritto: si trovano in quel territorio chiamato genericamente, a fini turistici, Alta Pusteria/Hochpustertal. Le Tre Cime non si trovano in val Fiscalina, comunque.

Non ho scritto bene questa parte. Non volevo riferirmi a qualcosa scritto nel forum, ma al paradosso che sono state assunte a simbolo della Val Pusteria montagne che, oltre a trovarsi per gran parte in un'altra regione, non sono nemmeno situate in Val Pusteria. La Val Fiscalina l'ho menzionata in quanto accesso altoatesino, ma probabilmente hai ragione tu, le Tre Cime di Lavaredo sono oltre la fine della valle.
 
Non ho scritto bene questa parte. Non volevo riferirmi a qualcosa scritto nel forum, ma al paradosso che sono state assunte a simbolo della Val Pusteria montagne che, oltre a trovarsi per gran parte in un'altra regione, non sono nemmeno situate in Val Pusteria. La Val Fiscalina l'ho menzionata in quanto accesso altoatesino, ma probabilmente hai ragione tu, le Tre Cime di Lavaredo sono oltre la fine della valle.
Si, tecnicamente la valle piu vicina è la val sassovecchio, che si percorre dalla fiscalin x salire sul sasso di sesto a dire: "sfizzero?"

Molto interessanti le note del tuo post precedente, grazie!
 
La “bibbia dolomitica”, come battezzata da Bisfra HIHIHIHIHIHI, è scritta in maniera talmente sgangherata da suscitare quasi ammirazione HIHIHI.
È chiaro che chi l’ha scritta ha usato come canovaccio le aree del DSS: che dire... un plauso alla potenza e alla pervasività del marchio.

Sull’annosa questione delle Tre Cime: è pur vero che il lato più famoso è rivolto sulla Pusteria.
L’Ararat è interamente in Turchia ma è simbolo di Erevan e dell’Armenia tutta; il Grand Combin è completamente svizzero, ma in un certo senso è la montagna di Aosta... suvvia, è ingeneroso considerare i pusteresi degli usurpatori!
Poi, certo, è vero che nel comprensorio delle Drei Zinnen insistono delle meravigliose montagne “Südtirol 100%”, come la Rocca dei Baranci o i Tre Scarperi... la loro immagine però non è altrettanto “spendibile” sul mercato.
E da quelle parti nisciuno è fesso :TTTT
 
Io la vedo così. Tre Cime si chiama l'area vacanze. Concetto che forse in una certa mentalità non esiste, visto che ragionate per singoli comuni.
L'area vacanze Tre Cime sicuramente si intende un'area più ampia di quella del comprensorio sciistico. L'area vacanze o regione turistica è un concetto che a volte può anche essere transfrontaliero. Forse ci vorrebbe più cooperazione tra la Val Comelico e l'Alta Pusteria, non conosco i dettagli, ma sicuramente in molti casi l'unione fa la forza.
O forse la cooperazione esiste già, è già prevista in partenza, dal nome stesso. Cosa mai ci sarà di male.
Il Dolomiti Superski comprende zone di piu province. Non vedo perché 3 cime non possa comprendere un territorio più vasto della sola Croda Rossa o Monte Elmo.
Come se il turista che venisse in Comelico o AltaPusteria non potesse in nessun caso farsi un'escursione scavalcando il confine provinciale e sia da un lato che dall'altro...
 
Io la vedo così. Tre Cime si chiama l'area vacanze. Concetto che forse in una certa mentalità non esiste, visto che ragionate per singoli comuni.
L'area vacanze Tre Cime sicuramente si intende un'area più ampia di quella del comprensorio sciistico. L'area vacanze o regione turistica è un concetto che a volte può anche essere transfrontaliero. Forse ci vorrebbe più cooperazione tra la Val Comelico e l'Alta Pusteria, non conosco i dettagli, ma sicuramente in molti casi l'unione fa la forza.
O forse la cooperazione esiste già, è già prevista in partenza, dal nome stesso. Cosa mai ci sarà di male.
Il Dolomiti Superski comprende zone di piu province. Non vedo perché 3 cime non possa comprendere un territorio più vasto della sola Croda Rossa o Monte Elmo.
Come se il turista che venisse in Comelico o AltaPusteria non potesse in nessun caso farsi un'escursione scavalcando il confine provinciale e sia da un lato che dall'altro...

Il problema è che il nome Tre Cime (o meglio le Tre Cime di Lavaredo) è un nome geografico, che individua un gruppo montuoso ben preciso (situato nei comuni di Auronzo e Dobbiaco), con determinate caratteristiche morfologiche, ambientali e geologiche. Usare questo nome a fini di marketing per individuare una determinata "area vacanza" è decettivo, perché la Val Pusteria (e, ancor meno il comprensorio scistico del monte Elmo / Croda Rossa) ha caratteristiche del tutto diverse a quelle delle Tre Cime di Lavaredo. Nemmeno il Comelico ha le caratteristiche delle Tre Cime di Lavaredo, ma almeno lì correttamente non usano tale nome per individuare il loro territorio.

Quello dei pusteresi è un marketing sfrontato che, facendo leva sull'ignoranza e sull'approssimazione della gente, diffonde concetti geograficamente errati al solo fine di procurarsi un più facile guadagno.
 
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